FRAGOROSO SILENZIO

martedì 13 luglio 2010

Che aria tira…


La parte più rozza e culturalmente sprovveduta della popolazione maschile risponde alla propria inadeguatezza,anche nei paesi civili, con la violenza verso le donne:mai come in questi ultimi giorni si sono registrati casi di aggressioni a sfondo sessuale culminate in omicidi crudeli e alla apparenza inspiegabili. E’ il segno di una confusione diffusa in una parte di maschi insicuri e ansiosi,che ricorrono all’unico dato certo in loro possesso:la superiorità fisica . Nel mondo, una donna su tre subisce violenze da parte del marito o del compagno o di un altro membro della famiglia. E’ necessario ma scontato dire che la violenza sulle donne ha sempre interessato sia i loro corpi che i loro pensieri e, quel che più sconvolge è che questa è sempre stata scambiata / confusa con l'amore.

Anche se siamo ormai assuefatti al riepilogo quasi giornaliero di sciagure e crudeltà di ogni tipo, non può passare tuttavia inosservato il fatto che negli ultimi 20 giorni sono state otto le donne uccise da fidanzati o ex compagni abbandonati o respinti. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanita' la violenza contro le donne rappresenta la prima causa di morte per il sesso femminile fra i 25 e i 44 anni. I dati Istat del 2007fotografano una realtà impressionante: in Italia il 14,3% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito violenza dal partner o dall'ex e ogni anno vengono uccise di media 100 donne dal marito, dal fidanzato o da un ex. Le denunce per violenza, ricevute da “Telefono Rosa” nel 2009, sono cresciute del 5% rispetto all'anno precedente e la stessa percentuale di aumento è già stata raggiunta nei soli primi sei mesi del 2010,è una vera emergenza. Intimidazioni, umiliazioni, ricatti, minacce, calci, percosse: ha infiniti aspetti e volti la violenza sulle donne e in alcuni casi sfocia nell’atto estremo, l'omicidio.

L’indignazione,il biasimo,l’orrore,la condanna verso tali atti non basta più è necessario intervenire con energia e determinazione su quella che è una situazione di forte pericolo, ormai sotto gli occhi di tutti.

Il capovolgimento della propria vita che hanno messo in atto le donne è un percorso, dagli anni settanta e anche prima,che non si è mai arrestato o subito pausa. Giorno dopo giorno le donne hanno conquistato spazi comunemente considerati maschili, lavoro e responsabilità che non lasciano dubbi sulla loro capacità e volontà di operare scelte. Il loro contributo allo sviluppo della società è indiscutibile e tanto hanno fatto perché la libertà e il rispetto dei diritti civili fosse una realtà percorribile da tutti. Il racconto di molte donne che hanno subito violenze è un “orrore”per chi ha avuto la fortuna di non conoscere situazioni aberranti cariche di dolore fisico e/o psicologico. Questa trasformazione del mondo sociale,culturale,economico promosso anche con il contributo delle donne però non voleva significare la sola uscita dall’anonimato o dalla marginalità in cui queste vivevano ma voleva essere una conquista di una presenza attiva e praticante nella società civile. Non voleva essere solo la denuncia di una posizione isolata e nascosta ma una “liberazione” da una schiavitù maschilista oggettivamente prevaricante e umiliante.

Si è così delineata una figura femminile più consapevole del ruolo sociale e che faticosamente si è impossessata degli gli spazi necessari per essere protagonista di quella società a cui apparteneva.

Oggi c’è “qualcosa” che sta distruggendo quell’immagine,ne sta sminuendo l’importanza e la significatività. E’ necessario tornare a discutere di tematiche che riguardano il senso dell’altro,del nostro essere l’altro,di ciò che riteniamo ci appartenga umanamente.

Mi chiedo:che influenza sociale hanno i modelli di donna proposti dai media?E ancora: in che modo questi modelli condizionano gli stili di vita e i comportamenti nel mondo della donna?

Quella donna che i media spogliano e rivestono con estrema semplicità e disinvoltura è il modello di riferimento?Una donna in bilico tra l’ambiguo e la schiettezza…

In realtà questi modelli di donna sono segnali irrispettosi dell’individualità e della sensibilità della donna stessa e inoltre dimostra una intenzionale volontà di condizionare …

E’ un’immagine femminile svuotata,sminuita di valori e di essenza..dove libertà e indipendenza si intendono ormai acquisite, definitivamente conquistate…non è così e le cronache lo dimostrano.

Le donne devono riappropriarsi della consapevolezza del tracciato loro imposto dal mondo maschile e demolirlo con la forza e la caparbietà che le distingue,in politica,nella società,nella cultura.

Di certo,non solo i media, ma la “caduta” etica e morale del nostro paese ha aiutato molto il diffondersi di un’idea sbagliata di donna..e ha contribuito a creare il clima malsano in cui sfociano gli atti violenti a cui assistiamo…

Pensiamo a come il nostro premier considera la donna ..al suo sentirsi Play-old… che però non gli impedisce la continua “caccia” a giovani ragazze…

La cronaca ci racconta episodi di violenza sfrenata nei confronti delle donne che per troppo tempo sono rimaste prigioniere del loro stesso sentimento,della loro dedizione e del senso di vergogna …

L’amore come alibi per atti delittuosi ..comportamenti ossessivi, comportamenti che sanno di patologie nascoste o occultate…di cui le donne pagano il prezzo più alto.

Di certo i comportamenti possessivi che alcuni uomini mettono in pratica nei confronti delle donne è il risultato di moltissimi elementi non solo culturali o sociali ma psicologici che hanno origini lontane…L’esperto di Psicopatologia forense Vincenzo Mastronardi, dell’università di Roma La Sapienza, così commenta i fatti di questi giorni….

Di fronte all’abbandono da parte di una donna, scatta il rifiuto di prendere atto della realtà e scatta quella che l’esperto chiama «la sindrome di Sansone»: «si preferisce dire `muoia Sansone con tutti i Filistei´, perciò si uccide chi ha osato rifiutare, ma a quel punto anche la propria vita non ha più senso e ci si uccide».

Casi come questi stanno diventando sempre più numerosi, rileva Mastronardi: «sempre più uomini avvertono l’enorme divario fra se stessi e la capacità di gestire il rapporto con una donna che sfugge alla propria capacità di conquista». In passato, prosegue, il rapporto con le donne era «un territorio di caccia effettivo e molto sotto controllo, all’insegna di un’egemonia che gli uomini sentivano molto chiaramente».

Ciò non basta a capire e a fare in modo che tali episodi non si ripetano…

Occorre realizzare un’educazione finalizzata ,incisiva e trasversale che impegni ciascuno di noi nel ”rifondare”un terreno positivo e accogliente di incontro.

Sempre vigili

Donna, non sei soltanto l'opera di Dio
Rabindranath Tagore

Donna, non sei soltanto l' opera di Dio,
ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.
I poeti ti tessono una rete
con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immoralità.
Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d' estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre più preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna, e per metà sei sogno.