FRAGOROSO SILENZIO

martedì 5 gennaio 2010

“Non importa dove! Purchè sia fuori da questo mondo! (Baudelaire)


“Le circostanze fanno l’uomo non meno di quanto l’uomo faccia le circostanze”Marx

Credo che questo breve brano possa essere applicabile,oggi, alla nostra società:

“Ciò che mediante il denaro è a mia disposizione, ciò che io posso pagare, ciò che il denaro può comperare, quello sono io stesso, il possessore del denaro medesimo. Quanto grande è il potere del denaro, tanto grande è il mio potere. Le caratteristiche del denaro sono le mie stesse caratteristiche e le mie forze essenziali, cioè sono le caratteristiche e le forze essenziali del suo possessore. Ciò che io sono e posso, non è quindi affatto determinato dalla mia individualità. Io sono brutto, ma posso comprarmi la più bella tra le donne. E quindi io non sono brutto, perché l’effetto della bruttezza, la sua forza repulsiva, è annullata dal denaro. Io, considerato come individuo, sono storpio, ma il denaro mi procura ventiquattro gambe; quindi non sono storpio. Io sono un uomo malvagio, disonesto, senza scrupoli, stupido; ma il denaro è onorato, e quindi anche il suo possessore. Il denaro è il bene supremo, e quindi il possederne è un bene; il denaro inoltre mi toglie la pena di essere disonesto; e quindi si presume io sia onesto. Io sono uno stupido, ma il denaro è la vera intelligenza di tutte le cose; e allora come potrebbe essere stupido chi lo possiede? Inoltre costui potrà sempre comperarsi le persone intelligenti, e chi ha potere sulle persone intelligenti, non è più intelligente delle persone intelligenti? Io che col denaro ho la facoltà di procurarmi tutto quello a cui il cuore umano aspira, non possiedo forse tutte le umane facoltà? Forse che il mio denaro non trasforma tutte le mie deficienze nel loro contrario?...............

Sottoforma della potenza sovvertitrice qui descritta il denaro si presenta poi anche di fronte all’individuo e ai vincoli sociali, ecc…, che affermano di essere entità per se stesse. Il denaro muta l’infedeltà in fedeltà, l’amore in odio, l’odio in amore, la virtù in vizio, il vizio in virtù, il servo in padrone, il padrone in servo, la stupidità in intelligenza, l’intelligenza in stupidità”.

Karl Marx

“Il denaro può tutto,può restituirci,a pagamento,tutto quello che non abbiamo acquisito vivendo”.

Umberto Galimberti ( “I miti del nostro tempo”,novembre 2009).

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Tutto si fa in nome del denaro…e così non riflettiamo sul “senso” della vita, ma per l’uomo del futuro questa è un’esigenza fondamentale… Il sentimento,l’attenzione all’altro,l’ascolto,la condivisione,la nostra vita “intima”,tutto è in funzione di una cultura il cui simbolo determinante è il denaro!

Del resto il progresso economico ci ha fatto capire che possiamo comprare e infatti compriamo anche inutili cose, e solo per superare la solitudine,la depressione dovuta,molto spesso,alla mancanza di relazioni.

Relazioni che risultano assenti,deboli o deviate anche all’interno della famiglia.

Spesso si parla di famiglia,di aiuti per la famiglia,di associazioni in difesa della famiglia,ma oggi,non c’è il ”tempo” per la famiglia! Le condizioni precarie di molti obbliga gli adulti a stare ore fuori casa e delegare la “cura” della famiglia ad altre persone!

La mancanza di quella “cura” intesa come “prendersi cura”( Fursorge), determina la mancanza di relazioni.

Molti studiosi,negli anni passati e ancora oggi, parlano di qualità del tempo e non di quantità…ma ciò è vero relativamente in quanto per fare “cose” con la famiglia occorre una “quantità” di tempo…

Così molte volte il “lavoro” diviene “il” nostro medicinale contro il senso di colpa,l’angoscia, il non esserci,

la paura di non avere parole da dire a chi poco conosciamo… così nasce la cultura dell’isolamento…

E così mentiamo agli altri e a noi stessi, per non dire ciò che siamo diventati…

Molte volte il grado di falsità è così ben mascherato che ci appare come una verità assoluta!

E così mentiamo anche ai giovani !

D’altronde un mondo adulto pervaso dall’incertezza,dalla mancanza di fiducia,dalla continua lotta per l’esistenza e anche per l’apparenza,dialoga difficilmente con il mondo giovanile che non sembra più contrapposto a quello degli adulti come negli anni passati.

Lo squilibrio tra le generazioni aumenta sempre di più,i giovani sono schiacciati dal peso di molti adulti che tolgono loro posti di lavoro,che consumano risorse naturali e non lasciando in eredità un debito pubblico che peserà enormemente sul futuro, giovani schiacciati da un peso di adulti “bambini” che non hanno fatto loro capire l’importanza di un progetto di vita a lungo termine perché vivono del presente, dimenticando il “sogno” del futuro!

La società invecchia e i giovani sono sempre meno,ma non riusciamo a parlare con loro attraverso le parole della speranza,attraverso l’idea della progettualità,attraverso l’idea del divenire…

Questo genera nei giovani un disagio che si traduce in malessere ….

Un malessere dovuto alla mancanza di credibilità verso gli adulti. E’ un malessere culturale a cui occorre trovare un rimedio efficace ed immediato che possa restituire a molti giovani la gioia di vivere!

Il fatto è che il nostro Paese è il meno attrezzato, in Europa, per le politiche giovanili e i nostri politici poco si interessano a loro,anche noi siamo disattenti perché troppo concentrati su noi stessi,concentrati a mantenere il nostro “esserci”,in politica,nel lavoro,nelle diverse attività…siamo più bravi,più esperti,più capaci,forti della nostra esperienza e dimentichi del nostro essere stati giovani!

Siamo un’ombra tangibile,soffocante,ingombrante …che impedisce loro di “vedere” cosa c’è oltre quel mondo falsamente dorato che noi abbiamo costruito.

Anche la scuola non sembra essere capace di innescare processi di socializzazione forti, relazioni significative ,di parlare e ascoltare,di costruire rapporti ,di scacciare la malinconia con parole che vanno oltre il gelo dell’anima!

Si può sconfiggere la cultura dell’isolamento e l’idea che il denaro può tutto?

L’uomo non può volere se non quello che vuole. ( Schopenhauer)

Sempre vigili