FRAGOROSO SILENZIO

sabato 6 luglio 2013

Nel vero senso della parola...vola parola,vola !






...vola pensiero mio sopra ogni cosa come una vespa che mai riposa 
posati sopra i fiori e fatti grasso del suo nettare
vola sulla musica e sulle lettere perchè il linguaggio muore  se non gli batte il cuore...Jovanotti



"...le parole
non sono affatto felici
di essere buttate fuori
come zambracche e accolte
con furore di plausi e
disonore..." Montale, Le parole

Democrazia: non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte,si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.” B.Pascal
Occorre decidere di diventare grandi e capire...riflettere e avere una mente attenta per avere sempre a disposizione una grande abbondanza di parole per comunicare,questo perché più parole ho a disposizione più controllo la realtà e meno credo al”dire “ del potere...
“L’abbondanza delle parole e la molteplicità di significati sono strumenti del pensiero,ne accrescono la potenza e la capacità critica “Così scrive Carofiglio,e quindi  dobbiamo bandire la sciatteria del linguaggio e la banalizzazione della lingua perchè impoveriscono  il nostro senso critico.
Le parole danno forma all’esperienza e la scelta di queste è quindi  un atto importantissimo,il grande poeta greco Ritsos diceva  che le parole sono come “vecchie prostitute che tutti usano,spesso male” questo infatti è il grande problema,molte parole sono state svuotate del loro reale significato e poi attribuito loro un significato di comodo,bisogna ridare senso alle parole per comprendere meglio.
Saviano,con i suoi libri, pone il problema del “potere” della parola; Kundera parla di una incomprensione che attanaglia tutti:uomini e cose, parole e gesti e inserisce nel suo dizionario personale la parola oblio...
 Chomsky, linguista e teorico della comunicazione, parla  di dieci regole possibili per mistificare la realtà,anche attraverso l’uso sbagliato delle parole,es.
la strategia della distrazione, fondamentale, per le grandi lobby di potere, al fine di mantenere l’attenzione del pubblico concentrata su argomenti poco importanti, così da portare il comune cittadino ad interessarsi a fatti in realtà insignificanti; l’esasperata concentrazione su alcuni fatti di cronaca o ancora puntare sull’aspetto emotivo molto più che sulla riflessione. L’emozione, infatti, spesso manda in tilt la parte razionale dell’individuo, rendendolo più facilmente influenzabile ecc.
Zagrebelsky dice che “più sono le parole che si conoscono,più ricca è la discussione politica e, con essa,la vita democratica”.
Ora se noi analizziamo il linguaggio dei media, della politica, dei discorsi  affannosi e caparbi di alcuni rappresentanti della dirigenza industriale e non  che domina il nostro paese,ci rendiamo conto che le parole, non solo, sono consumate e svuotate,ma destabilizzano le nostre conoscenze creandoci un conflitto tra significati che ci confonde...
Le parole come democrazia, giustizia,libertà le agitano come bandiere sgualcite ,saccheggiandole  anche del loro profumo e vendendole come merce da quattro soldi.
Qualsiasi forma di potere rimuove il vero significato delle parole e lo adatta al proprio interesse e con l’uso continuativo di tali false-parole fa in modo che anche i cittadini condividano i “nuovi” significati smerciati per veri...così c’è chi parla di vera giustizia anche se cerca di ostacolarla,parla e grida a favore della democrazia anche se gode di privilegi impressionanti che offendono i più, inneggia alla libertà anche se fa di tutto per privarla a molti...
Il manipolare le parole è usuale per i tanti governi...pensiamo alla parola  “fare”usata da tanti governi e anche  dall’ attuale...è una parola contenitore che piace a tanti ma deve esserci un “oggetto” di quel fare altrimenti diventa un fare aleatorio, un’azione astratta...e un governo può usare  tale parola svuotata come parola d’ordine? Infatti ha messo in atto la pratica del rinvio...
 Ciò che dobbiamo evitare è proprio il diffondersi di queste false-parole che raccontano  strane  storie e irripetibili esperienze. E’ proprio per questo stare in bilico che parole come liberismo e libertà,legalità e legalitarismo si confondono,parole inquinate diffuse  per confondere il dibattito politico e quello civile,per renderci schiavi del non comprendere, della baraonda di chiacchiere,del qualunquismo...
E’ una continua degenerazione...
Così è stato possibile che accadesse quello che con estrema chiarezza ci dice Gino Strada...
“Tanti crimini sociali sono stati presentati come cose “buone e giuste”,tante scelte contrarie all’interesse dei cittadini sono state chiamate riforme o progresso. La guerra è stata chiamate pace,gli ospedali aziende,i licenziamenti ristrutturazioni.”
Quando le parole raccontano un’altra storia.
Indagare ed imparare è funzione della mente ed è essenziale che la mente sia consapevole del proprio condizionamento . Imporre modelli di linguaggio falsi è finalizzato a  controllare gli  individui e controllare individui omologati é molto più facile che gestire individui pensanti. I modelli imposti dai media, dai politici e dirigenti sono funzionali a questo progetto.

Sempre vigili






martedì 2 luglio 2013

Marino a Roma...Aria fritta e ri-fritta...


Da:Dinamo Press
Leggo e pubblico...
Sempre cercando di capire dove ci stanno portando!
E' l'era della disperazione...

Primo giorno in aula per il neosindaco: un discorso pieno di niente e manganellate sui manifestanti


La prima cartolina dal Campidoglio dell'era Marino è l'immagine di Stefania, giovane occupante di case di San Basilio, accasciata per terra in una maschera di sangue. Ecco, quando il buongiorno si vede dal mattino! Molti esponenti della maggioranza, a cominciare dal vicesindaco Nieri, si sono affrettati a correre ai ripari, "per noi le emergenze sociali non sono una questione di ordine pubblico", ma ormai la frittata è fatta. Eppure sarebbe bastato un pizzico d'attenzione istituzionale per capire che un percorso autorizzato dalla Questura non poteva essere rimangiato strada facendo per la presenza in Piazza del Campidoglio dei fascisti de La Destra di Giuliano Castellino. Un motivo in più per movimenti e comitati per mettere da subito in chiaro che con le amministrazioni di ogni colore, senza per questo scadere nel semplicistico motto "so tutti uguali", non ci si stringe amicizia ma gli si chiedono risposte chiare, e possibilmente rapide.
Mentre i movimenti per il diritto all'abitare occupavano le strade in Aula Giulio Cesare s'insediavano gli eletti, tra veterani e nuovi arrivati, accompagnati da parenti e amici, segreterie e porta borse, come al primo giorno di scuola. Tra loro non c'era però Andrea "Tarzan" Alzetta, costretto per il momento a rimanere fuori a causa dei suoi "precedenti" con la giustizia, in attesa della sentenza del Tar (leggi qui). Tra i banchi dello'opposizione siede Alemanno, che non sembra per nulla contento del suo nuovo ruolo di capo dell'opposizione in Campidoglio, l'ex sindaco da possibile leader della destra del Pdl, rischia di scomparire tagliato fuori dal governo nazionale, il parlamento e ruoli importanti nel partito. Al debutto anche il centrista Marchini, eclissatosi dal dibattito cittadino dopo una sfavillante e ricchissima campagna elettorale, e la truppa dei 5 stelle, già pronti ieri a denunciare il "poltronissima day" per non aver avuto nessuna carica d'aula.
Così, sbrigate le formalità, coi tempi necessari senza fretta, il Sindaco prende parola. Un discorso breve, e, ad essere sinceri, pieno di nulla se non di tanta retorica. Non un discorso programmatico perché, dice il Sindaco, prima le linee programmatiche le vuole sottoporre a consiglieri ed assessori per una maggiore condivisione, ma invece un accorato appello ai romani a partecipare alla rinascita della città. Un po' poco per chi si trova a governare una metropoli piena di problemi, immobilizzata da cinque anni di malgoverno del centrodestra, depredata dalle truppe d'occupazione della cosa pubblica di Alemanno. Non dico molto ma due o tre proposte forti e chiare il Sindaco poteva farle, così tanto per non parlare solo del progetto della pedonalizzazione dei Fori Imperiali, che sarà anche un grande idea e una svolta per il centro storico della città, ma non sarà la panacea di tutti i mali di Roma.
Un discorso quello del Sindaco tutto teso alla concordia dopo le settimane di scontro con i partiti e tra le correnti per la formazione della giunta, ma per lui "nessuna polemica quelle le ho lette solo sui giornali", e rigidi criteri basati su "merito e curriculum". Una giunta che alla fine è arrivata e per alcuni è troppo di sinistra, come non hanno nascosto il perdente delle primarie David Sassoli e la renziana Prestipino (scottata forse dal mancato posto di vicesindaco), mentre a molti sembra troppo di centro con la presenza di ben due tecnici transitati per Scelta Civica, con le correnti più pesanti del Pd romano che ben presiedono assessorati peso. All'urbanistica alla fine è arrivato Giovanni Caudo, spuntandola su nomi in continuità con il piano regolatore di Veltroni o su "tecnici" che addirittura avevano collaborato con Gianni Alemanno. Proprio sull'urbanistica e l'idea di città il Sindaco e la sua giunta saranno chiamati a confrontarsi con chi chiede una discontinuità netta con le passate esperienze di centro sinistra che hanno tutelato esclusivamente gli interessi della rendita a discapito dello sviluppo urbano, del diritto all'abitare e del diritto alla città.
Tra i tanti problemi che si trova di fronte la giunta Marino c'é quello di trovare i soldi, tanti maledetti e subito, a meno che non voglia svendere le municipalizzate e i beni comuni, a meno che non si vogliano svendere le municipalizzate e i servizi pubblici. Per tirare fuori Roma dal pantano di alemanno bisogna investire davvero nella cultura, nei servizi, nel welfare. Ma I problemi sono sempre quelli, si chiamano patto di stabilità, fiscal compact e debito, e qui il Pd e il suo Sindaco non potranno sfuggire dalle contraddizioni con le politiche d'austerità imposte con il proprio voto al paese prima con il governo Monti e ora con il governo d'unità nazionale di Letta.
Non ci resta che dire che al momento "non è politica, è aria fritta"
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