FRAGOROSO SILENZIO

sabato 23 novembre 2013

Italia,carceri,e... Animosus omnia vincit????????





Animosus omnia vincit…
( Il coraggio vince tutto)


“Mostrami la prigione, mostrami il carcere. Mostrami il detenuto la cui vita è andata male. Ed io ti mostrerò, ragazzo mio, mille ragioni per cui è solo un caso se al posto suo non ci siamo noi.”
Phil Ochs


Spesso pensiamo ai tanti detenuti come numeri,ma sono uomini e donne che hanno una storia e spesso difficile, una famiglia che soffre e lotta per loro, ma che si scontra con una giustizia malata e che, ingessata in se stessa, non offre possibilità alcuna...
Non mi piace ascoltare le solite frasi di convenienza o di giudizio scontato,mi piace invece pensare che “noi ascoltiamo” chi spesso non può avere voce,chi ha giocato male il primo tempo della vita,chi ha sbagliato, chi non riesce a venirne fuori...
Il perbenismo assurdo, anche di tanti articoli di giornale, mi dà il volta stomaco…così pure la mancata informazione di molti…
Voltare la testa dall’altra parte non fa sparire il problema…
E se ci fossi io? Questa la domanda…
Quando si penserà a pene alternative??????
Quando si riuscirà a restituire la dignità a queste persone?
Quando???
 E' questo un paese civile? 

Il sovraffollamento carcerario non solo esiste, è nei numeri, (64.758 detenuti al 30 settembre 2013 a fronte di una capacità regolamentare di 47.615 posti),quindi  richiede provvedimenti urgenti ( il 28 maggio 2014 scade il termine posto dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo per realizzare misure di contenimento del sovraffollamento penitenziario ed evitare al nostro paese centinaia di condanne per violazione della Convenzione)…  è soprattutto un problema di legalità.
E la Costituzione? Ignorata..
E ancora…
Nuova bacchettata di Strasburgo all'Italia per la questione carceri. Il Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa, infatti, ha chiesto di rivedere alcune misure imposte ai detenuti in regime 41bis. L'Europa, si legge in un rapporto, è "molto preoccupata" per l'ulteriore inasprimento del 41bis (introdotto nel 2009). Tra le misure richieste dal comitato quella di raddoppiare da 2 a 4 ore il tempo fuori dalla cella.

Da “Notizie Radicali”
Carcere. Napoli: 34enne muore in carcere, “sputava sangue” da 10 giorni e non è stato curato
Leggete ciò che racconta la mamma….
15-11-2013
Nessuna “trasparenza” del Dap sui decessi in cella, inapplicata la Circolare del 2011. La famiglia ha appreso la notizia solo grazie alla lettera di un compagno di detenzione. Federico Perna, 34 anni, originario di Latina e detenuto nel carcere di Poggioreale (Napoli), l'8 novembre muore per “collasso cardiocircolatorio”. Il pm Pasquale Ucci, titolare dell’inchiesta, apre un fascicolo con l’ipotesi di reato di “omicidio colposo” e dispone l’autopsia, che si svolge oggi. Nobila Scafuro, madre del giovane, denuncia: “Mio figlio è morto venerdì scorso, alle 17 di sera. L’ho sentito al telefono l’ultima volta il martedì precedente, mi disse che perdeva sangue dalla bocca quando tossiva. Si trovava nel Padiglione Avellino, nella cella 6, assieme ad altre 11 persone.
Federico non doveva restare in carcere, ma essere ricoverato in ospedale: aveva bisogno di un trapianto di fegato ed era stato dichiarato incompatibile con la detenzione da due diversi rapporti clinici, stilati dei Dirigenti Sanitari delle carceri di Viterbo e Napoli Secondigliano. Invece da Secondigliano è stato trasferito a Poggioreale, dove le sue condizioni di salute si sono ulteriormente aggravate: sputava sangue, letteralmente, e chiedeva il ricovero disperatamente da almeno dieci giorni lamentando dolori lancinanti allo stomaco. Abbiamo appreso della sua morte tramite la lettera di un compagno di cella, con il quale Federico aveva stretto amicizia. Non sappiamo nemmeno dove sia morto, perché le versioni sono diverse: ci dicono che è morto nell'infermeria del carcere di Poggioreale, di attacco cardiaco e senza la possibilità di essere salvato con il defibrillatore... poi ci dicono che è morto in ambulanza... poi ancora che è morto prima di essere caricato in ambulanza... o addirittura in ospedale, e anche su questo ci hanno nominato più di una struttura possibile”.
Con la morte di Federico Perna sale a 139 il numero dei detenuti che hanno perso la vita da inizio anno. Su queste tragedie l’informazione da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria è inesistente, nonostante quanto previsto dalla Circolare G-DAP-0397498-2011 “Sala Situazioni. Modello Organizzativo e nomina Responsabile”, datata 18 ottobre 2011 e firmata dall’allora Capo del Dap Franco Ionta, che all’art. 5 comma 6 prevede “Per garantire una trasparente e corretta informazione dei fenomeni inseriti nell'applicativo degli eventi critici le principali notizie d'interesse saranno, inoltre trasmesse al Direttore dell'Ufficio Stampa e Relazioni esterne per le attività di informazione e comunicazione agli organi di stampa e la eventuale diffusione mediante i canali di comunicazione di cui dispone ii DAP (rivista istituzionale, newsletter siti istituzionali)”.

Carceri: protesta detenuti a Taranto, pentole contro muri e cibo in corridoi


E ancora…

fonte: corrieredelgiorno.com
Nel carcere di via Magli, a Taranto, continua la protesta di 110 detenuti contro il sovraffollamento e le terribili condizioni igienico sanitarie. La situazione è simile in tutta la Puglia, dove ci sono oltre quattromila detenuti, a fronte di una capienza complessiva di poco più di duemila. Il sovraffollamento, a parte le condizioni igieniche, mette in difficoltà anche il sistema della Polizia Penitenziaria che è costretta con pochi uomini a gestire intere sezioni.
I detenuti di Taranto continuano lo sciopero del cibo ma questa volta si sono fatti anche promotori di un gesto di solidarietà che fa molto riflettere di questi tempi: hanno donato quello che produceva la mensa dell’istituto alla Caritas Diocesana. Due sono le mense che ne hanno beneficiato: San Pio IX  e quella del Carmine. A usufruire del cibo anche alcune case famiglia e una mensa per migranti a Massafra.  “La sofferenza personale, quando diventa comprensione delle sofferenze altrui con gesti concreti, costituisce senza dubbio un significativo ed alto esempio di solidarietà. Ringrazio – ha detto don Nino Borsci, direttore della Caritas Diocesana - i detenuti per il bel gesto, nonché i dirigenti della struttura carceraria per la solerte collaborazione. Auspico che si possa giungere finalmente e quanto prima alla soluzione del grave problema vissuto dai carcerati”.

fonte: corrieredelgiorno.com

Questa la situazione ad oggi…
Da Orizzonti Ristretti…
Anni
suicidi
Tot. morti
2012
            60
      154
2013*
            45
       140





* Aggiornamento al 23 novembre 2013

Notizia dell’ultima ora…

Carceri, ora 8 ore d'aria ai detenuti

Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri: "Prima avevano solo due ore di uscita e invece è importante che escano

Ha qualcosa da farsi perdonare?????????????

“Abbassa il tuo sguardo, bella luna, e inonda questa scena,
Versa benigna i fiotti del nimbo della notte
Su volti orrendi, tumefatti, violacei,
Sopra i morti riversi con le braccia spalancate,
Versa il tuo nimbo generoso, sacra luna.”

 Walt Whitman




lunedì 18 novembre 2013

Carceri Italia...e t'illumino di disumanità!