FRAGOROSO SILENZIO

domenica 18 dicembre 2011

Ora stiamo così...





L’alfabetizzazione culturale e la complementarità dei saperi scolastici, sono temi che rivestono particolare rilevanza nel disegno educativo e didattico della scuola perché delineano i connotati del patrimonio culturale di base e tendono a radicare tale patrimonio nella cultura del nostro tempo.
Tale cultura stimola e riflette la complessità sociale e i “ragazzi – alunni” sono immersi in questa complessità;le trasformazioni sociali li toccano intensamente per la molteplicità dei rapporti,dei diversi tipi di comunicazione,per la vasta mobilità,per l’incessante rinnovamento degli oggetti di uso quotidiano e il passare delle mode. Attraverso l’azione della scuola, le esperienze del ragazzo- alunno diventano lentamente la base dei comportamenti e di azioni mentali che si avvicinano alle operazioni che hanno un ruolo specifico nel campo culturale. Per tenere il passo con il continuo ampliamento e rinnovamento della cultura si dovrebbe “imparare ad imparare”e questo perché è preferibile l’acquisizione della capacità di padroneggiare la conoscenza al semplice possesso di questa. “Il modo in cui le conoscenze sono cercate e sistemate rende possibile l’acquisizione e la produzione delle conoscenze, e questo modo è quello che va insegnato”...
Nel lungo percorso che porta agli elementi fondamentali della cultura, i ragazzi – alunni fanno esperienza di rapporti umani, scoprono valori essenziali, definiscono la propria identità personale , mettono alla prova le proprie possibilità di pensare, e di agire, sperimentano la “pensosità”...valorizzando il pensiero divergente che sempre porta alla ricerca di soluzioni originali e a produzioni creative. E’ così che si favorisce l’unitarietà dei contenuti formativi che è indispensabile padroneggiare per vivere da uomini liberi, autonomi nelle scelte e capaci di orientarsi nella società complessa.
Questo è uno dei compiti fondamentali della scuola,compito che assolve con efficacia e responsabilità...nonostante i tagli ...dal 2004 ...
Tagli che hanno portato delle conseguenze disastrose...
Gli ultimi dati offendono il lavoro di tanti docenti che sistematicamente lottano per mantenere in vita la scuola pubblica...
Da : Repubblica.it - scuola
Anni di tagli, le "pubbliche" calano
boom iscritti alle scuole paritarie

“In pochi anni, le scuole paritarie hanno visto crescere il numero dei propri iscritti. Mentre le statali, travolte dai tagli soprattutto dell'ultimo governo Berlusconi, segnano il passo. In appena sei anni - dal 2004/2005 al 2010/2011 - gli iscritti nelle scuole elementari, medie e superiori delle paritarie sono cresciuti del 10 per cento, nelle statali si registra una sostanziale stabilità. Il dato degli alunni delle private è stato pubblicato ieri dall'Ufficio statistica del ministero dell'Istruzione nell'ambito del dossier sugli alunni disabili e mancava dalle statistiche ufficiali da circa 10 anni.”
Ad incidere sulle scelte dei genitori, potrebbero avere influito il taglio al personale, l'aumento del numero di alunni per classe e la situazione degli alunni disabili, meno seguiti di alcuni anni fa. I tagli operati al personale docente creano spesso situazioni di "vacanze forzate" per intere classi, "costrette ad entrare a scuola una o due ore dopo l'orario canonico delle lezioni o ad abbandonare le mura scolastiche in anticipo per mancanza di supplenti. Situazione di caos che si ripete quando gli alunni si ritrovano in classi da trenta o più elementi e magari in presenza di uno o più disabili. In genere a farne le spese sono gli alunni "meno attrezzati", che avrebbero bisogno di essere seguiti con maggiore cura dagli insegnanti. Ma quando in classe se ne hanno 30 tutto diventa più difficile e le famiglie preferiscono ricorrere alle "cure" delle private.
(16 dicembre 2011)
E ancora...
Da Repubblica.it- Milano- 17 dic.2011
La preside scrive ai genitori
"Servono soldi per le lezioni"

Lettera del capo d'istituto dell’istituto milanese Armando Diaz: servono 18mila euro per garantire
la didattica sino a fine anno. Il provveditore si infuria con lei: "Si tratta di un episodio gravissimo"

“Episodio gravissimo” così lo definisce il responsabile...
A mio avviso...
Gravissimo è che lo stato continui a “foraggiare” le scuole private con ricchi finanziamenti tolti alle scuole pubbliche...
Gravissimo è che si permetta alla scuola privata di rilasciare diplomi “ aggiustati”...comprati...
Gravissimo è che si consenta alla scuola privata di continuare la sua opera di rafforzamento delle disuguaglianze sociali...
Gravissimo è che ....
Le scuole non statali ricevono oggi denaro pubblico sotto forma di:
sussidi diretti, per la gestione di scuole dell’infanzia e primarie (ex parificate);
finanziamenti di progetti finalizzati all’elevazione di qualità ed efficacia delle offerte formative di scuole medie e superiori;
contributi alle famiglie dell'importo massimo di € 300,00 denominati "buoni scuola" e disponibili solo per la scuola dell'obbligo.

Voglio precisare che...

l'Art. 33 della Costituzione italiana, al 3° comma, dispone che: [...] Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. [...] Ma dice anche che: [...] "La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali." [...]
Il governo Berlusconi, ministro Letizia Moratti, con il DM 27/2005 apporta alla Legge 62/2000 le seguenti modifiche:
non si parla più di “concessione di contributi” ma di “partecipazione alle spese delle scuole secondarie paritarie”;
è abbassata la soglia di alunni per classe (da 10 a 8) per l’accesso ai contributi;
vengono innalzati i livelli massimi dei contributi (12.000 euro per una scuola media inferiore, 18.000 per una scuola media superiore);
sono più che raddoppiati i finanziamenti per i progetti formativi (da circa 6 milioni di euro ad oltre 13 milioni).
Così...
Solo nel 2005 l'ammontare dei contributi alle scuole non statali è di circa 500 milioni di euro (si veda la circolare ministeriale 38/2005).
Non parlo di ciò che ha “commesso” il ministro Gelmini, semplice,( in tutti i sensi) esecutrice di “ordini” del governo...

Ora stiamo così...

Si sta come, d'autunno, sugli alberi, le foglie.

G. Ungaretti –

Sempre vigili