Animosus omnia vincit…
( Il coraggio vince tutto)
“Mostrami la prigione, mostrami il carcere. Mostrami il detenuto la cui vita è andata male. Ed io ti mostrerò, ragazzo mio, mille ragioni per cui è solo un caso se al posto suo non ci siamo noi.”
Phil Ochs
Spesso pensiamo ai tanti detenuti come numeri,ma sono
uomini e donne che hanno una storia e spesso difficile, una famiglia che soffre
e lotta per loro, ma che si scontra con una giustizia malata e che, ingessata
in se stessa, non offre possibilità alcuna...
Non mi piace ascoltare le solite frasi di convenienza o di
giudizio scontato,mi piace invece pensare che “noi ascoltiamo” chi spesso non
può avere voce,chi ha giocato male il primo tempo della vita,chi ha sbagliato,
chi non riesce a venirne fuori...
Il perbenismo assurdo, anche di tanti articoli di giornale,
mi dà il volta stomaco…così pure la mancata informazione di molti…
Voltare la testa dall’altra parte non fa sparire il
problema…
E se ci fossi io? Questa la domanda…
Quando si penserà a pene alternative??????
Quando si riuscirà a restituire la dignità a queste persone?
Quando???
E' questo un paese civile?
Il sovraffollamento carcerario non solo esiste, è
nei numeri, (64.758 detenuti al 30 settembre 2013 a fronte di una capacità
regolamentare di 47.615 posti),quindi richiede
provvedimenti urgenti ( il 28 maggio 2014 scade il termine posto dalla Corte
Europea dei diritti dell’uomo per realizzare misure di contenimento del
sovraffollamento penitenziario ed evitare al nostro paese centinaia di condanne
per violazione della Convenzione)… è
soprattutto un problema di legalità.
E la Costituzione? Ignorata..
E ancora…
“Nuova
bacchettata di Strasburgo all'Italia per la questione carceri. Il Comitato per
la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa, infatti, ha chiesto di
rivedere alcune misure imposte ai detenuti in regime 41bis. L'Europa, si legge
in un rapporto, è "molto preoccupata" per l'ulteriore inasprimento
del 41bis (introdotto nel 2009). Tra le misure richieste dal comitato quella di
raddoppiare da 2 a 4 ore il tempo fuori dalla cella.”
Da “Notizie Radicali”
Carcere. Napoli: 34enne muore in carcere, “sputava sangue” da 10 giorni e
non è stato curato
Leggete ciò che racconta la mamma….
15-11-2013
Nessuna “trasparenza” del Dap sui decessi in cella, inapplicata la
Circolare del 2011. La famiglia ha appreso la notizia solo grazie alla lettera
di un compagno di detenzione. Federico Perna, 34 anni, originario di Latina e
detenuto nel carcere di Poggioreale (Napoli), l'8 novembre muore per “collasso
cardiocircolatorio”. Il pm Pasquale Ucci, titolare dell’inchiesta, apre un
fascicolo con l’ipotesi di reato di “omicidio colposo” e dispone l’autopsia,
che si svolge oggi. Nobila Scafuro, madre del giovane, denuncia: “Mio figlio
è morto venerdì scorso, alle 17 di sera. L’ho sentito al telefono l’ultima
volta il martedì precedente, mi disse che perdeva sangue dalla bocca quando
tossiva. Si trovava nel Padiglione Avellino, nella cella 6, assieme ad altre 11
persone.
Federico non doveva restare in carcere, ma essere ricoverato in ospedale:
aveva bisogno di un trapianto di fegato ed era stato dichiarato incompatibile
con la detenzione da due diversi rapporti clinici, stilati dei Dirigenti
Sanitari delle carceri di Viterbo e Napoli Secondigliano. Invece da
Secondigliano è stato trasferito a Poggioreale, dove le sue condizioni di
salute si sono ulteriormente aggravate: sputava sangue, letteralmente, e chiedeva
il ricovero disperatamente da almeno dieci giorni lamentando dolori lancinanti
allo stomaco. Abbiamo appreso della sua morte tramite la lettera di un compagno
di cella, con il quale Federico aveva stretto amicizia. Non sappiamo nemmeno
dove sia morto, perché le versioni sono diverse: ci dicono che è morto
nell'infermeria del carcere di Poggioreale, di attacco cardiaco e senza la
possibilità di essere salvato con il defibrillatore... poi ci dicono che è
morto in ambulanza... poi ancora che è morto prima di essere caricato in
ambulanza... o addirittura in ospedale, e anche su questo ci hanno nominato più
di una struttura possibile”.
Con la morte di Federico Perna sale a 139 il numero dei detenuti che hanno
perso la vita da inizio anno. Su queste tragedie l’informazione da parte del
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria è inesistente, nonostante
quanto previsto dalla Circolare G-DAP-0397498-2011 “Sala Situazioni. Modello
Organizzativo e nomina Responsabile”, datata 18 ottobre 2011 e firmata dall’allora
Capo del Dap Franco Ionta, che all’art. 5 comma 6 prevede “Per garantire una
trasparente e corretta informazione dei fenomeni inseriti nell'applicativo
degli eventi critici le principali notizie d'interesse saranno, inoltre
trasmesse al Direttore dell'Ufficio Stampa e Relazioni esterne per le attività
di informazione e comunicazione agli organi di stampa e la eventuale diffusione
mediante i canali di comunicazione di cui dispone ii DAP (rivista
istituzionale, newsletter siti istituzionali)”.
Carceri:
protesta detenuti a Taranto, pentole contro muri e cibo in corridoi
E ancora…
fonte:
corrieredelgiorno.com
Nel carcere di via Magli, a Taranto, continua la
protesta di 110 detenuti contro il sovraffollamento e le terribili
condizioni igienico sanitarie. La situazione è simile in tutta la Puglia, dove
ci sono oltre quattromila detenuti, a fronte di una capienza complessiva di
poco più di duemila. Il sovraffollamento, a parte le condizioni igieniche,
mette in difficoltà anche il sistema della Polizia Penitenziaria che è
costretta con pochi uomini a gestire intere sezioni.
I detenuti di Taranto continuano lo sciopero del cibo
ma questa volta si sono fatti anche promotori di un gesto di solidarietà che fa
molto riflettere di questi tempi: hanno donato quello che produceva la mensa
dell’istituto alla Caritas Diocesana. Due sono le mense che ne hanno
beneficiato: San Pio IX e quella del Carmine. A usufruire del cibo anche
alcune case famiglia e una mensa per migranti a Massafra. “La
sofferenza personale, quando diventa comprensione delle sofferenze altrui con
gesti concreti, costituisce senza dubbio un significativo ed alto esempio di
solidarietà. Ringrazio – ha detto don Nino Borsci,
direttore della Caritas Diocesana - i detenuti per il bel gesto, nonché
i dirigenti della struttura carceraria per la solerte collaborazione. Auspico
che si possa giungere finalmente e quanto prima alla soluzione del grave
problema vissuto dai carcerati”.
fonte: corrieredelgiorno.com
Questa la situazione ad oggi…
Da Orizzonti Ristretti…
Anni
|
suicidi
|
Tot. morti
|
2012
|
60
|
154
|
2013*
|
45
|
140
|
* Aggiornamento al 23 novembre 2013
Notizia dell’ultima ora…
Carceri, ora 8 ore d'aria ai detenuti
Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri: "Prima avevano solo due ore di uscita e invece è importante che escano
Ha
qualcosa da farsi perdonare?????????????
“Abbassa il tuo sguardo, bella luna, e inonda questa scena,
Versa benigna i fiotti del nimbo della notte
Su volti orrendi, tumefatti, violacei,
Sopra i morti riversi con le braccia spalancate,
Versa il tuo nimbo generoso, sacra luna.”
Walt Whitman
Cara Iolanda, io non ci voglio pensare, a tutte queste cose, ogni giorno ne arriva una di nuova!!!
RispondiEliminaCiao e ti auguro una buona domenica.
Tomaso
Cara Iolanda Il carcere ha battuto il primario dei morti per suicidio. E' davvero una vergogna .Anche se hanno commesso un reato è giusto che lo paghino con la privazione temporanea della libertà, ma almeno nel frattempo che si possono formare in qualche modo. Ma non dimentichiamoci che sono sempre esseri umani anche se hanno commesso dei gravi reati e meno gravi e magari innocenti che sono in attesa di giudizio . Qualcuno ha scritto ( e lo condivido) “Il livello di civiltà di un popolo si misura dal trattamento che esso riserva ai propri detenuti”. E Ed è giusto parlarne ... Ciao .
RispondiEliminaCredo, però, che fosse "...il livello di civiltà di un popolo si misura dal rispetto che esso nutre per gli animali..." e lo ha detto Gandhi. Però, trasponendo quel principio alla realtà del nostro sistema carcerario, sono convinto che va benissimo lo stesso.
RispondiEliminaCiao Upupa e buona serata. Credo proprio che la tua denuncia, usando parti di cronaca di cui abbiamo avuto conoscenza attraverso i media, sia sacrosanta. Purtroppo la politica assente sta provocando più danni a questa nostra società che benefici e le carceri non ne sono esenti. Mettici che certe leggi assurde concepite dal centrodestra hanno peggiorato la situazione e il danno è fatto. Nel nostro Paese, se trucchi un bilancio aziendale te la cavi con una multa ma se, invece, vieni beccato con del fumo in tasca, te ne vai in galera. Per non parlare, poi, dell'altra chicca sul "reato penale per immigrazione clandestina". Un mondo da rifare, Upupa.