FRAGOROSO SILENZIO

domenica 4 marzo 2012

Luca Abbà, No Tav…Scilipoti, la politica…e l’ignoranza...

Luca è un uomo che crede in quello che fa, è un uomo che ha le idee chiare, che lotta per le sue idee, che ha studiato la situazione nella valle, che si è visto togliere la terra che gli dava da vivere per un’opera dannosa...e ha reagito, tu cosa avresti fatto????
I politici intervistati in questo video invece si beano della loro ignoranza,non hanno ritenuto necessario informarsi, farfugliano su un argomento che fa discutere l’intero paese...e non se ne vergognano!!!!!!!!!!
Noi siamo governati da questi individui che votano e approvano leggi che noi dobbiamo rispettare...



Parole scritte da Dalla, un GRANDE…

... Con la forza di un ricatto / L'uomo diventò qualcuno / Resuscitò anche i morti / Spalancò prigioni /Bloccò sei treni /Con relativi vagoni / Innalzò per un attimo il povero / Ad un ruolo difficile da mantenere / Poi lo lasciò cadere / A piangere e a urlare /Solo in mezzo al mare ...
... Poi da solo l'urlo /Diventò un tamburo / E il povero come un lampo / Nel cielo sicuro / Cominciò una guerra / Per conquistare / Quello scherzo di terra / Che il suo grande cuore / Doveva coltivare ...
... Ma la terra /Gli fu portata via /Compresa quella rimasta addosso
Fu scaraventato / In un palazzo,in un fosso /Non ricordo bene
Poi una storia di catene / Bastonate /E chirurgia sperimentale ...


E... concetti necessari a comprendere come le cose dovrebbero essere e come sono...
Siamo stanchi di questi nominati a vita nonostante tutto!


Gennaro Sasso, professore di Filosofia teoretica all'Università La Sapienza di Roma...
STUDENTE: Vorrei chiedere un'altra cosa. Cioè l'istruzione ha un ruolo, svolge un ruolo importante nei confronti del progresso. Cioè la politica si appoggia all'istruzione per formare una classe dirigente. E quindi il ruolo dell'istruzione è realmente importante. Cioè qual'è il ruolo dell'istruzione nel progresso, nello sviluppo.
Beh, il ruolo dell'istruzione è la cosa più importante che ci sia in una società. In ogni società, nella società moderna, poi, che è così complessa, difficile da viversi, è naturalmente la cosa più importate in assoluto che ci sia. Naturalmente bisogna poi vedere che tipo di istruzione si deve impartire, che cosa si intenda insegnare, perché non si può insegnare tutto, evidentemente, ecco, ma questa è certamente la cosa più importante e quindi una istruzione ben diretta e adeguatamente impartita, costituisce quella che lei dice una ragione di progresso, insomma. Poi il progresso non è che è un concetto, come dire, non è un oggetto, il progresso è ciò che riusciamo a realizzare, migliorando le condizioni del vivere sociale, del vivere politico. Quindi alla sua domanda rispondo che certamente è così.
STUDENTE: Professore, a proposito dei giovani, la loro scarsa partecipazione alle problematiche politiche può portare a un distacco fra la società civile e la politica che rimane, rimane riservata a pochi eletti. Volevo chiederLe, in questo modo non si perde il concetto di democrazia?
Naturalmente, certo. Questo è verissimo. Naturalmente la domanda si potrebbe anche in qualche modo rafforzare, dicendo perché questo avviene. Perché in fondo i giovani sono, tendenzialmente almeno, come dire, personaggi politici per definizione, in quanto la politica ha un radicamento nell'esistenza, ha una dimensione esistenziale evidente. Insomma i giovani rappresentano l'esistenza nella sua espressione più intensa, più forte. Quindi dovrebbe essere proprio della gioventù - non soltanto della gioventù, per carità - la partecipazione alla politica, la più intensa partecipazione alla politica. Se questo non avviene, allora ci deve essere evidentemente, nella particolare configurazione politica di quello stato di cui stiamo parlando, per esempio del nostro, qualche cosa che non funziona, per cui appunto quelli che fanno politica si sequestrano nel loro universo chiuso e coloro che non fanno parte di quell'universo, perché probabilmente non hanno in mano insomma lo strumento della politica, non realizzano la politica neanche nelle sedi in cui dovrebbero, che sono quelle della vita sociale, della scuola, della società così come i giovani la vivono. Quindi io vedrei in questa differenza di partecipazione alla politica dei giovani e dei meno giovani, o addirittura dei vecchi, un fatto grave, un difetto strutturale dello stato. In termini machiavelliani direi: uno stato che veda i giovani disinteressarsi della politica è uno stato corrotto. Corrotto significa qualcosa di tecnico insomma, cioè uno stato che non funziona, uno stato che ha delle tali disuguaglianze dentro di sè da non configurare niente di armonico, insomma, niente di funzionante.



Io non condivido Travaglio per una serie di motivi che non è il caso di elencare ma per onestà intellettuale devo dire che in questo video dice le cose come stanno...




Sempre vigili