Quanto sei bella stanotte
Quanto sei bella stanotte
Quanto sei bella stanotte
addormentata nei profumi di marzo
io ti guardo in silenzio stanotte
e breve o lunga che sia la strada
che resta ormai al nostro viaggio
io continuerò a scriverti poesie
come sogno di fede, d'amore e di coraggio,
città, città mia addormentata.
addormentata nei profumi di marzo
io ti guardo in silenzio stanotte
e breve o lunga che sia la strada
che resta ormai al nostro viaggio
io continuerò a scriverti poesie
come sogno di fede, d'amore e di coraggio,
città, città mia addormentata.
Cara Iolanda, veramente un bellissimo post.
RispondiEliminaIl ricordo di quel tragico terremoto della città simbolo del grande Abruzzo è ancora ferita, è con tante parole non si è ancora visto nulla di concreto. Grazie dei bellissimi versi di Valter Marcone, e dei bellissimi video.
Buon fine settimana cara amica.
Tomaso
Ciao Tomaso...che tristezza!!!!!!!!
EliminaCiao Iolanda e piacere di conoscerti, io spero tanto che gli abitanti dell'Aquila, possano sentire davvero il nostro abbraccio di solidarietà oggi come allora, perché noi non dimentichiamo a differenza delle istituzioni.
RispondiEliminaCiao Sciarada...anche per me è un gran piacere conoscerti!!!!!!!!!!!!!
EliminaNoi, è vero, non dimentichiamo...e chi può dimenticare le passerelle dei nulla facenti, le bugie,le mancate promesse????????????????
Questa splendida città è il monumento all'insipienza arrogante della nostra politica: un patrimonio umano e storico dimenticato da quattro anni. E rispolverato soltanto nel momento tòpico della "captatio benevolentiae", quando serve consenso e qualche lacrimuccia ipocrita non guasta. Ma sono di parte: nelle mie vene scorre metà sangue aquilano.
RispondiEliminaGran bel post, Upupa.
Ciao Bastian Cuntrari...è veramente una vergogna e una ipocrisia senza limiti...
EliminaE quante promesse dei soliti noti non mantenute! Una incredibile vergogna!
RispondiEliminaE una vera vergogna che tutt'ora dopo ben quattro anni all'Aquila vittima del terremoto non si sia fatto ancora molto di concreto. Una Vergogna.
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