FRAGOROSO SILENZIO

giovedì 20 agosto 2015

Namastè...ma non a voi!








Diceva Pirandello: "Beato paese, il nostro, dove certe parole vanno tronfie per via, gorgogliando e sparando a ventaglio la coda, come tanti tacchini." 


Quando la Rai non sa fare il proprio mestiere…
Come in ogni luogo di lavoro,anche nella scuola,c’è chi lavora tantissimo e che fa del proprio lavoro una priorità e quindi si aggiorna, studia, si confronta, e chi no.
Non discuto, non difendo la categoria per partito preso,non perché gli insegnanti devono formare le nuove generazioni, non perché, per esempio in Giappone sono le uniche persone che non devono fare l’inchino all’imperatore,ma  perché non riesco più ad ascoltare  personaggi tendenziosi,giornalisti pennivendoli,parolai che parlano,parlano…
L’informazione è una “cosa seria” e purtroppo la Rai dà spazio e voce a questi professionisti della menzogna che amano diffondere falsi concetti e idee sbagliate sulla politica, sui lavoratori, sui manifestanti,sugli studenti impegnati politicamente,sulla scuola.
Ieri mattina, su Rai 3, Agorà ha dato piena legittimità a questo mio pensiero.
Alcuni personaggi dovrebbero essere banditi dalla TV,ma…
Un giornalista dell’Unità, per controbattere la docente Raiola, sul problema della assunzione dei precari con la buona scuola ( che di buono non ha nulla ), non ha trovato altro da dire che la solita frase stantia e poco veritiera: “terron vai a lavorare”…
La collega portava avanti un discorso logico e difficile,ma i professionisti  della stupidità,prigionieri delle loro stesse difficoltà cognitive, hanno pensato bene di mistificare tale discorso e la realtà stessa. L’unico ospite della trasmissione, onesto intellettualmente e risentito per  tali atteggiamenti, è stato Rinaldi…
La conduttrice, altra intelligenza brillante, ha “suggerito” un paragone a dir poco inappropriato e offensivo per chi invece lavora per difendere i diritti sul posto di lavoro…
La Puglisi ha dato sfoggio della sua incapacità di lettura della realtà, politicamente inadatta e superficiale, e Crepet il solito Radical chic che ha sostenuto una posizione oggettivamente inesistente nella scuola. Ora parlo io..
“Signor Crepet,
l'onestà intellettuale vuole che prima di parlare una persona si documenti.
Lei ha asserito che gli insegnanti lavorano 18 ore settimanali, dimenticando che le 18 ore sono di insegnamento frontale. Dimenticando, volutamente,il lavoro che ciascun insegnante compie per potersi presentare preparato per quelle 18 ore .  Un docente progetta, studia, semplifica,adatta il percorso per ogni suo allievo, potenzia…calibra le conoscenze e le competenze che gli alunni devono acquisire. Ciò che abbiamo davanti, ogni mattina,non è un macchinario senza anima, né una scrivania piena di fogli, sono ragazzi “unici” che  chiedono di essere protagonisti della loro vita, che partecipano a ciò che imparano, che chiedono attenzione e comprensione. Quindi il lavoro non manca,non crede????? Perché si arroga il diritto di dire cose che non sono vere?
Io ho letto quasi tutti i suoi libri e ho utilizzato molto il suo “ Non siamo capaci di ascoltarli” Riflessioni sull’infanzia e adolescenza.
Mi chiedo : Lei pensa una cosa e scrive un’altra? Non so, ma il suo intervento in trasmissione è stato arrogante,presuntuoso e offensivo…
Lei scrive, parlando della scuola e della famiglia:…nulla è più come qualche decennio fa…eppure sembra difficile per tutti trovare nuova autorevolezza  e disponibilità a guardarsi con spirito critico”
Ecco, dov’è il suo spirito critico? E la sua autorevolezza?
E’ dire fate:” 18 ore, è ora di lavorare?
Lei sa che a queste vanno aggiunte,le riunioni collegiali, come consigli di classe, collegi docenti, ecc. incontri scuola famiglia, preparazione lezioni, correzioni compiti, compilazione documenti, partecipazione a commissioni varie,uscite didattiche,studio delle nuove tecnologie che dobbiamo usare, ma che la scuola non ci fornisce e quindi tutto lavoro oltre?????
Ma forse per lei tutto questo non conta, NON VA CONTEGGIATO, NON VA CONSIDERATO…
La lascio,perché io, a differenza sua, non sono mai offensiva,mi piace definirmi onesta intellettualmente.”



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