FRAGOROSO SILENZIO

giovedì 24 settembre 2009

Parole....parole....e anche false!!!!!!!!!!!


ROMA :Oggi il Presidente della Repubblica ha inaugurato l’anno scolastico…
Altre bugie ….
SCUOLA: NAPOLITANO, SIA MIGLIORE MA NON D'ELITE - "L'Italia è purtroppo un paese in cui l'struzione non e ancora efficiente. Serve un'istruzione migliore". Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alla cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico, ammonendo: "un'istruzione migliore non significa un'istruzione che produce solo eccellenze, e non significa di certo neppure un'istruzione d'elite".
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Gelmini: scuola sia meritocratica ed educhi a legalita' - Una scuola meritocratica, che educhi alla legalità, degna di un paese non rassegnato ma aperto alle nuove sfide. E' quella che il Governo vuole offrire ai ragazzi italiani. Il merito - ha sottolineato il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini nel messaggio col quale, al Quirinale, ha augurato buon anno scolastico a tutti gli studenti - "é la più alta forma di democrazia poiché consente a tutti, a prescindere dai mezzi economici e la provenienza sociale, di realizzarsi nella vita".

"Ci impegneremo per garantire a tutti - ha promesso il ministro parlando alla platea che affolla il cortile d'onore - il diritto allo studio, perché i più bravi siano riconosciuti come tali e possano accedere perciò gratuitamente all'università. In un momento di crisi - ha aggiunto - la scuola deve porsi il problema dell'occupazione dei giovani. Non può essere una fabbrica di disoccupati intellettuali, ma una istituzione volta a preparare figure professionali competenti ed attive". Nel suo intervento - aperto con un pensiero al piccolo Martin Fortunato (figlio del capitano della Folgore ucciso nell'attentato a Kabul) ed ai ragazzi dell'Aquila - Mariastella Gelmini ha anche sottolineato, richiamando a questo proposito quanto detto dalla Cei nei giorni scorsi, l'opportunità di un'alleanza per l'educazione che coinvolga tutti: scuola, famiglia, imprese, mass media. I ragazzi - ha osservato ancora - hanno bisogno "di buoni maestri e di una scuola che sappia coniugare rigore ed apertura verso l'altro, educazione e tolleranza, serietà negli studi e creatività". Ed è per questo che il ministro ha voluto che sui banchi si tornasse a studiare la Costituzione.

Un cenno quindi alle celebrazioni per 150 anni dell'unità d'Italia: "Proprio mentre si approva il federalismo e ci si avvia alla valorizzazione delle differenze, questa ricorrenza - ha detto il ministro - ci aiuta a riflettere sul sistema Paese e a non disperdere l'identità nazionale in una cornice unitaria".
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_1674809030.html

Siamo il paese delle scorciatoie e il ministro lo ha ampiamente dimostrando andando in “luoghi” dove il favoritismo le ha permesso di raggiungere l’obiettivo… Siamo il paese delle raccomandazioni,dei furbetti,dei millantatori …e lo dimostrano tutti i politici o quasi,vedi il caro Bossi che grida tanto “Roma ladrona” e lui è per eccellenza uno dei ladroni più agguerriti visto che al caro figlio ha fatto avere un incarico da 12 mila euro al mese …proprio a quel figlio che per diplomarsi ha dovuto ripetere tre volte l’esame di maturità…ma si sa i prof sono teste di capra!!!!!!!!!!! ( ho preso in prestito questo modo di dire da un amico blogger..) Certo da un ministro che agita il merito come un’ascia ci si aspettava altro e invece anche oggi ha continuato a dire scemenze…Chi continua a logorarmi però è il Presidente che con le sue “esternazioni” sembra scenda sempre dalle nuvole e non mi hanno commosso le sue lacrime…quando ha menzionato i soldati morti..proprio per niente!!!!!! Dovrebbe tirar fuori un po’ di buon senso e smettere di sottoscrivere tutte le cavolate che gli mettono sotto il naso!!!!!!!!! Un po’ di carattere!!!!!!!!! Ogni tanto però,qualcuno si indigna e denuncia…parole al vento visto che loro continuano indisturbati a fare il proprio comodo incuranti di ciò che i liberi cittadini pensano,anzi …denunciano anche chi,magari con foga,esprime il proprio disappunto…chiedendo anche cifre notevoli!!!!!!!!! Però la maestrina dalla penna rossa…continua la sua lotta per il pensiero unico e tuona : a scuola non si fa politica…questa non capisce l’italiano … non sa cosa vuol dire fare politica … Allora… Fare politica vuol dire mettersi in discussione, esporsi personalmente con le proprie idee e i propri valori, interessarsi ai problemi di tutti, cercando di risolverli nel modo migliore. E cito…. Il prof. Francesco Valentini in un'intervista disse: "per politica si intende tutto ciò che concerne l'attività di una comunità organizzata. Quando diciamo comunità organizzata, intendiamo dire una comunità cosciente, ossia capace di prendere delle decisioni, di porsi dei fini, quindi di vivere autonomamente. Ora, proprio per questa caratteristica della comunità - la comunità che prende delle decisioni - è evidente che al suo interno vengono delegati alcuni membri a decidere in nome della comunità…” Oggi qualche collega mi ha detto ... "stai facendo politica". Quindi quello che dico, che scrivo anche in questo blog... sarebbe condizionato dal fatto che "faccio politica"?Ma dove ? Quando? Io cerco solo di ragionare di lottare perché le cose cambino..allora sì,faccio politica!!!!!!!! Ma io … ho studiato in un’epoca alquanto difficile. Erano gli anni del cambiamento,delle lotte per il divorzio, per l’aborto… E i miei insegnanti portavano a scuola un bel po’ di giornali per farceli commentare in classe. E ci chiedevano cosa ne pensavamo di quel che accadeva fuori, nel mondo reale, il mondo degli adulti. Loro, secondo la maestrina,facevano politica... Ma mi hanno insegnato – oltre a farmi amare la storia e la filosofia, la matematica e il latino – a pensare con la mia testa. E’ questo che il ministro e i suoi compari non digeriscono. A loro interessa il pensiero unico… A loro interessano teste vuote o riempite di false verità… Caro ministro, non farò mai scuola come vuole lei…sono un disubbidiente creativo…a cui piacciono i ragazzi che ragionano e che pensano liberamente………
Ragazzi che studiano,imparano,criticano...e mai andranno a caccia di "luoghi" dove regalano idoneità,esami e diplomi.....

domenica 20 settembre 2009

Caro ministro.....non ne possiamo più...

Ancora la Scuola...

Perchè occorre leggere e ascoltare per saperne di più di chi non fa altro che distruggere la scuola pubblica....

Così leggo e riporto...

E tutti conosciamo meglio la "signora"...


E' caduta una Mariastella

di Roberto Di Caro e Denise Pardo

Un curriculum scolastico anonimo. Una laurea in legge senza lode. Una trasferta a Reggio Calabria per il praticantato legale. Poi la folgorante carriera politica. La vita da mediocre della ministra che voleva fare la ballerina e che ora infiamma la scuola

Finora le fabbriche sono state silenziose. Perfino i magistrati sono spaccati. Lei, Mariastella Gelmini, ha portato in piazza tutti: professori, genitori, precari, studenti. La sua riforma è la vera sconfitta del terzo governo Berlusconi.

È signorina. Ma di quelle Signorsì. Tremonti vuole tagli a scuola e università e il via alla privatizzazione strisciante: lei esegue, e lancia l'idea di trasformare istituti e atenei in Fondazioni in concorrenza fra loro. Il Vaticano vuole l'ora di religione cattolica come materia piena di insegnamento: per lei è subito una "posizione condivisibile". La tattica è elementare, se vuoi far carriera, non ti puoi fare troppi nemici. Se ne hai (le è capitato quando nel 2000 i suoi di Forza Italia la fecero fuori con una mozione di sfiducia dalla carica di presidente del consiglio comunale di Desenzano del Garda, e poi nel 2005 quando Berlusconi la nominò coordinatrice regionale tra i malumori della nomenklatura), meglio star buona, aspettare, prima o poi non mancherà l'occasione di farseli di nuovo amici. Lei, Mariastella Gelmini, in questo è bravissima. L'ha anche spiegato: "Non è mica un delitto andare d'accordo con tutti".

Gelmini, ovvero la temibile leggerezza dello stare nel mezzo (secondo le anime buone) o della mediocrità (secondo quelle malvage). Non male per una che ogni due per tre sillaba, enuncia, predica la meritocrazia. Tattica o carattere? Sarà che ha frequentato le elementari dai preti, 1.700 anime nella Bassa bresciana. Dove suo padre Italo, agricoltore e allevatore, era stato sindaco Dc e, divorziato senza scandalo dalla moglie Carmelina, aveva sposato Wanda, la mamma di Mariastella. Tuttora ci vivono Giuseppe e Cinzia, figli della prima moglie, ma legatissimi alla sorella, modello famiglia allargata. Il primo, che ha un magazzino di prodotti per l'allevamento, è dall'aprile 2008 vicesindaco Pdl; la seconda, insegnante elementare, è rappresentante sindacale Cgil. Scoppiò un mezzo putiferio quando, il 30 ottobre 2008, Cinzia non aderì allo sciopero generale degli insegnanti e si mise in aspettativa non retribuita.



Gelmini voleva fare la ballerina. Le è andata male: è diventata ministro. Alle medie, Luigi Sturzo della vicina Gottolengo, dove fino ai 15 anni vivrà in una cascina, Mariastella è la passione della sua professoressa, Maria Nunziata Terzo: studia danza, conduce la battaglia contro l'intercalare dialettale "pota", aiuta il compagno down. Al liceo classico le cose si fanno più complicate. Ne cambia tre: il Manin di Cremona dove frequenta i due anni di ginnasio, poi lo statale Bagatta di Desenzano dove comincia la prima liceo per lasciarlo a dicembre e spostarsi a Brescia, liceo privato diocesano Cesare Arici, lo stesso dove aveva studiato Giovanni Battista Montini, papa Paolo VI: "Sì, abbiamo fama di severità, ma senza particolari asprezze", racconta Gian Enrico Manzoni, che della liceale Mariastella fu l'insegnante di greco e latino. Quanto al carattere, Manzoni la descrive "riservata, né un'isolata né una leader, nessuna bega con i compagni, non che io ricordi almeno": già allora tendeva ad andare d'accordo con tutti. "Non ero la prima della classe, ma non ho mai avuto problemi", ha sintetizzato quel periodo l'interessata. È vero. In pagella prese 5 in latino scritto al primo quadrimestre, "ma era un'alunna diligente, anche se non mi viene in mente nessun particolare amore per questo o quell'autore, e a fine anno conquistò il 7", ricorda Manzoni. In greco, italiano, matematica oscilla sempre fra il 6 e il 7. Scienze 7, arte e storia 8. Alla maturità, siamo nel luglio 1992, uscì con 50/60.

Proprio del provvedimento sul voto di condotta, e dell'altro che richiede il 6 in tutte le materie per essere ammessi all'esame di maturità, parlano Manzoni e Gelmini ormai ministro quando, a fine 2008, si reincontrano. Il suo liceo la invita a una rimpatriata, ma in tutta Italia scoppia la protesta degli studenti e lei sparisce dalla circolazione: figuriamoci se rischia una contestazione proprio davanti alla sua vecchia scuola, sai che chicca per i giornali. Invita però Manzoni al ministero. "Fu molto gentile. Cercai di convincerla che, sotto l'apparenza del rigore e del merito, quei suoi due atti avrebbero sortito effetti opposti".

(16 settembre 2009)

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/e-caduta-una-mariastella/2109717

http://maps.kataweb.it/mapperedazionali/giornali_locali/Precari,_la_mappa_della_protesta/map.html

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Mariastella-Gelmini-su-youtube/2108787