FRAGOROSO SILENZIO

domenica 5 dicembre 2010

Niki Aprile Gatti... e l'elenco delle cose sbagliate!




Non sono un avvocato,un magistrato o un giudice, sono un semplice cittadino , uno di quei cittadini che la Costituzione,nel suo progetto,tutelava e indicava come “soggetto” di diritti…

Oggi, nel nostro paese, quel progetto è stato svuotato,svilito e immiserito… così quei “soggetti” sono divenuti “oggetti”in ostaggio di un potere violento,brutale,rissoso…

La Costituzione,considerata la più bella del mondo,garantisce l’uguaglianza anche attraverso il lavoro,come recita il primo e il terzo articolo;non era mai accaduto che una Costituzione indicasse, come elemento fondante di uno stato,il lavoro,l’economia…ancor prima della sovranità popolare,questo perché è attraverso il lavoro che l’uomo ha l’opportunità di sviluppare a pieno la propria personalità e acquisire dignità,è attraverso il lavoro che l’uomo progetta e realizza il suo futuro,è attraverso il lavoro che ognuno di noi partecipa attivamente alla vita civile.

E questo Niki lo aveva ben compreso,infatti aveva trovato lavoro,un lavoro che lo rendeva felice,orgoglioso e sicuro del suo futuro.

Di fatto,però, nel nostro paese si muore di lavoro…si muore perché non lo si trova,si muore perché lo si ha e lo si rispetta…si muore nel silenzio e nell’indifferenza di quello stato che pure ha la Costituzione più bella del mondo. Si muore da “ostaggio” impotente perché il potere non è più nelle mani dei cittadini,del Parlamento dove ciascuno di noi viene rappresentato,ma nelle mani di pochi oligarchici che si spartiscono ogni cosa, dalle istituzioni alle ricchezze del paese.

E non serve ricorrere alla macchina del fango per leggere e interpretare quanto avviene,non abbiamo bisogno "ancora" di costrutti ad hoc per decifrare la realtà che ci circonda. E' facile "inventarsi" definizioni e "immagini" creative con intenti artistici per definire lo stato dell'informazione mediatica e non, quando gli "infangatori" sono purtroppo tutti coloro che vogliono deviare la nostra lettura degli eventi,così come è accaduto nella storia di Niki.

Storia in cui la "deviazione"dei fatti è iniziata con la superficialità dell'istituzione,con la mistificazione da parte del carcere, complice e\o autore della tragedia, a continuare con la non professionalità di chi doveva dare la notizia alla famiglia e a tutti(carcere, polizia e giornalisti).Hanno tutti costruito una realtà falsa che sistematicamente la famiglia ha smontato dimostrando la VERA verità che,però,nessuno ha "osato" ascoltare,innanzitutto le istituzioni.

Così,anche se non sono un magistrato,ho alcune cose da dire…

Ricordo che Niki era un ragazzo incensurato,mai avuto problemi con la giustizia…Così…

ELENCO DELLE COSE SBAGLIATE FATTE DAI MAGISTRATI TITOLARI DELL’INCHIESTA PREMIUM CHE HA COINVOLTO NIKI…

Portarlo nel carcere di Sollicciano e non nel carcere di Rimini come gli altri arrestati…forse Sollicciano era il luogo più “idoneo” a fare ciò che è stato fatto.

Non si è permesso a Niki di avvisare la famiglia,la telefonata non c’è stata…la famiglia sapeva che Niki era a Rimini…a Rimini non c’è mai stato.

Non è stata data la giusta informazione alla famiglia…La famiglia ha saputo che Niki è stato portato direttamente a Sollicciano dai documenti consegnati a settembre.

Non sequestrare l’abitazione…in quella casa c’era tutta la “vita “di Niki,compresi i PC.

Non prelevare i PC di proprietà di Niki…Forse lì c’era la verità che non doveva essere resa pubblica e quindi dare agli interessati il tempo e l’occasione di occultare ogni cosa; non a caso da quella casa è stato spedito un telegramma perentorio…

Consegnare a Niki il telegramma( chi lo ha spedito dalla casa di Niki?) con l’ordine di cambiare avvocato…lo scenario doveva essere gestito diversamente da come lo immaginava Niki, i registi dovevano operare a loro favore;

Si è permesso che una persona consegnasse il telegramma a Niki, da chi ha ricevuto l’ordine? Un detenuto in isolamento non può ricevere alcunché…è stato dato un messaggio,ma quale?

Permettere che quella casa fosse completamente “svuotata”…un furto pianificato,organizzato sotto gli occhi dei magistrati.

Non si è ascoltata la richiesta di Niki…voleva essere messo in cella con persone non violente…Questo è l’atteggiamento di un aspirante suicida?

Non c’è stato il pronto intervento…Il 24 giugno,trovato Niki nel bagno, l’ambulanza è stata chiamata circa alle ore 11,00, per quale motivo se l’autopsia parla del decesso alle ore 10,00? Si è cercato di prendere tempo…errore gravissimo!

Sono stati ascoltati i suoi compagni di cella,le dichiarazioni sono poco affidabili,visto la tipologia dei soggetti,il magistrato, quando ha ascoltato queste persone?

Si è permesso diffondere informazioni false… che si trattasse di suicidio,spiegandone anche le modalità…il magistrato aveva il potere di “ordinare” un’inchiesta per l’accertamento della verità…

Un responsabile del carcere ha telefonato alla madre,alle ore 13,20,dicendo che Niki si era suicidato…l’intenzione era provocare una ineluttabile distruzione psichica e fisica, sconcerto,incredulità…

Non si è seguita la prassi…non si è rispettata la procedura…

Richiamato il carcere,il responsabile chiede il numero del telefono e il nome del proprietario,dicendo che avrebbe richiamato per dare ulteriori informazioni…Dai verbali risulta che il carcere ha avvisato sia la madre che la zia…Falso.

Nessuno ha convocato la famiglia,nessuno ha sentito l’esigenza di ascoltarla…C’è una volontà palese di non indagare.

Non si è detta la verità…Non l’ha detta il carcere,non l’ha detta chi la doveva dire… Dai verbali risulta che Niki alle ore 10,00 chiacchierava con un agente… e appariva tranquillo e sereno…allora?

Gli “autori” dell’autopsia hanno avuto l’ardire e la sfrontatezza di descrivere minuziosamente ,alla famiglia, i segni lasciati dall’atto…stoffa,geans,lacci di scarpe…sono imputabili di false dichiarazioni…la famiglia ha verificato…tutto falso.

A Niki è stato permesso di mantenere i lacci delle scarpe…la legge non è stata applicata…Doveva essere così, per avere l’alibi…il magistrato non ha verificato?

E’ stato detto dal “garante”che non ha retto al pensiero di una lunga detenzione…Niki era in Custodia cautelare,c’era un’ipotesi di reato tutto da dimostrare,verificare…Cosa “garantisce” il garante.

Si è lasciato che i giornalisti pubblicassero notizie non vere…Niki possedeva una società,era sposato,aveva usufruito dell’ora d’aria…Falso,Niki lavorava per quella società,non era sposato e non aveva usufruito dell’ora d’aria…Dalle foto Niki indossava il pigiama. Il carcere, e chi aveva il potere di farlo, ha dato informazioni false.

Non si è tutelato Niki,l’unico che non si è avvalso della facoltà di non rispondere,l’unico dei diciotto indagati che aveva dichiarato di voler collaborare…gli altri sono tornati ai loro “affari”…Dal presidente dell’Arezzo calcio ai titolari della ditta per cui lavorava Niki.

Non si è ascoltata la famiglia che chiedeva fortemente analisi tossicologiche…Costavano troppo…un costo per lo stato non giustificabile visto che già aveva “sentenziato” il suicidio. Alla richiesta della famiglia di pagare personalmente le analisi…è stato detto che era troppo tardi…il magistrato non doveva “pretenderle”?

Si è proceduto,con solerzia, all’archiviazione…La famiglia così non può più procedere,personalmente, con altre indagini.

Non si hanno notizie dell’inchiesta Premium…Non si è a conoscenza della sorte di tale inchiesta,è ancora aperta?Se è ancora aperta,come mai gli altri protagonisti indagati,incarcerati e poi agli arresti domiciliari,sono tornati agli affari e durante gli arresti domiciliari risultavano collegati ai PC e utilizzavano tranquillamente Internet…

Non ha funzionato nulla in questa storia…non ha funzionato la legge, non ha funzionato nè la giustizia nè le persone coinvolte che hanno mostrato indifferenza,cupidigia,superficialità e arroganza.

Questi i fatti… e non mistificazioni.

Il mondo è la totalità dei fatti,non delle cose. ( L. Wittgenstein )

Sempre vigili