FRAGOROSO SILENZIO

giovedì 19 gennaio 2012

E' una questione di "Giustizia"



Il popolo dei forconi in campo per ribellarsi...
Popolo come facciamo a non dire nulla??????????
Tutti li hanno censurati, io li ascolto e sono con loro!!!!!!!!!!!!






Tu sei il popolo…tua è la responsabilità!!!!!!!!!!!!
Sempre vigili

domenica 15 gennaio 2012

Tutto cambia...niente cambia






Usciamo dal’ordinario...
Monti...
“La sua manovra non è bastata a ridurre lo spread dei nostri titoli pubblici rispetto a quelli tedeschi. Questo rende precaria la posizione del suo governo che ha chiesto al paese enorme sacrifici per salvare l'Italia, ma non è in grado di mantenere la promessa fatta. Nel frattempo il paese, sulla spinta della contrazione fiscale e di quella creditizia, sta entrando in una pesante recessione. Se la crisi del debito dovesse peggiorare, Berlusconi avrebbe gioco facile ad attaccare il governo da destra, scaricando su di esso la responsabilità della crisi. Posizionandosi come partito anti-europeo e anti-euro, sarebbe in grado di attirare il consenso di quanti sognano una svalutazione per far ripartire le esportazioni. Purtroppo la storia ci insegna che questa strategia riporterebbe Berlusconi al potere con una maggioranza schiacciante.” http://espresso.repubblica.it

Tutto cambia, niente cambia...
E’ colpa delle agenzie di rating, è colpa del mercato globale, è colpa di Obama...ma...
I responsabili della situazione attuale non sono solo i politici,le banche ,il mercato globale e la mancata crescita,ma anche alcuni cari nostri imprenditori che hanno preferito “delocalizzare” le imprese lì dove era garantito il loro guadagno,che hanno privilegiato la produzione e non l’innovazione, che non hanno voluto investire sul capitale umano e sulla qualità della produzione. Imprenditori che non hanno facilitato e promosso la crescita del paese...e ne conosciamo nomi e cognomi...
Crescere significa essere competitivi e per essere competitivi occorre oggi eliminare gli sprechi, combattere gli sprechi significa andare a colpire gli interessi di molte persone. Quindi caste, lobby, corporazioni, amministrazioni pubbliche...occorre mettere in campo interventi credibili,parlare per essere credibili, intervenire su diversi fronti...le liberalizzazioni...??????????
Liberalizzazione significa concorrenza che significa convenienza per gli utenti,per i consumatori,per i cittadini.
Liberalizzazione non significa dire che il privato è bello e il pubblico è brutto, Bersani, negli anni passati aveva capito che la strada era questa e qualcosa aveva messo in campo, qualcosa che il governo successivo ha limitato e lentamente affossato. Oggi i partiti sono nettamente contrari alle liberalizzazioni perché si reggono sul consenso delle varie lobby, un bacino di voti immenso...
Continuano, per esempio, a mantenere in vita le società municipalizzate che, pur avendo una perdita netta, continuano a esistere perché fonti di potere politico.
Liberalizzare è anche combattere il fare “cartello” di alcune associazioni,corporazioni e categorie, per esempio banche e assicurazioni...
Il decreto “salva Italia” impedisce incroci di nomine e poltrone di dirigenze importanti...non dimentichiamo che abbiamo i costi bancari e delle polizze assicurative più alti in Europa...
L’errore del governo è stato quello di iniziare questo percorso con i taxi e le farmacie, ancora una volta si interviene sui piccoli e non sui grandi es. Enel, Eni,municipalizzate ecc., così si alimentano tensioni sociali perché tutto cambia, niente cambia...Occorre progettare un percorso credibile e non solo intenzionale...
Il problema di fondo è che, in questo modo, il mercato vero non crede a ciò che si sta facendo, gli investitori ritengono poco credibili gli interventi perché riversati solo sui semplici cittadini e non sulle liberalizzazioni di grandi enti...che garantirebbero il piano per la crescita.
L’altro grande problema è l’atteggiamento dell’Europa che mostra di non sapere cosa fare...L’Europa deve prendere decisioni vitali per esempio la sorte degli eurobond, risolvere il problema di una banca centrale di riferimento per l’euro, decidere se realizzare una vera unione politica oltre che monetaria...
Il problema di fondo è che all’interno dell’Europa esiste una conflittualità tangibile interna e inoltre è palese l’incapacità politica dei rappresentanti dei diversi paesi che professano intenzioni ma non fatti.
La bocciatura di Standard&Poor’s ( con tutte le riflessioni da fare) è per l’Europa intera, speriamo che alla fine del mese il vertice europeo possa dare il via al fondo salva stati e collegare questo fondo alla BCE... potrebbe essere la svolta...un cambiamento dell’atteggiamento dei mercati. L’Europa deve fare un passo in avanti... e il nostro paese? Il nostro paese è in ritardo su tutto, es. i soldi costano in Italia cinque volte più che in Germania,i prestiti alle imprese e i crediti sono molto difficili, la competitività deriva anche dallo snellimento della burocrazia, da come è gestita la cosa pubblica es...molti Presidi devono la loro nomina a giochi politici e concorsi riservati che sono costati al pubblico moltissimo e senza ragione in quanto si trattava di un pro-forma, i primari degli ospedali non vengono nominati perché capaci ma per interessi politici e l’elenco potrebbe continuare...allora è il caso di introdurre il “merito” ? Di certo non è la soluzione di tutto ma di qualcosa sì!!!!!!!!!!!

Occorre ri-vedere molte cose... occorre ri-vedere il sistema paese!!!!!!!!!!!!!


Sempre vigili