FRAGOROSO SILENZIO

lunedì 5 luglio 2010

le parole "addomesticate" della politica....


Il” tipo umano” che si avvia a occupare la scena della storia,imponendo una nuova unità di tempo,di luogo e di azione,un’unità drammatica,il cui avvento si può già presentire dietro le macerie della cultura e sotto la maschera mortuaria della civiltà.

( Ernest Jungher)

Come i bambini giochiamo a far “finta” che tutto vada bene…c’è un solo particolare però…quei” bambini” che giocano non siamo noi cittadini…lavoratori,studenti,pensionati,bensì i nostri politici. Politici che di fronte ad una crisi senza tregua continuano a divertirsi,a mistificare una realtà che,giorno dopo giorno, diventa emergenza “estrema”.

Così…leggiamo…

Italia sempre più povera, ora si risparmia anche sul cibo

Dunque per l'istituto di statistica «la riduzione della spesa media mensile per consumi in termini reali appare alquanto significativa».

Brancher dai giudici: «Mi dimetto». Chiesto il rito abbreviato

Il neoministro per l'attuazione del federalismo, Aldo Brancher, giunto nell'aula del tribunale di Milano al processo che lo vede imputato in uno stralcio del caso Antonveneta, ha dichiarato la sua «decisione irrevocabile di dimettersi da ministro».

Berlusconi: Fini farà la fine di Rutelli...

Fini? Si commenta da solo. Lui si sente già fuori dal partito, ma non sa dove andare né con chi. Io vado avanti e sono pronto anche alla conta interna.

Sapienza, contro i tagli della Gelmini esami in strada a lume di candela

«Una tragedia. Stanno uccidendo l’Università»: è unanime la considerazione espressa dai presidi delle facoltà umanistiche, da docenti e ricercatori, riuniti nell’Aula I di Lettere della Sapienza, memore di antiche assemblee. Con loro anche con il rettore Luigi Frati. E per protesta gli esami di Lettere si terranno in piena notte.

Mentre l’Italia non è a dieta,il governo perde un ministro appena nominato…noi curiosi di sapere come va a finire la guerriglia tra Fini e Berlusconi…ma poi è tutto vero?

Intanto Fini continua a far parlare di sé…”sembra” un “giovane dissidente”...invece alla Sapienza si studiano forme alternative per avere attenzione da un governo che ama l’ignoranza e il pensiero debole….

In attesa di vedere come il premier “ghe pensa lu”…

Un Sms dalla prigione nel deserto libico è l'appello di 245 eritrei all'Italia:

Signore, signori - Siamo colpiti da malattie contagiose, la tortura è una pratica comune e, quel che è peggio, siamo rinchiusi in celle sotterranee dove la temperatura supera i 40 gradi".Questo messaggio giunto in Italia proviene da 245 eritrei che stanno morendo nel deserto del Sahara, in Libia.

Un dramma senza fine quello degli oltre 200 profughi eritrei prigionieri in un carcere libico nel cuore del deserto del Sahara: fuggiti dalle persecuzioni della guerra in patria sono precipitati in un girone infernale anche peggiore, i centri di detenzione libici promossi e finanziati anche con i soldi italiani.

Tutto tace…la stampa non se ne interessa, solo l’Unità…

Il quotidiano L'Unità, che per primo ha dato conto della terribile sorte di queste persone, denuncia il silenzio da parte dei media calato attorno alla vicenda soprattutto tenendo conto del fatto che l'Italia ha in qualche modo delle responsabilità. Una parte di questi profughi eritrei, infatti, si trovava a bordo della nave respinta dalla marina militare italiana nell'estate del 2009. Cosa chiedono i rifugiati? Molto semplice: chiedono che l'Italia intervenga per far cessare subito le malattie, le violenze e le torture e, ancora, scongiurare il rischio che altre persone perdano la vita.

Qui la legge bavaglio non c’entra…è che la stampa italiana, tutta presa dalle “beghe” interne, di quelle si occupa,dimenticando che così rischiamo una sorta di isolamento culturale che ci pone a confine del mondo. Nessuno si occupa di questi oltre duecento eritrei che rinchiusi in due stanze sotterranee vengono sistematicamente torturati ,senza cibo e acqua,senza medicine,senza vestiti…molti di loro hanno gambe e braccia fratturate….umiliati e derisi da un paese che il governo dichiara nostro amico…

Il silenzio sceso sul dramma di queste “persone”non può essere definito semplicemente “vergognoso”..quasi a liquidare il problema,perché è un Silenzio colpevole,delittuoso e responsabile…

E’ un silenzio che racconta e testimonia la colpevolezza di tutti nel voltare la testa altrove,nel non vedere ciò che di mostruoso genera la “desertificazione dell’anima” …

Fate in modo che qualcuno li aiuti…

IO TI CHIESI

Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei

come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.

Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste.

Hermann Hesse

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