FRAGOROSO SILENZIO

venerdì 3 febbraio 2012

Che tristezza...







http://www.detenutoignoto.com/

Leggo e pubblico...
In qualsiasi settore corruzione,ladrocinio,interessi privati,truffe ai cittadini ignari...
E’ necessario mandare tutti a casa e smantellare questo sistema marcio...Dimenticavo...quel Rutelli in TV è stato per niente convincente,anzi...vergognosamente piagnucoloso...Non sapeva nulla...tutti tonti questi politici!!!!!!!!!!!!!!!!!! Tonti ma... molto esperti nel rubare!!!!!!!!!



Il governo manda a casa Ionta


Cosa c'è dietro il cambio al vertice del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Franco Ionta, deciso oggi dal governo? Una scelta tecnica o la cacciata di un dirigente in odore di scandali?

Il giudice del tribunale di Roma Giovanni Tamburino dovrebbe essere nominato al vertice del Dap al posto di Ionta, e la nomina potrebbe essere ufficializzata nel prossimo Consiglio dei Ministri. Ma i retroscena di questa scelta, che si possono trovare su 'L'Espresso' nel numero che sarà in edicola venerdì, sono molti.

Nell'inchiesta sulle "Carceri d'oro", infatti, Ionta è al centro di episodi inediti, storie di sprechi di denaro nel mondo carcerario e del ministero della Giustizia.

Una di queste è la vicenda scandalo di un alloggio, in una delle zone più belle di Roma, tra via Giulia e piazza Farnese. Lì c'è l'appartamento riservato al capo del Dap. Una dimora di 170 metri quadrati su due livelli con terrazzo, con un valore immobiliare superiore ai tre milioni di euro.

Nel 2008 appena nominato al vertice, il magistrato Franco Ionta ne ha subito disposto la ristrutturazione. I lavori furono affidati ad una impresa che di solito esegue lavori nei penitenziari ma qui ha sfoggiato altro lusso: stucchi e persino scale in vetro, il tutto per un costo che ha sfiorato il mezzo milione di euro.

Una cifra sproporzionata per il mercato edile romano. Ma il risultato poco importa perché Ionta ha preferito non abitarci: l'appartamento è rimasto vuoto, senza essere assegnato ad altri.

Una storia, si diceva, che si somma ad altri episodi di malagestione del Dap, che "l'Espresso" racconterà nell'inchiesta di copertina. (L'Espresso).

Sempre vigili


giovedì 2 febbraio 2012

Il posto fisso è monotono...





Una frase da Cetto Laqualunque...”il posto fisso è monotono”...
Un commento che ho letto sulle affermazioni di Monti...e che riporto...

“Vergognati Monti si che non ci sarai nel 2013 come presidente del consiglio, ma spero che le maledizioni dei precari ti colpiscano duro e che se esiste veramente un dio che ti fulmini e incenerisca all'istante.
Niente lavoro fisso=niente garanzie
Niente lavoro fisso=niente mutui
Niente lavoro fisso=niente figli
Come risollevi l'economia italiana se non crei un lavoro stabile?
Ormai ho perso tutto e a 45 anni in Italia non sei più commerciabile quindi le prossime tasse le pagherò con il sangue.
Mi denunci pure se si sente offeso tanto ormai sono nullatenente quindi in galera avrò da mangiare.”
Mi sembra la risposta più sensata alle dichiarazioni del presidente che con “quella faccia un po’ così” parla di monotonia quotidiana del posto fisso.
Perché non lo va a dire ai cassaintegrati, a chi è, dai primi di dicembre, su una gru per difendere il posto di lavoro, a chi non riesce a trovarlo il lavoro????????
Basta fare lezioni di teoria,far passare per buono ciò che non lo è,parlare di riforme epocali e mantenere i privilegi...
Lui il posto fisso di senatore a vita se lo tiene...però che bello parlare bene e razzolare male...
Il nostro è proprio un paese strano...abbiamo governanti che somigliano molto a teatranti di basso livello che spacciano per novità vecchiume inutile e deleterio per la società, che amplia a dismisura le disuguaglianze sociali, che legittima abusi e sorprusi, che rinnova l’arroganza del precedente governo, che delegittima lo studio e l’impegno dei giovani nell’attivismo civile arrestandoli e denunciandoli ad ogni respiro...e continuiamo a stare zitti,continuiamo a mantenerli e a farli parlare impunemente, senza un moto d’orgoglio...

Invece...
Invece... per il professore, un moto d’orgoglio che sembra voler dividere con tutti gli italiani:
«Ora tanti capi di governo quando vogliono far valere le loro posizioni in Europa vengono a Roma a confrontarsi e noi parliamo da pari a pari senza dover più chiedere comprensione. In Italia - aggiunge - trovo l’opinione pubblica che sta recuperando il suo orgoglio, il suo patriottismo. L’altro giorno a Londra ho visto tanti giovani orgogliosi di essere italiani». E qui il premier si lascia andare a una battuta: «Mi sto commuovendo, anche se non sono il ministro del Lavoro».Giovedì 02 Febbraio 2012 - 08:56-Il messaggero

Ma per favore!!!!!!!!!!!!!!!!
Sempre vigili