Ci vogliono servi,ci avranno RIBELLI
FRAGOROSO SILENZIO
venerdì 26 giugno 2015
La scuola pubblica non c'è più...
Tutto fatto…
Non ci vuole molto a decretare la morte della scuola pubblica, basta un
manipolo di buoni a niente, di sanguisughe, di lavativi ben pagati e lo sfacelo
è compiuto.
“Con 159 voti
a favore il Governo ha incassato, nell'aula del Senato, la fiducia posta sul
maxi emendamento che contiene la riforma della scuola. I voti contrari sono
stati 112, nessun astenuto. I presenti erano 273 e i votanti 271. Ora la parola
passa alla Camera, dove il ddl è già stato calendarizzato per l'8 luglio.” In
questo video le novità…
http://video.repubblica.it/dossier/governo-renzi/la-buona-scuola-in-due-minuti-videoscheda/205347/204440
Non è un film né una commedia, è la realtà che
questi benpensanti ,i Giovannino senza paura, hanno deciso di farci vivere .
Studenti e insegnanti impegnati in un circo pietoso
che distrugge, non solo le buone pratiche scolastiche,ma distrugge la
collegialità, la condivisione, l’impegno comune finalizzato ad una società
migliore.
E forse è proprio questo che temono, una società che
sappia pensare, una società libera e critica, composta da individui e non da pupi
manovrati da un puparo capriccioso. Gli insegnanti fanno paura,possono
orientare il pensiero,diffondere ideologie,proporre soluzioni alternative,
condurre i giovani a ribellarsi.
Quindi occorre delegittimarli, occorre renderli
innocui,sottomessi ad un personaggio,il
preside,ossequioso del potere,rispettoso degli ordini e possibilmente corruttibile.
Sulla scuola non è passata una ruspa
bensì un caterpillar guidato da un giullare di corte che non guarda chi ha
davanti ,procede nella distruzione con caparbietà,quella caparbietà degli
stolti,degli asserviti,degli ignoranti.
Così si è realizzato il deserto di idee, di diritti,di libertà… Con
gli stessi mezzi di Berlusconi,il puparo ha realizzato ciò che uno stato civile
non si sarebbe mai aspettato : la morte della scuola pubblica, con un’ottima propaganda di regime, con la
censura totale delle proteste degli insegnanti che ieri erano in tanti davanti
al Senato a protestare, con i video lavagna e gessetto, e con la campagna d’ascolto
online, falsa e incontrollabile da parte dei cittadini.
Gli insegnanti non sono disgustati o arrabbiati per
una possibile valutazione che arma le speranze di molti,perché non si ha paura
di essere valutati. Diverso è capire da chi… E poi gli insegnanti sono
indignati perchè la
scuola non è un'azienda,, bensì un luogo di cooperazione e di inclusione, un
luogo dove nasce e cresce la cultura e non la competizione malata…
Per essere un pò
creativi e nello stesso tempo cinici
o pratici,dovremmo applicare la buona scuola alla politica,un contratto a tre
anni e se non raggiungi gli obiettivi a casa…
Ma questa politica ci ha insegnato che sinistra e destra è la
stessa cosa…e inutile dire che non è così, che questo è qualunquismo becero…ma
molti di noi non lo hanno voluto capire,anzi hanno inneggiato quando un puparo né
di destra né di sinistra è andato al governo per far in modo che i lavoratori
fossero schiavi, che la scuola non fosse più fucina di cervelli,così le nuove
generazioni non avranno mezzi e strumenti per ribellarsi e la società molle e ignorante facilmente gestibile.
E’ una vittoria del puparo e la sconfitta del vivere civile,
dei diritti, della libertà e del futuro del nostro paese.
Ci vogliono servi,ci avranno RIBELLI
Ci vogliono servi,ci avranno RIBELLI
Sempre vigili
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che dire... sta facendo quello che non era riuscito a fare Berlusconi
RispondiEliminaHai perfettamente ragione Ernest. Un abbraccio
EliminaQuando finirà di fare danni il renzino addomesticato?
RispondiEliminaUn caro saluto,
aldo.
ps.purtroppo problemini di varia natura mi costringono a starmene fuori, almeno per ora.
Ok Aldo,mi raccomando!!!!!!!!!!!!!!
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