FRAGOROSO SILENZIO

venerdì 23 ottobre 2015

Non "dorme quello spirto guerrier ch’entro mi rugge."











Caro Ciccio Bello,
è arrivato il momento di scriverti. Ti do del tu, perché il lei va dato a persone di alto spessore etico, io mi regolo così. Questo è ciò che ho da dirti; fai come vuoi,ascoltami, ignorami, boicottami...rifletti e rispondi, fai tu.
Ieri, in quella misera “sala professori”,(si perché la mia scuola è ancora in fase di ristrutturazione dal terremoto del 2009,quindi siamo in affitto altrove),i miei colleghi parlavano dei 500 euro che tu, gentilmente, ci hai voluto “donare”…(un po’ come gli 80 euro sulla busta paga di alcuni lavoratori), la carotina …noi miseri che sappiamo accontentarci!
 Ho verificato ciò che dicevano i colleghi, hai veramente accreditato 500  euro sul mio conto, a che titolo?
Sono una tua mantenuta? Come mai tanta confidenza, tanta familiarità ,tanta generosità?
E’ una sorta di finta elemosina?
Pensi di dover ricevere un grazie?
Hai sbagliato indirizzo,non sono una tua mantenuta, non appartengo alla tua famiglia,non ho bisogno di elemosina.
Mi sono così arrabbiata e tu non immagini quanto. Perché? Mi hai offesa, e mi sono ancora più offesa leggendo la lista di cose che potrei comprare con quei soldi!
Ma veramente pensi che in 35 anni di servizio io non abbia studiato, non mi sia aggiornata, non abbia comprato testi specifici e significativi per il mio lavoro?
Io non seguo logiche “modaiole”come chi mi governa,e non credere che questa astuta manovra possa  cancellare “ La buona scuola” che è una  brutta,brutta copia della scuola inclusiva e accogliente dei miei primi anni di servizio. Erano anni ruggenti per la scuola,piano piano il ruggito è diventato un lamento,oggi non si lamenta più,boccheggia !!!!!  Non c’è carta, non ci sono sussidi, i PC sono chimere, però c’è il registro elettronico…sono stati comprati tablet all’uso che, a distanza di un mese di scuola, sono in affanno e  già mostrano  segni di insofferenza…
Ma ci hai accreditato 500 euro!
Io non mi faccio trattare come un alunno che deve frequentare un corso di recupero né come una povera cretina che in questi anni ha dimenticato che il mondo corre, che  le cose cambiano e che occorre correre per stargli dietro, ma con interesse e partecipazione, sentendosi parte di ogni cambiamento e conquista. Per questo, carissimo, ho letto sempre e molto, comprandomi libri, seguendo spettacoli teatrali e non, andando a concerti, mostre,manifestazioni e sì, anche a quelle contro chi ha portato la scuola a creare disuguaglianze e non ad eliminarle…
Ma a te questo non interessa,ci credo, come può interessarti il lavoro di un insegnante che tutti i giorni lotta per far crescere le “ali” ai propri alunni? Per te non devono volare, non devono pensare, non devono usare le parole giuste! E qui ti sbagli perché io non mi arrendo, lotterò fino alla fine perché i miei alunni non abbandonino i loro sogni e coltivino quello più importante: il desiderio di un mondo migliore!!!!!!!!
In questo mondo dominato dal  rispetto,  dalla libertà di espressione, dal desiderio di riuscire e di fare la cosa giusta, tu non sei contemplato!
Sì, perché il tuo di mondo è falso, bugiardo, squallido,prepotente e arrogante,visto che ti permetti di umiliare migliaia di docenti con 500 euro!
Io non li voglio!!!!!! Non mi servono, non mi gratificano, non ripagano la mia vita di “ povero insegnante”…
Anche perché io sono abituata a vivere con poco;sono avvezza ai sacrifici visto che tu e gli altri avete astutamente sminuito il mio lavoro, assottigliato sempre di più il mio stipendio, negato il pagamento di ore aggiuntive, di diarie per i viaggi di istruzione, e potrei continuare. Mi hai bloccato lo stipendio per 6 anni e ora mi  dai 500 euro?
Quando quel giorno, infausto, hai scritto sulla lavagna “antica” con il gessetto colorato “ più soldi agli insegnanti”…il mio cuore ha fatto un balzo, mi son detta: “Vuoi vedere che sblocca gli stipendi e ci restituisce il mal tolto?” Me tapina, me illusa, me sognatrice e credulona!!
Sei anche tu un mistificatore, un incantatore di serpenti!
A me non incanti però e i 500 euro te li ridò! Ah, è vero non è possibile,perché ci hai voluto umiliare anche in questo, ci hai voluto togliere anche un qualsiasi guizzo di  dignità…
Va bene, li lascio lì…volevo offrirti una cena anche se tu sei abituato ad altro, a costi diversi, ma dai un aperitivo ci sta!!!!!!!!

Sempre vigili




sabato 17 ottobre 2015

La passione ribelle...








“Gli insegnanti studiano?
No. Gli insegnanti,cioè coloro che fanno un lavoro che proprio di studio dovrebbe nutrirsi,non studiano più. Magari alcuni vorrebbero farlo, ma non possono. Ne sono scoraggiati,e impediti. Vien loro richiesto altro,quindi ad altro si dedicano. Una volta tornavano a casa da scuola e avevano tutta la libertà di studiare. Aprivano i loro libri amati e leggevano, studiavano,approfondivano argomenti. Per esempio gli insegnanti di Lettere rileggevano Dante,o andavano a scovarsi qualche articolo di Giovanni Getto sul Barocco,o si divoravano l’ultimo libro di Roland Barthes, di Andrea Zanzotto, di Elsa Morante, o si rintanavano in pomeriggi interi in biblioteca a consultare manoscritti rari.
Oggi, anche se volessero,non potrebbero farlo. Intanto, vanno a casa sempre più tardi ( e in prospettiva,viste le ultime trovate ministeriali staranno a scuola tutto il giorno ad accudire gli allievi ). Devono andare a rintanarsi non in biblioteca a studiare, ma in lunghe riunioni e commissioni,a occuparsi di offerte formative, salute, uscite didattiche,orientamento in uscita,bisogni educativi speciali detti BES, e centomila altre faccende che con i libri non hanno proprio un becco di niente a che fare. Devono essere presenti ai consigli di classe,ai collegi docenti , ai consigli d’istituto. Devono seguire i corsi di aggiornamento on line ( sulle competenze,sulla sicurezza nelle scuole e sulla scuola rovesciata,non certo su Dante!) .Devono preparare le prove comuni,le griglie di valutazione,i test,le simulazioni dei test, i giudizi, le certificazioni, i verbali, ( non certo un nuovo studio sui Sepolcri di Foscolo !) . Fare corsi di sostegno, corsi di recupero, correggere le prove Invalsi che non si capisce mai chi deve correggere e, novità delle novità, approntare i criteri di autovalutazione e quindi di auto valutarsi,naturalmente secondo criteri che una apposita e nutrita commissione abbia prima definito in altre apposite ed estenuanti riunioni.
Parentesi sulle riunioni:non facciamo che riunirci. Credo che succeda in qualsiasi ambito lavorativo – scuola,industria,commercio,amministrazione,università,ospedali.Riunione selvaggia! Abbiamo tutti quanto maturato questa smania, questo perverso desiderio di autocostrizione.Chissà perché,chissà cosa ci piace del riunirci di continuo. Smettiamo di lavorare,per riunirci. E ci riuniamo per stabilire criteri,regole,priorità,analizzare dati,meccanismi,impostare strategie,prendere o rimandare decisioni,mettere al voto,creare nuove commissioni, e naturalmente programmare nuove riunioni. Cosa ci è preso? E’ come se invece di vivere facessimo riunioni su come impostare la vita. Che intanto passa…
Tornando a noi, gli insegnanti oggi hanno a che fare moltissimo con macchine fotocopiatrici,lavagne interattive e burocrazia,pochissimo con i libri. Infatti non è raro trovare, tra di noi, gente che non legge neanche un libro. E un insegnante che non legge libri mi sembra, come posso dire?, un pesce a cui non piaccia nuotare. Mi fa tristezza.”

Da “La passione ribelle” di P. Mastrocola

Sempre vigili




giovedì 20 agosto 2015

Namastè...ma non a voi!








Diceva Pirandello: "Beato paese, il nostro, dove certe parole vanno tronfie per via, gorgogliando e sparando a ventaglio la coda, come tanti tacchini." 


Quando la Rai non sa fare il proprio mestiere…
Come in ogni luogo di lavoro,anche nella scuola,c’è chi lavora tantissimo e che fa del proprio lavoro una priorità e quindi si aggiorna, studia, si confronta, e chi no.
Non discuto, non difendo la categoria per partito preso,non perché gli insegnanti devono formare le nuove generazioni, non perché, per esempio in Giappone sono le uniche persone che non devono fare l’inchino all’imperatore,ma  perché non riesco più ad ascoltare  personaggi tendenziosi,giornalisti pennivendoli,parolai che parlano,parlano…
L’informazione è una “cosa seria” e purtroppo la Rai dà spazio e voce a questi professionisti della menzogna che amano diffondere falsi concetti e idee sbagliate sulla politica, sui lavoratori, sui manifestanti,sugli studenti impegnati politicamente,sulla scuola.
Ieri mattina, su Rai 3, Agorà ha dato piena legittimità a questo mio pensiero.
Alcuni personaggi dovrebbero essere banditi dalla TV,ma…
Un giornalista dell’Unità, per controbattere la docente Raiola, sul problema della assunzione dei precari con la buona scuola ( che di buono non ha nulla ), non ha trovato altro da dire che la solita frase stantia e poco veritiera: “terron vai a lavorare”…
La collega portava avanti un discorso logico e difficile,ma i professionisti  della stupidità,prigionieri delle loro stesse difficoltà cognitive, hanno pensato bene di mistificare tale discorso e la realtà stessa. L’unico ospite della trasmissione, onesto intellettualmente e risentito per  tali atteggiamenti, è stato Rinaldi…
La conduttrice, altra intelligenza brillante, ha “suggerito” un paragone a dir poco inappropriato e offensivo per chi invece lavora per difendere i diritti sul posto di lavoro…
La Puglisi ha dato sfoggio della sua incapacità di lettura della realtà, politicamente inadatta e superficiale, e Crepet il solito Radical chic che ha sostenuto una posizione oggettivamente inesistente nella scuola. Ora parlo io..
“Signor Crepet,
l'onestà intellettuale vuole che prima di parlare una persona si documenti.
Lei ha asserito che gli insegnanti lavorano 18 ore settimanali, dimenticando che le 18 ore sono di insegnamento frontale. Dimenticando, volutamente,il lavoro che ciascun insegnante compie per potersi presentare preparato per quelle 18 ore .  Un docente progetta, studia, semplifica,adatta il percorso per ogni suo allievo, potenzia…calibra le conoscenze e le competenze che gli alunni devono acquisire. Ciò che abbiamo davanti, ogni mattina,non è un macchinario senza anima, né una scrivania piena di fogli, sono ragazzi “unici” che  chiedono di essere protagonisti della loro vita, che partecipano a ciò che imparano, che chiedono attenzione e comprensione. Quindi il lavoro non manca,non crede????? Perché si arroga il diritto di dire cose che non sono vere?
Io ho letto quasi tutti i suoi libri e ho utilizzato molto il suo “ Non siamo capaci di ascoltarli” Riflessioni sull’infanzia e adolescenza.
Mi chiedo : Lei pensa una cosa e scrive un’altra? Non so, ma il suo intervento in trasmissione è stato arrogante,presuntuoso e offensivo…
Lei scrive, parlando della scuola e della famiglia:…nulla è più come qualche decennio fa…eppure sembra difficile per tutti trovare nuova autorevolezza  e disponibilità a guardarsi con spirito critico”
Ecco, dov’è il suo spirito critico? E la sua autorevolezza?
E’ dire fate:” 18 ore, è ora di lavorare?
Lei sa che a queste vanno aggiunte,le riunioni collegiali, come consigli di classe, collegi docenti, ecc. incontri scuola famiglia, preparazione lezioni, correzioni compiti, compilazione documenti, partecipazione a commissioni varie,uscite didattiche,studio delle nuove tecnologie che dobbiamo usare, ma che la scuola non ci fornisce e quindi tutto lavoro oltre?????
Ma forse per lei tutto questo non conta, NON VA CONTEGGIATO, NON VA CONSIDERATO…
La lascio,perché io, a differenza sua, non sono mai offensiva,mi piace definirmi onesta intellettualmente.”



martedì 11 agosto 2015

Il tempo vola



A te...
Lo so lo sai il tempo vola...
Ma mantiene intatta l'emozione... 
So che ci sei.





"Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come l'abisso da un estremo all'altro,
Ringrazio qualunque divinità esista
Per la mia anima invincibile.
Nella feroce morsa delle circostanze
Non ho arretrato, né gridato.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
Il mio capo è insanguinato, ma indomito.
Oltre questo luogo d'ira e lacrime
Incombe il solo Orrore delle ombre
Eppure la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.
Non importa quanto stretta sia la porta,
Quanto carica di punizioni la sentenza,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.
William Ernest Henley



mercoledì 22 luglio 2015

Che disastro!


Questo è un post scritto il 22 luglio 2011...
Non è cambiato nulla,mi sembra, anzi le cose sono peggiorate!






“Nulla rivela meglio il carattere di un uomo quanto il suo modo di comportarsi quando detiene un potere e un’autorità sugli altri: queste due prerogative smuovono ogni passione e svelano ogni vizio”. Plutarco


Caro politico, come te la passi?Bene vedo...
Regge il tuo “mestiere”...
E’ cambiato qualcosa per te in questo “tempo” di crisi? Si che è cambiato...hai ancor di più affinato l’arte della mistificazione, dell’imbroglio, del latrocinio...
E sì perché tu rubi...e lo fai senza decenza, con bassezza e spregevolezza... di certo non sei un Robin Hood...
Io,invece, come milioni di italiani, non me la passo molto bene,faccio la spesa andando a caccia delle offerte, rinuncio ad acquistare un “capo” di vestiario non indispensabile,,non ricordo più cosa si prova ad uscire e magari fermarsi a mangiare fuori,quando vado a fare benzina il cuore batte forte alla vista di quei “numerini” che scorrono troppo velocemente e la “cifra”sale in modo vertiginoso; apro le bollette allo stesso modo di come si aprono le carte a poker, tremo quando apro la cassetta della posta...c’è altro da pagare?????
Come? Non capisci?...Lo so che per te questo è un mondo irreale, neghi l’evidenza, rinneghi i bisogni di chi ti ha eletto,ti fa comodo non ascoltare...E come potrebbe essere diversamente visto quello che rubi,mascherandolo con la “voce” stipendio?
Sono dati noti a tutti ma per chiarezza li riporto,per avere un quadro preciso...


Ecco gli stipendi dei parlamentari italiani
STIPENDIO Euro 19.150,00 al mese
STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese
PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)
RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese
INDENNITA’ DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00)
Più
TELEFONO CELLULARE gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS – METROPOLITANA gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
FS gratis
AEREO DI STATO gratis
AMBASCIATE gratis
CLINICHE gratis
ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis
ASSICURAZIONE MORTE gratis
AUTO BLU CON AUTISTA gratis
RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi

Incassano circa 103.000,00 Euro con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l’auto blu ed una scorta sempre al suo servizio)
http://www.dillinger.it

Un indispensabile confronto...

STIPENDI DEI PARLAMENTARI EUROPEI A CONFRONTO IN EURO
Italia 144.084,36
Austria 106.583,40
Olanda 86.125,56
Germania 84.108
Irlanda 82.065,96
Gran Bretagna 81.600
Belgio 72.017,52
Danimarca 69.264
Grecia 68.575
Lussemburgo 66.432,60
Francia 62.779,44
Finlandia 59.640
Svezia 57.000
Slovenia 50.400
Cipro 48.960
Portogallo 41.387,64
Spagna 35.051,90
Slovacchia 25.920
Rep. Ceca 24.180
Estonia 23.064
Malta 15.768
Lituania 14.196
Lettonia 12.900
Ungheria 9.132
Polonia 7.369,70

Allora...

Tu guadagni tanto e non spendi....
Io guadagno in un anno quello che tu guadagni in un mese, andando al lavoro tutti i giorni...a questo devo aggiungere che se ho un problema ai denti devo pagare il dentista...se vado in autostrada devo pagare, se vado al ristorante stessa musica,il cellulare costa,visite mediche..un problema...l’elenco potrebbe continuare...
Ma tu chi sei per permetterti tutto,dico TUTTO, gratis? Sai che vieni pagato con le risorse pubbliche? Cioè con i miei,i nostri soldi?
Ora tu, che sei un così vergognoso privilegiato, vieni a me e chiedi sacrifici...
Per che cosa?Semplice...per mantenere i tuoi privilegi...
Ma io, come milioni di italiani,non ne posso più...i sacrifici si fanno in previsione di un futuro e forse per questo possono essere anche giustificati, ma questo paese, che tu hai contribuito a creare,con i tuoi intrallazzi, non ha futuro...è allo sfascio...
Ti meravigli dei fischi, delle parolacce quando ti vedono?Io sento puzza di monetine...Intanto ti dà fastidio anche il disagio della gente espresso nel Web, attenzione, i giornali non servono più...anche perché sono “asserviti” al potere che tu rappresenti e gestisci, fregandotene di quel concetto così civile: il popolo sovrano...
Ormai la rete ti fa il cappello e a gran voce si lamenta e inveisce contro di te, si dà appuntamento per manifestare, per organizzare e a niente vale la tua disapprovazione che manifesti militarizzando piazze, vie, valli...
Troppe cose hai promesso, certo di non poterle mantenere perché intaccavano i tuoi guadagni, i tuoi giochi sporchi, le tue lordure...
Tu e gli altri siete sempre più vecchi, sempre più arroganti, sempre più meno preparati e più falsi...
Ti chiedo: chi partecipa al sacrificio che mi chiedi? Tu no, visto che di notte, come un ladro,hai inserito nella manovra cose che ti appartengono, e tolto i costi della politica...
Altro che Res Publica...tu fai sempre Res Mea...che affare per il paese!


Sempre vigili

mercoledì 1 luglio 2015

A tutti i miei alunni che hanno affrontato l’esame e che prenderanno il volo!




Caro ragazzo / a ,
Hai concluso un percorso importante e ti accingi ad intraprenderne uno ancora più significativo perché ti darà il passaporto per il futuro. Così
mi rivolgo  a te; a te  che vivi in un periodo storico così difficile e tenebroso anche se ricco di opportunità che,però, spesso non si riescono  a cogliere.
Mi metto nei tuoi panni,(empatia) e capisco le tue perplessità e i tuoi timori nei confronti di noi adulti..anche perché, purtroppo, sei sempre oggetto della nostra parte peggiore…
Mi  rivolgo a te che sei il nostro futuro…la nostra speranza;
non voglio sembrarti un moralista,ma voglio dirti che “questo tempo” dà un’eccessiva  importanza alla forza ,alla potere, al successo,e poco ai sentimenti, quelli veri, quelli che scuotono l’anima, riempiono il cuore e ci accompagnano nel breve viaggio della vita.
Senza i sentimenti il nostro viaggio sarebbe arido e senza senso.
Quindi, fondo sulla forza dei sentimenti che hai, perché…li hai,anche se,a volte, tenti di nasconderli. Li hai,e sono così forti che quasi non riesci a contenerli,e poi..perchè contenerli?
Devo dirti che io credo molto nei sentimenti,nella loro intensità e durata,nel loro essere totalizzanti ed esclusivi….
De Lamartine dice che il sentimento è la poesia dell’immaginazione…..Una definizione intrigante,che lascia sottintendere un mondo di emozioni consapevoli che rallegrano la vita.
Sono i sentimenti a guidare il nostro andare …..Andreoli  sostiene che la ragione dovrebbe avere come scenario l’universale,i sentimenti il particolare…inteso come mondo che è soltanto mio….
Questo è un argomento che mi affascina e spesso  mi soffermo a riflettere…..a  come questo mondo di sentimenti, a volte, metta  in evidenza  la nostra fragilità ……
Fragilità che in questo tempo è bandita e che invece caratterizza l’essenza dell’uomo.
Io questa fragilità la custodisco come qualcosa di prezioso perché mi distingue da chi agisce per dimostrare forza e potere…da chi agisce sopraffacendo gli altri pur di arrivare, da chi agisce senza pensare all’altro…
Tu devi ascoltare i tuoi sentimenti ,viverli,sperimentarli e non perché te lo dico io,io  sono nessuno,non ho la verità,ma chi la possiede?
Non devi farti travolgere dal fiume in piena dei duri,né da quelli vogliono sembrare tutto….Sii te stesso!
Amati e agisci per essere felice e libero!
Non far  deviare il tuo pensiero da chi ti vuole allineato e senza cervello, da chi spera che tu non abbia un progetto,un obiettivo,un credo…..
Il tuo mondo di domani sarà il risultato dei tuoi pensieri di oggi,dei tuoi desideri, dei tuoi ragionamenti.
Vedi, mi piace dirti che più rumore fai e più ci costringerai ad ascoltarti, la storia insegna che tu e i tuoi coetanei cambiate  l’ordine dei fatti, tu e i tuoi coetanei costruite il tempo che verrà……
Vorrei  che tu fossi convinto di questo  e che ti indignassi di fronte a ciò che non va, e sai perché?
Stiamo rovinando il tuo tempo,stiamo distruggendo il tuo sogno di domani , stiamo rendendo tutti,membri di un coro senza voce…
Allora tu grida…la società ti appartiene, e se non la trovi giusta,cambiala, non subirla…
Non ti curare,(ma guardati da loro) di quelli che dicono che così deve essere, non è vero se non ci credi,vogliamo appiattire tutti così nessuno pone domande,ma tu falle queste benedette  domande….e pretendi risposte!!!!!!!!!
Occorre dare un futuro alla tua giovane vita,perché senza l’idea del futuro non si può vivere….
Ciò che io posso dirti: “Prenditelo” questo futuro, è tuo diritto….
Mi è difficile non esprimere il mio disappunto per la società che abbiamo costruito,una società povera di tutti quei valori che sono imprescindibili per l’uomo e che tu ti ritrovi senza esserne stato autore,ma tu puoi cambiarla,trova tu i modi con la gioia nel cuore e senza paura,lo devi a te!!
Non intraprendere nessuna azione a caso, hai un progetto,agisci perché non sia più un progetto, ma realtà. Dai uno sguardo intorno a te, ripudia tutti i rappresentanti di questa politica corrotta, non ti servono, distinguiti ,allontanati da loro,sono la parte peggiore della società,combattili con tutte le tue forze, rappresentano l’ambiguità,la personalizzazione più esagerata,ma non sottovalutarli…..Sono capaci di distruggerti…sono furbi e astuti.
Tu devi essere capace di muoverti nel loro terreno, ma con intelligenza…senza scoprire mai il tuo pensiero..
Lo so che è difficile guardare dentro le cose,ma non devi farti sfuggire mai né la qualità delle cose né il valore
Non avere paura,non nasconderti,non tremare,emozionati  di fronte all’impegno della vita perché emozionarsi è ciò che rende la vita un fantastico viaggio,fatti travolgere, sii TEMPESTA  e non un venticello d’Aprile!!!!!!!!
Sii felice!!!!!!!!!!!!



Sempre vigili











venerdì 26 giugno 2015

La scuola pubblica non c'è più...






Tutto fatto…
Non ci vuole molto a decretare la morte della scuola pubblica, basta un manipolo di buoni a niente, di sanguisughe, di lavativi ben pagati e lo sfacelo è compiuto.
“Con 159 voti a favore il Governo ha incassato, nell'aula del Senato, la fiducia posta sul maxi emendamento che contiene la riforma della scuola. I voti contrari sono stati 112, nessun astenuto. I presenti erano 273 e i votanti 271. Ora la parola passa alla Camera, dove il ddl è già stato calendarizzato per l'8 luglio.” In questo video le novità…


http://video.repubblica.it/dossier/governo-renzi/la-buona-scuola-in-due-minuti-videoscheda/205347/204440


Non è un film né una commedia, è la realtà che questi benpensanti ,i Giovannino senza paura, hanno deciso di farci vivere .
Studenti e insegnanti impegnati in un circo pietoso che distrugge, non solo le buone pratiche scolastiche,ma distrugge la collegialità, la condivisione, l’impegno comune finalizzato ad una società migliore.
E forse è proprio questo che temono, una società che sappia pensare, una società libera e critica, composta da individui e non da pupi manovrati da un puparo capriccioso. Gli insegnanti fanno paura,possono orientare il pensiero,diffondere ideologie,proporre soluzioni alternative, condurre i giovani a ribellarsi.
Quindi occorre delegittimarli, occorre renderli innocui,sottomessi  ad un personaggio,il preside,ossequioso del potere,rispettoso degli ordini e possibilmente corruttibile. Sulla scuola non  è passata una ruspa bensì un caterpillar guidato da un giullare di corte che non guarda chi ha davanti ,procede nella distruzione con caparbietà,quella caparbietà degli stolti,degli asserviti,degli ignoranti.
 Così  si è realizzato  il deserto di idee, di diritti,di libertà… Con gli stessi mezzi di Berlusconi,il puparo ha realizzato ciò che uno stato civile non si sarebbe mai aspettato : la morte della scuola pubblica,  con un’ottima propaganda di regime, con la censura totale delle proteste degli insegnanti che ieri erano in tanti davanti al Senato a protestare, con i video lavagna e gessetto, e con la campagna d’ascolto online, falsa e incontrollabile da parte dei cittadini.
Gli insegnanti non sono disgustati o arrabbiati per una possibile valutazione che arma le speranze di molti,perché non si ha paura di essere valutati. Diverso è capire da chi… E poi gli insegnanti sono
indignati perchè la scuola non è un'azienda,, bensì un luogo di cooperazione e di inclusione, un luogo dove nasce e cresce la cultura e non la competizione malata…
Per essere un pò creativi e nello stesso tempo  cinici o pratici,dovremmo applicare la buona scuola alla politica,un contratto a tre anni e se non raggiungi gli obiettivi a casa…
Ma questa politica ci ha insegnato che sinistra e destra è la stessa cosa…e inutile dire che non è così, che questo è qualunquismo becero…ma molti di noi non lo hanno voluto capire,anzi hanno inneggiato quando un puparo né di destra né di sinistra è andato al governo per far in modo che i lavoratori fossero schiavi, che la scuola non fosse più fucina di cervelli,così le nuove generazioni non avranno mezzi e strumenti per ribellarsi e la società molle e  ignorante facilmente gestibile.

E’ una vittoria del puparo e la sconfitta del vivere civile, dei diritti, della libertà e del futuro del nostro paese.

Ci vogliono servi,ci avranno RIBELLI

Sempre vigili 



martedì 23 giugno 2015

A Niki... sette anni di silenzio.



       
Ti voglio bene





"Le cicatrici non le inganni e quelle vere, quelle di chi ha amato davvero,non amano il trucco. Sono orgogliose di farsi mostrare. Il dolore è un silenzioso amante che vorrei tradire con la felicità"
La luna blu



È nell’onde marine melodia,
armonia nelle zuffe d’elementi,
e ben temprato, musicale fruscio
tra gli ondeggianti giunchi corre.
Costante accordo in ogni cosa,
piena nella natura è consonanza:
sol nella nostra libertà illusoria
disaccordo con essa ravvisiamo.
Tal disaccordo donde, come?
E perché mai nel generale coro
non canta il cuore ciò che il mare,
e leva voca la pensante canna?

Fëdor Ivanovič Tjutčev

















mercoledì 10 giugno 2015

Prof,ma i compiti per le vacanze???



Prof. ma i compiti per le vacanze????????
Volete i compiti???????
Ma la parola VACANZA cosa significa?????
Insistete????????
Va bene, ve li do....

Questi sono i compiti per le "vacanze" ...
A settembre voglio i quaderni!!!!!!!!!!!!!
Segue coro da stadio!!!!!!!
E' proprio vero che vi voglio bene!!!!!!!!!!







 Sempre vigili








sabato 30 maggio 2015






Leggo e pubblico…


Confessioni di una madre moderna


Mi presento: ho quasi 35 anni e vivo in una casetta in campagna con mio marito, mio figlio di sei anni e mezzo e un cucciolo in arrivo fra pochi mesi! Da quando sono diventata mamma ho subito scelto di chiedere al lavoro il tempo parziale, un part-time, che con mia grande gioia è stato accolto a tempo indeterminato. Al di fuori delle oggettive difficoltà e della fisiologica stanchezza che porta la genitorialità, ho sempre ritenuto gratificante e soddisfacente trascorrere del tempo con mio figlio, vederlo crescere, esserci ad ogni suo progresso, ad ogni suo regredire e ad ogni sua necessità; per me essere madre significa ESSERCI e non credo affatto nella teoria del “quality time” e quando lo dico spesso molte mamme mi inveiscono contro asserendo che io sono stata fortunata, che a loro il part-time in ufficio non è stato concesso e che infondo la vita è questa e ci si deve adeguare.
Capisco queste parole ma solo in parte perché, se è pur vero che mi è stata concessa un’occasione che a molte viene negata, è pur vero che io e mio marito siamo stati pronti ad accollarci le conseguenze di questa scelta e che io per prima, da un po’ di tempo, anche quando lo rinnego a me stessa, ho smesso di accettare che la vita è questa e ci si deve adeguare. Non sono una rivoluzionaria, anzi, per natura sono una donna che ha paura del cambiamento ma se questo vestito del correre a tutti i costi e della produttività sta stretto a me, perché dovrei proporlo ai mie bambini? Perché non dovrei cercare un’ alternativa più umana? Perché dovrei crescerli come marionette di un sistema che ha ingabbiato me per prima?!
Noi donne non facciamo in tempo a partorire che già ci troviamo a pensare al dopo, a dove piazzare il pupetto a pochi mesi dalla nascita perché dobbiamo rientrare al lavoro, dobbiamo produrre ma, non più latte, bensì denaro che comunque non sarà mai nostro, ma dei potenti che ci dominano! Il mio primo figlio è rimasto a casa con me undici mesi e poi è entrato al nido part-time e posso garantirvi che non ho mai capito come altre mamme sopportassero di lasciare un cucciolo di sei mesi anche otto ore al giorno ad estranei.
Poi si torna la sera dal lavoro con le energie già logore e si deve pensare al resto….casa, spesa, cena, figli. Cosa rimane per le persone che amiamo? Abbiamo ancora la forza di parlare e di sorridere a tavola, a cena con marito e figli? Spesso, dopo una giornata di corse, lavoro e produttività no, non c’è più nulla per nessuno. A mio modo, pur non ancora libera da tutto, ho deciso di ridimensionare queste circostanze e non per essere una mamma perfetta, ma semplicemente per VIVERE e per FAR VIVERE le persone che amo!
Essendo a pochi mesi dalla nascita del nostro secondo figlio sono venuta a conoscenza di un bonus per le mamme che decidono di non usufruire della maternità facoltativa e di rientrare al lavoro; questo consisterebbe in un rimborso mensile variabile dai 300 ai 600€ per pagare baby sitter o asilo nido. Di fronte a questa cosa mi sono indignata: perché l’INPS non investe queste somme per la maternità facoltativa alla quale molte donne devono rinunciare per via della forte decurtazione che impone allo stipendio?Si incentiva il sistema per far girare l’economia! Non serve un esperto in alta finanza per capirlo. Noi faremo grandi, grandissimi sacrifici, ma io starò a casa con il mio bambino fino a che ne avrò diritto, perché un cucciolo di uomo ha bisogno a lungo della propria mamma. Girare le spalle e alzare i tacchi per uscire da un nido mentre mio figlio piange è una delle cose che più mi costa, in termini di salute psico-fisica.
Mio figlio grande lo scorso settembre ha cominciato la scuola ed è stato un delirio. L’approccio è stato pessimo fin da subito per il semplice fatto che ancora una volta io e mio marito non abbiamo avuto scelta, e ci siamo visti costretti ad inserire nostro figlio ad un tempo pieno perché nel nostro bel paesello il “modulo” non è contemplato. Viviamo in un’isola felice in cui i bambini stanno a scuola dal Lunedì al Venerdì tutto il giorno ( 8.30-16.30 ), perché mai chiedere un tempo ridotto? Perché mai farli uscire alle 13? Perché mai alla riunione prima delle iscrizioni ero l’unica mamma interessata ad avere a casa mio figlio nel pomeriggio nonostante fossero presenti anche molte donne che NON lavorano?
Perché è opinione comune che i figli rompano, scoccino e impediscano la nostra libertà! Perché ai tempi di mia nonna le donne avevano anche quattro o cinque figli, ma non sentivano il bisogno dei propri spazi? La risposta è che ormai ci hanno reso tutti schizofrenici, me per prima! Lo scrivo nero su bianco perché ho riflettuto a lungo, capisco che c’è qualcosa di grande che non mi torna. Le famiglie si sfasciano, i figli sono zaini da trasportare e sballottare tra la scuola, lo sport e le varie famiglie e spesso i soldi sono l’unica cosa che ci consola da uno stile di vita che è disumano. Per tirarsi su il morale si mangia e si spende…
Ci vorrebbero scuole con ritmi diversi, con insegnanti che non affermano in faccia ad un bambino di sei anni e mezzo che questa è la società e tu devi adeguarti, che non pretendono di crescere i manichini del futuro ma che lasciano a loro il tempo per essere bambini. A mio figlio è stato detto che ha ancora troppa voglia di giocare… Alla sua età se così non fosse molto probabilmente sarebbe ammalato. Io per prima ho ancora voglia di giocare e forse se lo facessi più spesso sorriderei di più.
Noi mamme non dobbiamo tacere di fronte alle ingiustizie, non dobbiamo più pensare –è così e le cose non cambiano-, non dobbiamo più stare a guardare. Se tutte le voci si alzassero in coro, se ognuno di noi smettesse di sottostare almeno un pò alle leggi del mercato, se facessimo una piccola e pacifica rivoluzione, i bimbi tornerebbero a correre per le strade rincorrendo un pallone senza dire bestemmie e senza filmarsi mentre si picchiano.
Sono arrivata a tutto questo con fatica perché cambiare e uscire dal coro è una gran fatica, ma quando si tocca il fondo non si può che risalire e vorrei che gli strazi emotivi che ho subito fossero di aiuto a qualcuno che, come me, ha una vocina dentro che gli dice che qualcosa non torna!
Mio figlio dopo un anno di scuola è stanco, demotivato, deluso, sconfitto e ha gli occhi tristi. Mi chiede tempo per giocare quando gli viene addirittura detto che non dovrebbe avere così tanta voglia di farlo! Ha appreso cosa sia la competizione, sa già che se prende bene non è cosa buona, si deve arrivare al bravissimo perché il suo compagno, quello veramente bravo, prende addirittura ottimo. Mio figlio ha l’autostima sotto la suola delle scarpe e gli viene detto che deve credere in sé, arrangiarsi a fare i compiti, farli bene e leggere in modo corretto. Mio figlio vede gli occhi di una mamma che vuole il suo bene e non sa più come farlo, e sente che gli viene chiesto di non essere un bambino a sei anni e mezzo.
I nostri figli, se solo li ascoltassimo, ci porterebbero lontano e il nostro cuore volerebbe! Quando mi lascio trascinare dalla sua saggezza sento e vedo cose mai sentite, le più belle e le più vere.
Io e mio marito abbiamo deciso di mettere fine a questa brutta storia e di cambiare scuola, forse arriveremmo anche a pensare ad una strada diversa, che a me fa anche tanta paura, ma che nel mio cuore bussa come un eco… Stiamo pensando all’Homeschooling. Alla fine non posso far peggio di quello che fa la società.
Da mamma non voglio più vedere mio figlio umiliato, non voglio più assistere alle lacrime e alla paura che prendono possesso dei suoi occhi quando la maestra si rivolge a lui, non voglio più sentirmi un leone in gabbia.
Adesso mi sento una leonessa che deve fare quello che la natura e l’istinto suggeriscono: crescere e difendere la propria prole. Infondo siamo animali anche noi e abbiamo una cosa tra le nostre mani: il libero arbitrio. Me lo insegnarono a scuola… sì, perché la mia professoressa era una in gamba!



Sempre vigili


domenica 17 maggio 2015

Gli insegnanti tracciano la rotta...


Leggo e pubblico!!!!!!!!!!!!



di Rosaria Gasparro*
Chi insegna è disponibile al nuovo e all’imprevedibile. Sa che è nella relazione con gli altri, nella sua capacità di essere nell’inizio delle cose, nel mettersi in ascolto (empatico, attivo, profondo), nello scoprire e nel decidere insieme, che si gioca la sua umanità e il suo essere credibile come essere umano e come insegnante. Sa che prima di in-segnare qualcosa, deve lasciarsi segnare dagli sguardi, dalle voci, dai pensieri e dai bisogni dei suoi alunni.
Chi insegna fa in modo che i ragazzi che gli vengono affidati diventino consapevoli del proprio potere, del proprio potenziale; il suo è un lavoro di capacitazione per aiutare ad essere e a fare, e ad essere felici. Sa che la rotta si traccia insieme e che la conoscenza è un capolavoro collettivo, una ragion pratica che coltiva pensieri e sentimenti di ciascuno.
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Per questo i maestri non fanno proclami, non affermano in modo perentorio principi e verità, sanno che devono continuare a imparare per lavorare. Per questo i maestri siedono poco in cattedra e si curvano all’altezza dei bambini per accompagnarliPer questo diffidano delle lezioni frontali che nessuno può interrompere, perché i maestri in carne e ossa in ogni momento sono interrotti: per le domande che emergono, per i chiarimenti, le critiche, le opinioni diverse, per confrontare e confutare. Per questo usano il dialogo, sa lo usava anche Socrate – quello maieutico – per aiutare ognuno a partorire la propria verità. Usano la didattica laboratoriale e la classe capovolta in cui sono gli allievi a insegnare. Sanno che chiunque lo voglia fare deve studiare, studiare e ancora studiare, approfondire, ricercare, amareNon parlano di ciò che non conoscono ma vengono narrati e guardati ogni giorno, attraverso gli strumenti pervasivi e le banalità del potere, che non ne sa di scuola se non per luoghi comuni, imbarazzante superficialità e volontà di distruzione di un bene comune.
Gli insegnanti sono trattati come asini, su cui si caricano tutti i pesi e i problemi del sociale devastato, che continuano con ostinazione a mandare avanti la loro scuola nonostante gli stipendi poveri, il dileggio e le bugie di chi li governa. Asini a cui bisogna ripetere la lezione perché non vogliono impararla. Ma gli asini, come si sa, tirano calci e quando sono maestri non sono disposti ad essere legati dove vuole il padrone, perché è proprio il padrone che non vogliono.
Don Milani diceva che il maestro deve essere per quanto può profeta, devescrutare i «segni dei tempi», indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani e che noi vediamo solo in confuso. Bene, noi insegnantiabbiamo scrutato molto bene i segni di questo tempo e vediamo chiaro già oggi le cose orribili del domani se il Disegno di legge scuola passerà, per questo rinviamo al mittente la sua lettera.
Ci sono tanti modi per insegnare, per questo le dedico i versi di Danilo Dolci, un vero grande Maestro, perché Lei Presidente, nel suo video, ha scelto il modo peggiore:
“C’è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c’è chi si sente soddisfatto così guidato.
C’è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c’è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.
C’è pure chi educa, senza nascondere
l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d’esser franco all’altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
Ciascuno cresce solo se sognato”.
Per cortesia ci liberi dall’incubo della sua scuola che è buona solo per Lei.

Sempre vigili




venerdì 1 maggio 2015

Renzi...Io lo pago il mio dissenso!









Verso il 5 Maggio

Da Luigi Mazza, coordinatore nazionale GaE in ruolo - Non uno di meno, una lettera indirizzata ai genitori degli alunni, dove spiega i motivi degli insegnanti per l'adesione allo sciopero del 5 maggio.


Cara mamma, caro papà,

ti scrivo col cuore in mano, ti scrivo perché è giusto che tu sappia cosa succede in questo periodo infuocato e storico, perché i tuoi figli fanno parte di quella grande famiglia chiamata Scuola.
Sono il maestro che ha accolto tuo figlio all'asilo (per noi è ancora asilo, anche se adesso si chiama scuola dell'infanzia), colui al quale hai affidato il tuo bene più prezioso per farlo crescere nei suoi primi rapporti sociali. Sono quello che ha asciugato le sue lacrime, che lo ha coccolato, che lo ha fatto sentire parte di un gruppo.
Sono il maestro che ha insegnato a leggere ed a scrivere a tuo figlio, che lo ha accompagnato negli anni più belli e spensierati, vedendolo crescere giorno dopo giorno, fisicamente ed intellettualmente, lavorando con allegria, con empatia, con il gioco, cercando di sorprenderlo, suscitando meraviglia per le cose del mondo.
Sono il professore che ha aiutato tuo figlio nell'età difficile dell'adolescenza, cercando di stare in equilibrio fra ansia, emotività, paure, passioni, lotta. Quello per cui tuo figlio non era un numero dell'elenco ma un nome, un volto, una personalità, e poi sogni, speranze, problematiche. Sono l'insegnante che ha cercato di indicare la via per affrontare la vita oltre la scuola, che ha cercato di formare uomini e donne liberi, consapevoli, cittadini e non sudditi. Sono quello che lo ha visto il giorno del diploma, impaurito, ansioso e poi felice.
Sono l'insegnante che ogni volta che parla dei suoi alunni, passati e presenti, li indica sempre come "i miei ragazzi", e sarà così per sempre.
Oggi combattiamo una dura lotta per il nostro futuro e chiediamo il tuo aiuto, il tuo sostegno, la tua forza. Ti chiediamo di starci vicino perché da questa battaglia dipende tutta la nostra vita, una linea sottile divide la sopravvivenza dalla disoccupazione.
Ma per chiedere il tuo aiuto devo spiegarti i motivi della nostra protesta.
Il disegno di legge presentato dal governo presenta tante criticità ed è un attacco mortale alla scuola pubblica.
Il Governo ha pianificato una sorta di scuola-azienda con presidi-manager che avranno un potere immenso, potranno scegliere gli insegnanti dei tuoi figli da una sorta di "panchina virtuale" chiamata Albo territoriale, dove noi insegnanti saremo inseriti. Da questi albi prenderanno i docenti per inserirli nelle loro scuole, ma non per sempre, per piani triennali, quindi potrà capitare che i tuoi figli avranno un insegnante a cui si affezioneranno, che li renderà felici di andare a scuola e dopo tre anni lo vedranno sparire nel nulla, riposizionato nell'albo territoriale in attesa che un "buon preside" lo richiami da qualche altra parte, magari lontano centinaia di chilometri. O potrà capitare che si ritroverà ad insegnare materie affini. Tuo figlio innanzitutto ha bisogno di insegnanti competenti.
La scuola statale, quella che tuo figlio frequenta ogni giorno per anni ed anni, avrà sempre meno fondi; si legge, infatti, sul piano della "Buona Scuola" che: "Le risorse pubbliche non saranno mai sufficienti a colmare le esigenze di investimenti nella nostra scuola". Questo significa che non son previsti ulteriori investimenti pubblici, c'è scritto chiaramente che "i limiti saranno quelli delle risorse disponibili", e che saranno i privati a investire sulla scuola.
Ma questo, sai bene, porterà a scuole di serie A e scuole di serie B, o C addirittura. Immagina quanti investimenti privati in zone ricche del Paese, ma chi investirà nelle zone depresse? Chi investirà nei quartieri di periferia della tua città? Nessuno. Ci saranno scuole gioiello e scuole che cadono a pezzi. Ma tuo figlio deve avere le stesse possibilità, in qualunque zona d'Italia è nato. E quale sarà il risultato? Ci saranno sempre più scuole private e scuole statali extralusso per i figli dei ricchi e le scuole disastrate per tutti gli altri. Una riforma che crea diseguaglianza sociale quindi, che crea discriminazione territoriale.
E chi pagherà questi mancati investimenti dello Stato? Li pagherai tu. Li pagheranno le famiglie che già pagano tanto per mandare i figli a scuola. Tutto questo è inaccettabile.
Per non parlare dell'integrazione degli alunni disabili, che viene fortemente limitata. Si sta portando il discorso più sul piano sanitario che scolastico. E chi favorirà questa politica della non inclusione? I centri specializzati che nasceranno e che allontaneranno gli alunni con Bisogni Educativi Speciali dalle nostre scuole. Ragazzi e ragazze che invece han bisogno di stare a contatto con i compagni, han bisogno di vivere la normalità della scuola, han bisogno di vivere un'esperienza unica ed irripetibile come solo la Scuola sa essere.
Il Governo ha tentato di far passare una riforma reazionaria per una riforma rivoluzionaria. In televisione, sui giornali, son passati messaggi falsi, messaggi che prospettano una scuola nuova, migliore, mentre la realtà dice che la scuola sarà distrutta.
Noi vogliamo una scuola "Buona", una scuola dove i tuoi figli vivano serenamente ed in armonia, una scuola dove si insegna la democrazia, la solidarietà, la cooperazione, l'integrazione. Una scuola sicura, anche dal punto di vista strutturale, una scuola con classi formate da un massimo di 23 alunni. Basta con le classi pollaio. Tuo figlio ha il diritto di essere seguito non deve essere un numero qualsiasi in un elenco.
Ci dicono che protestiamo senza motivo, che è assurdo protestare contro un governo che ci vuole assumere, ma a che prezzo questa assunzione? Noi vogliamo un'assunzione da cittadini non da sudditi. Abbiamo il diritto di non avere il terrore di poter esprimere un parere contrario a quello del Dirigente scolastico. Abbiamo il diritto d'insegnare liberamente, come l'articolo 33 della Costituzione ci garantisce. Abbiamo il diritto di vivere il nostro lavoro con passione e non con angoscia.
Noi, giorno 5 maggio, scenderemo in piazza contro questo DdL della vergogna.
E protesteremo per noi, per i nostri alunni, per i genitori. Solo lottando insieme avremo una scuola migliore.

Sempre vigili