FRAGOROSO SILENZIO

sabato 6 febbraio 2010

Il ministro Gelmini,la riforma e il nuovo look....




“Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini,(signorsi), affiancata dal premier Silvio Berlusconi, annuncia il via libera del governo alla riforma delle superiori, licei ed istituti tecnici e professionali. Le novità verranno introdotte dal prossimo anno scolastico, 2010, a partire dal primo anno di ciclo…”

Il ministro ha “rifatto” il look alla scuola e che look…ispirandosi al proprio,essenziale,sciatto,impersonale e scadente ha disegnato,per la scuola,un guardaroba dal disastroso taglio di soldi,posti e saperi!

La scuola secondaria superiore italiana è stata «riformata»,ma si e' persa l'occasione per una vera riforma dell'istruzione superiore ,il governo ha voluto solo intascare i risparmi derivanti dalla legge 133 del 2008 che ha previsto tagli per 8 miliardi di euro tra docenti e personale Ata e così tagliare oltre 17 mila cattedre in appena due anni (il 2010/2011 e il 2011/2012). Spacciare per riforma epocale della scuola superiore quella che altro non è che una serie di misure dettate da necessità di cassa ci sembra davvero una enormità. E ancora una volta la “signorsi”ha obbedito ai suoi “mecenati”Tremonti e M.B…

Un "taglio" agli indirizzi (sei licei, ridotti i tecnici e i professionali) e tante materie che scompaiono e riappaiono come Geografia e Diritto. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla riforma dell'istruzione superiore senza tener conto delle proteste di insegnanti, famiglie e sindacati. Le Consulte nazionali degli studenti,infatti, hanno bocciato la riforma con 56 voti contro 36 a favore.

Licei classici. Meno Italiano e Storia nei prossimi licei classici. Ma anche più Lingua straniera, Matematica, Fisica e Storia dell'Arte. Al biennio si studierà per 27 ore a settimana. Al triennio saranno invece 31 le ore di studio settimanali. Il prossimo anno, chi sceglierà il classico studierà 4 ore a settimana di Italiano (una in meno rispetto al vecchio ordinamento), 5 di Latino e 4 di Greco. Tre sole ore di Storia e Geografia (materia unica), 3 di Matematica e 2 di Scienze. Restano due le ore settimanali di Scienze motorie (un tempo Educazione fisica) e una alla settimana quella di religione.


Licei scientifici. Meno ore di Latino e Storia, più ore di matematica, Fisica e Scienze. Ma anche meno ore di Lingua straniera. Al primo anno si studieranno 4 ore settimanali di Italiano e 3 di Storia/Geografia (materia unica). Le ore di latino diventeranno "appena" 3, come quelle di Inglese. Saranno invece sette le ore di Matematica (5 settimanali) e Fisica (2 a settimana). Due ore a settimana per Scienze, Storia dell'Arte e scinze motorie e una di religione. E nell'opzione "scienze applicate" salta completamente il Latino, entra l'Informatica e diventerà Scienze la materia più studiata.


Licei artistici. Saranno i licei dove si studierà di più: 34 ore settimanali al biennio e 35 al triennio. E sei gli indirizzi su cui esercitare la scelta: arti figurative; architettura e ambiente; audiovisivo e multimedia; design; grafica; scenografia. Il biennio sarà comune a tutti gli indirizzi, mentre al terzo anno le strade si dividono: 23 ore settimanali restano comuni a tutti gli indirizzi e 12 di laboratorio.
Licei delle scienze umane. Ereditano gli alunni degli ex istituti magistrali e dei licei socio-psicopedagogici. Rispetto alla prima lettura, per raggranellare qualche ora di Diritto è stata sacrificata una lingua straniera. Me viene potenziato lo studio delle Scienze umane. Al primo anno le 27 ore settimanali saranno così suddivise: 4 di Italiano, 3 di latino e 3 di Storia/Geografia. E ancora: 4 ore settimanali di Scienze umane (Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia), 3 di Lingua straniera e 2 di Diritto ed economia. L'area scientifica comprende 3 ore di Matematica (con Informatica) e 2 di Scienze naturali (Biologia, Chimica, Scienze della Terra). E si conclude con Scienze motorie (2 ore) e Religione.

Liceo linguistico. E' una mezza novità per l'ordinamento scolastico italiano. Finora, infatti, il liceo linguistico è stato attivato come sperimentazione nei socio-psicopedagogici. Da adesso avrà una sua autonomia e dignità. Anche questo liceo, rispetto alla prima lettura del Regolamento, subisce delle variazioni. Si riducono le ore di Latino e si incrementano quelle di Lingua straniera. Al primo anno, si studieranno 4 ore di Italiano, 2 di Latino e 10 ore di ben 3 Lingue straniere. Saranno 3 le ore di Storia/Geografia e altrettante di Matematica. Due ore settimanali di Scienze, due di attività motoria e una di religione. In totale, 27 ore.
Liceo musicale/coreutico. E' la vera novità della riforma, ma anche la cenerentola: saranno soltanto 40 le sezioni di liceo musicale il prossimo anno in Italia. E appena 10 quelle di liceo coreutico. In tutti e 5 gli anni si studierà per 32 ore a settimana. Ma i due indirizzi, al primo anno, avranno in comune soltanto 18 ore: 4 di Italiano, 3 di Lingua straniera, 3 di Matematica, 2 di Scienze, 2 di Storia dell'arte e una di religione

Istituti tecnici Due soli settori: economico e tecnologio, e 11 indirizzi. L'orario settimanale sarà di 32 ore (un taglio di ben 4 ore di scuola rispetto all'oggi). Ci saranno i laboratori: 264 ore nel biennio che salgono a 891 nel triennio. Il biennio sarà comune per i due percorsi. E' favorita la diffusione di stage, tirocini e l'alternanza scuola-lavoro.

Istituti professionali Da cinque settori e 27 indirizzi si passa a 2 macro-settori - servizi e industria/artigianato - e 6 indirizzi. L'orario settimanale si accorcia a 32 ore. Il percorso di studi è articolato in due bienni e un quinto anno. Anche qui entra in gioco l'alternanza scuola-lavoro.

A questi “signori”poco importa cosa pensano gli”utenti” della scuola, le famiglie,gli studenti,gli insegnanti…interessa solo avere un popolo ignorante perché solo così riusciranno a diffondere il pensiero unico,le menti piatte,gli a-critici nei loro confronti…

Vengono ignorate le opinioni di grandi pedagogisti,di esperti della scuola che per anni hanno lavorato, scritto,studiato per una scuola efficace e significativa..Scurati,Calidoni,Fabbroni…menti che si distinguono nel panorama europeo,ma che nessuno ascolta…

Saremo tutti un po’ più “asini”,ma che importa?

Sempre vigili

domenica 31 gennaio 2010

"Noi abbiamo inventato la felicità"dicono gli ultimi uomini,e strizzano l'occhio...Nietzsche


“Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre…


Il giorno della civetta “, Leonardo Sciascia

Un attuale ritratto dell’umanità in questa età globale…

Quella che “viviamo” è un’umanità plurale,differenziata,eterogenea che cammina sempre ai limiti del pieno e del vuoto,del minimo e del massimo,dell’universalità e dell’individualità…

Responsabile di questo altenante dualismo è….” la classe dirigente del paese perché “dirige” anche la formazione della pubblica opinione, organizza il sapere sociale,sceglie ciò che deve essere ricordato e ciò che deve essere dimenticato,costruisce la tavola dei valori,imponendo dall’alto esempi in negativo……o in positivo”( Il ritorno del principe).

Lo stesso Pasolini,ottimo profeta,aveva sostenuto che la cultura “popolare autentica”,quella delle campagne, dei quartieri periferici,era quasi completamente scomparsa per dar luogo ad una omologazione determinata dalla classe dirigente che attraverso la tv formava e “gestiva” il comune sentire…Ed ecco allora la “reale classificazione” degli uomini di Sciascia…

Pochissimi uomini…di quelli veri,poi sembra se ne siano perdute le tracce. E’ questo il comune sentire,il comune dire e, a volte,il comune giustificare l’esistenza dei “quaquaraquà” con l’assenza della “ricerca di senso” per il tipo d’uomo a cui naturalmente si aspira…

Forse, in questo mondo dominato e governato dalla scienza e dalla tecnica i principi dell’Etica non attraversano più la nostra vita e questa assenza annebbia la singola capacità di confrontare giudizi,punti di vista,idee,modi di essere e di pensare. In questo modo sempre di più si diffonde e si legittima il pensiero unico che mette in luce le nostre incoerenze,debolezze,resistenze che potendo,diversamente,superare ci renderebbero migliori,con una parola”autentici”.

Molti,in questa realtà così fredda e gelida,dove manca anche il controllo del tempo perché scandito dai ritmi della scienza e della tecnica e dove ciò che conta è la velocità e non la durata,come dice Bauman,si sentono soli.

Soli e inutili, a combattere una vita”liquida”, a causa di queste condizioni storico- culturali che hanno fatto del nostro “luogo” una foresta della disperazione …

Questa realtà porta all’emarginazione e all’insignificanza,quindi occorre fare un importante lifting a queste idee,a questi modi di pensare,di agire…così capiremo che molte idee ci vengono,ad esempio, dal guardare “ passivamente” la tv…i giornali…idee che ci impediscono di conoscere noi stessi e di aspirare all’essere autentici…

Ma chi è, come è,cosa fa l’uomo autentico?

Autentico, dal greco Autos,cioè “se stesso”,significa fedele a se stesso…

“Il vero uomo è colui che “ha trovato” qualcosa di più grande di sè per cui vivere”

( Vita autentica,V.Mancuso)

Il trovare questo qualcosa di più grande richiede, però, un cammino verso la ricerca,la conoscenza del sottosuolo della nostra anima, dell’origine del malessere che ci attanaglia…; un cammino verso la ricerca di vita autentica …la sola in grado di guarirci dall’insicurezza,dall’instabilità emotiva e dall’angoscia…

Kant nella “Critica della ragion pura”formula tre domande:

1) Che cosa posso sapere?

2) Che cosa debbo fare?

3) Che cosa mi è lecito sperare?

Kant usa la prima persona nel formulare queste domande non per caso,ma perchè si tratta di trovare la formula giusta per orientare la propria vita ad una vita autentica…vita che si realizza sia in solitudine che nella relazione con gli altri…

La speranza…quella speranza che dà forma e sostanza all’anima?

Allora un uomo autentico è quello che vive per una speranza più grande?

L’uomo autentico è l’uomo libero,è l’uomo che vive per la giustizia,il bene ,la verità…

E’ l’uomo che “crede” e “agisce” per il bene comune,per la soluzione della non-soddisfazione che è una fiamma che brucia qualsiasi forma di appagamento e generata dalla società dell’arrivare a tutti i costi…

E’ l’uomo che “cura” le anime solitarie e offese da una vita,a volte,indefinibile e punitiva che sembra “abbracciare l’illimitato e penetrare l’abisso”(D’Annunzio)…

E’ l’uomo che traduce il “vagare” nell’andare per e con…

E’ l’ uomo che non ha paura.. che non si spaventa delle idee,che potrà avere iniziativa nel senso creativo della parola…che vuol dire far qualcosa di originale,farlo spontaneamente,naturalmente,senza essere guidati,costretti,controllati…

E’ l’uomo intelligente…ma l’intelligenza può esserci soltanto quando c’è libertà di pensare, di sentire,di osservare, di interrogare…e così…”la vera libertà non è qualcosa che si possa acquistare al supermercato,essa è il risultato dell’intelligenza” (Krishnamurti)

E la via dell’intelligenza non è quella di guardare oltre il significato delle parole e vedere la realtà che nascondono?Molti di noi vivono di parole e quanto più sono “raffinate” ed “elaborate”tanto più ci soddisfano…ma…

L’intelligenza è comprensione…

La comprensione è un’esperienza intensa,una scoperta costante…capire significa vedere la verità di qualcosa subito,senza alcuna barriera di parole,pregiudizi…

barriere che cadono quando avrò capito l’importanza di non aver barriere…solo così arriverò all’autenticità…

Autenticità che ci permetterà di “cambiare” la nostra società che,oggi, è frutto di avidità,di invidia,di paura,di sfrenate ambizioni personali,di credenze…

Autenticità che ci permetterà di “curare” il male incurabile di questa società…di promuovere quelle “qualità” necessarie al rispetto della verità,giustizia, libertà….

“Ognuno vale tanto quanto le cose a cui si interessa”Marco Aurelio,da Pensieri .

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