FRAGOROSO SILENZIO

domenica 6 dicembre 2009

Una manifestazione viola...che non VIOLA ...




Dalla Rete alla Piazza…..e i blogger vincono!!!!!!!!!
L'iniziativa è partita online ed è poi scesa in piazza.
All'appuntamento scaturito da un gruppo di blogger, sono arrivate a Roma migliaia di persone di ogni età e provenienti da tutta Italia per dire "no" a Berlusconi e chiedere le sue dimissioni.
A sentire i commenti del giorno dopo, penso che molti non abbiano le idee molto chiare su ciò che la manifestazione voleva esprimere…
Una fetta della società civile ha inteso dichiarare palesemente il proprio disappunto per una situazione ormai stagnante del nostro paese che resiste nonostante tutto….
Nonostante i dissensi,nonostante le manifestazioni ,nonostante in molti dicano BASTA!
Questa manifestazione voleva auspicare una politica che fosse politica della passione e della ragione e non di raggiro,collusione e prepotenza…
Il colore viola era un luogo del pensiero,era l’emblema della gente che non vuole confondersi con i tanti colori di partiti responsabili del disastro politico che viviamo e che subiamo…
Una manifestazione di gente comune che ha dimostrato di avere idee chiare sulla politica,sulla legalità,sulle politiche di governo,sugli uomini che detengono il potere e che non ha risparmiato le critiche all’informazione malata…qualcuno ai microfoni di RAI 2 ha gridato:”Dite la verità alla televisione….,lo mandi in onda ciò che ti ho detto?”…Ma.. aimè al telegiornale non ho sentito e visto nulla!!!!!!!!!!
Il corteo è iniziato a muoversi lentamente, ordinatamente,pacificamente…. e lungo il percorso da molte finestre e balconi del centro di Roma sono state esposti sciarpe o drappi viola…
Intanto alle ore 15.30….
L’inizio del corteo entra in piazza San Giovanni in Laterano, mentre la coda era ancora a Piazza della Repubblica e Piazza S.Giovanni era già stracolma…alle ore 17,30 la gente ancora cercava di entrare e tutte le strade adiacenti erano brulicanti di persone stanche ma felici di esserci!!!!!!!
Così….nella Piazza hanno parlato ….
Ascanio Celestini:"L'unico dato importante politico di questa giornata è l'auto organizzazione, che da un po' di anni funziona in Italia come dimostrano anche i casi del no Tav e di Chiaiano». Celestini dice che le manifestazioni non bastano: «È vero che senza criminali al potere staremmo tutti meglio ma in questo paese anche se non ci fossero avremmo comunque una destra pericolosa e violenta e una sinistra invadente. Quello che serve è una prospettiva".
Mario Monicelli, giaccone bianco, sciarpa viola e coppola,parlando dal palco ha detto:
“Questa è una manifestazione bella perché è giovane, non c’è cupezza, non c’è aria di sconfitta”.
Alle ore 17.40: Qualcuno sul palco ha gridato:"Fuori la mafia dallo Stato",era il fratello del giudice Borsellino. Salvatore Borsellino ha sventolato una agenda rossa in mano: un gesto simbolico…anche altri manifestanti inneggiavano tale agenda… in ricordo della famosa agenda del giudice, ucciso nella strage di via D'Amelio,e sparita dopo l'attentato.
Più tardi, Roberto Vecchioni ha aperto la serie di esibizioni in Piazza cantando “Viva l'Italia” di De Gregori, che ha dato origine a un grande coro,tutti cantavano insieme a lui…. Secondo Vecchioni «la cosa più bella della manifestazione di oggi è che sia spontanea quindi verissima. È una giornata di società civile, con la gente che protesta contro uno stato di cose che non va, perchè c'è la costituzione che scricchiola. Ce ne vorrebbero tantissime di giornate cosi».
E ancora…
«Le manifestazioni riescono o non riescono e questa è riuscita, perchè c'è stato un tam-tam popolare e i mezzi per comunicare sono stati quelli giusti. Si vuole prendere le distanze da un governo totalmente inefficace, ma ci si guarda soprattutto intorno per vedere che cosa si può fare per questa grande Italia. Ripeto, io non sono qui contro, ma sono per...».
Ecco esserci stati per…
Per rinnovare il dissenso di un sistema ormai colluso,malato, che si nutre di mafia,di ingiustizie,di abusi e arroganza….
Per esprimere le proprie idee di legalità a tutti i costi,per rinnovare la fiducia ad un paese che deve ri-nascere dalle ceneri di tanto disastro,per rilanciare un paese che viva di democrazia dove ogni singolo cittadino possa,liberamente, esprimere le proprie potenzialità,per sottolineare che la legge è uguale per tutti….
“Devo fare in fretta perché adesso tocca a me” Paolo Borsellino
Sempre vigili