FRAGOROSO SILENZIO
venerdì 27 gennaio 2012
Se ne arrestano 26 per educarne decine di migliaia...
L'obiettivo è...seminare paura...e raccogliere obbedienza!!!!!!!!!!!!
Non ce la farete mai...dalla Sicilia alla Sardegna, da Roma alla Val di Susa...i cittadini continuano a ribellarsi...Non vi dice nulla?????????????????
Il dissenso non va ascoltato...
Il dissenso va arrestato...
Il dissenso va punito...
Il dissenso deve essere annientato...
Cittadini attivi, non terroristi
di Ugo Mattei
C'ero anch'io sui sentieri di Ramats lo scorso tre luglio e la sera sono rientrato incredulo di fronte all' aggressione irresponsabile delle forze dell'ordine ai manifestanti, saliti in montagna per una sacrosanta protesta in risposta allo sgombero della Libera Comunità della Maddalena, avvenuto solo pochi giorni prima. Salendo in fila e respirando quell'inebriante aria di montagna e di resistenza nei confronti di un potere arrogante e irrazionale, guardavo quei ragazzi, dell'età delle mie figlie e dei miei studenti.
Ero fiero, come cittadino attivo, di vedere la loro partecipazione indignata da cittadini, agli antipodi di quella trasformazione in consumatori docili ed in carrieristi pronti ad ogni compromesso in cui da anni le riforme della scuola e dell'università tentano di trasformare i giovani occidentali, vittime designate del crollo della società opulenta. Attraversando le stradine del piccolo borgo e soffermandoci a bere ad una fontana che, a causa del traforo autostradale, offre acqua meno buona di un tempo, mi avevano colpito le signore che, sporgendosi sui balconi, ci ringraziavano per il nostro impegno per quella loro valle che da sempre è stata anche la mia valle.
Poi, in serata, la visita all'ospedale di Susa, il ritorno a Torino e il lavoro politico insieme alla Fiom per una grande fiaccolata, che per la prima volta era aperta da un cartello a me carissimo: No Tav Bene Comune. Venticinquemila persone, in massima parte torinesi, la solidarietà di tanti movimenti in lotta, da quello per l'acqua pubblica agli occupanti del Teatro Valle di Roma, a dimostrazione che il No Tav non è un movimento Nimby ma che invece sa far parte, a tutti gli effetti, di quella grande rete per i beni comuni che sta riuscendo ad organizzarsi (tappa importante domani a Napoli) per salvare il nostro paese dallo schianto cui lo condannano le politiche prone ai diktat del potere finanziario globale. Pochissimo dopo quel 25 luglio si scatenava la reazione contro la "primavera italiana" e contro il tentativo di ricominciare dai beni comuni: un tentativo di cui il movimento No Tav, con il suo rispetto certosino per il territorio è e resta parte integrante.
L'attacco alla legalità e il tentativo di obliare il senso politico delle lotte di primavera iniziava ad agosto con un susseguirsi di provvedimenti di pseudo-urgenza che ancora in troppo pochi ci sgoliamo per denunciare e per chiamare con il loro nome: emergenza democratica! La militarizzazione del cantiere Tav ci ha consegnato un messaggio forte e chiaro: per spartirsi quel bottino si è pronti a tutto. Ieri mattina la retata, volta a criminalizzare e intimorire non certo il solo movimento No Tav, che subisce questa sorte da vent'anni, ma proprio quel dissenso, quella solidarietà, quella cittadinanza attiva che lega in una sola lotta per i beni comuni le tantissime vertenze aperte sul territorio da chi rifiuta la logica dello stato di eccezione. Pratiche autoritarie che ci fanno piombare in un'emergenza democratica ancor più preoccupante ogni volta che la magistratura tiene bordone all' esecutivo.
Tratto da:
Il Manifesto 27 gennaio 2012
http://www.globalproject.info
La conquista dei beni comuni non si arresta Damiano e Davide liberi! Liber* tutt*!
THURSDAY, 26 JANUARY 2012 11:13 ANOMALIA SAPIENZA
http://www.unicommon.org
Il contagio: è la parola magica per capire il nostro tempo. La crisi dei mutui subprime e delle banche ha proceduto per contagio. Per contagio è esplosa la crisi dell'euro: come un'influenza, dalla Grecia all'Italia, dall'Irlanda alla Spagna. E ora anche la Francia e l'Austria, e la stessa Germania, che tutti i “medici” ritenevano immune.
I contagi che andrebbero prevenuti e curati, quelli che colpiscono il 99% della società, sono lasciati liberi, perché solo la libera concorrenza può salvare il mondo: questa è la dottrina inossidabile di top manager e ad delle holding bancarie, agenzie di rating e economisti. Quindi privatizzazioni, demolizioni del welfare e del diritto del lavoro, disoccupazione e povertà, devastazione ambientale e razzismo di Stato.
Ma l'estensione del contagio spaventa un pochino: e se qualcuno prova a ribellarsi? Allora entrano in gioco i governi nazionali e le procure più zelanti. La puntualità con cui questa mattina la procura di Torino, la solita, quella di Caselli, ha colpito il variegato “popolo No Tav” la dice lunga: di fronte al dilagare delle proteste di autotrasportatori e «forconi» occorre dare un segnale, spaventare e, soprattutto, impedire che segmenti sociali diversi si uniscano nella lotta. La durezza della crisi non ammette parole di dissenso, non tollera la dialettica democratica e la sospensione della democrazia deve procedere inesorabile, contro studenti e amministratori locali, giovani attivisti che non accettano di stare in silenzio di fronte allo scempio della Tav in Val Susa.
Ancora una volta, come accadde nell'estate del 2009, dopo le contestazioni del G8 di Torino, Caselli non perde occasioni per aprire le danze. Una maxi-operazione con decine di perquisizioni e arresti, misure cautelari che colpiscono giovani e giovanissimi incensurati, gettati nella solitudine e nella disperazione del carcere, solo per aver partecipato ad una grande manifestazione, quella del 3 luglio scorso, alla quale hanno preso parte oltre 70.000 persone, la Valle tutta quanta. Viene scelta una lotta simbolo, per chiarire a chi non l'avesse ancora capito, che il governo Monti non scherza, che il diritto al dissenso è un vecchio ricordo costituzionale che ora occorre mettere da parte, perché a contare e a decidere sono solo i mercati finanziari, gli stessi che hanno gettato il mondo nel burrone con le loro frodi e i loro saccheggi. Si colpisce la Val Susa, ma si parla ai pescatori, ai movimenti sardi e siciliani. Di più: si avvisano giovani e studenti che per loro è giunto il momento di stare buoni, di accettare senza lagne disoccupazione e povertà.
Non ci faremo intimidire, le loro manette non ci spaventano!
Siamo con Damiano e Davide! Studente di Scienze politiche e della rete studentesca UniCommon il primo, generoso protagonista del movimento dell'Onda nel 2008 e delle mobilitazioni dello scorso autunno, contro i tagli di Tremonti e Gelmini all'università. Attivista del movimento per il diritto all'abitare Action il secondo, da sempre al fianco dei più deboli e dei senza casa. Li vogliamo liberi e li vogliamo liberi subito, perché dissentire contro le opere inutili, difendere i beni comuni e i territori, tutto questo non è reato!
Siamo al fianco di tutti gli arrestati e gli indagati, anche per loro chiediamo libertà immediata!
Di questo e di molto altro parleremo nella conferenza stampa fissa per oggi 26 gennaio, ore 13 presso la facoltà di Scienze politiche di Roma.
Anomalia Sapienza/UniCommon, Point break – studentato occupato, Action – diritti in movimento, Esc – atelier autogestito, Assemblea di Medicina, Horus project, Strike, Csoa Corto Circuito, Csoa La Strada, Angelo Mai/Altrove, Laboratorio Puzzle, Csoa Sans Papier, Csoa Spartaco, Onda rossa 32
Studenti sul tetto di Trenitalia:
«Liberate i 26 arrestati della Tav»
A decine contro la decisione della procura di Torino e Digos sugli incidenti del 27 giugno e 3 luglio in Val Susa
ROMA - Decine di persone, tra cui studenti medi, universitari e attivisti, hanno occupato a Roma il tetto dell'edificio dove si trovano uffici della sede centrale delle Fs, a Castro Pretorio, per protestare contro gli arresti nell'inchiesta di Procura di Torino e Digos sugli incidenti del 27 giugno e 3 luglio in Val Susa. Lo hanno riferito gli stessi studenti. Gli occupanti chiedono «l'immediata scarcerazione dei 26 arrestati, tra cui due romani: uno studente della Sapienza e un esponente dei movimenti per il diritto all' abitare».
26 GENNAIO 2012
Don Gallo: ''Sono solidale con arrestati''
Don Andrea Gallo si dichiara solidale con i No Tav arrestati: "Il primo ministro Monti ha parlato di continuità con tutti i governi che l'hanno preceduto e la continuità c'è in tutti i sensi, anche nella repressione. Siamo in una perfetta repressione poliziesca. Si vogliono bloccare le aspirazioni della gioventù. Per questo sono solidale con tutti gli arrestati"
Sempre vigili
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Non so se sono io che non capisco ma ti pare possibile credere che tutti gli abitanti della Val di Susa siano ignoranti e magari anche terroristi e invece quei quattro gatti che pensano solo ai loro interessi sono intelligenti e persone per bene?
RispondiEliminaSi deve fare anche per creare lavoro? Bene ma quei soldi destinateli ad opere meno dannose e più utili per il Paese.
Il dio denaro prima di tutto!!!!!!!!!!!!!
Eliminaun abbraccio
Upupa, che vergogna!
RispondiEliminaSono solidale con chi lotta...
solidali e in attesa di notizie diverse!!!!!!!!!!!!
EliminaConosco quella gente, alcuni sono colleghi e uno è pure sindaco. Parlo dei valsusini non degli arrestati, ma sono le stesse persone.
RispondiEliminaGente di montagna, abituati alla sofferenza e ai spprusi delle genti confinanti. Gente che chiede soprattuto RISPETTO per la loro terra, i loro monti che danno da vivete a tutti loro.
Ovviamente chi governa non lo può capire talmente è abituato ad avere con il soppruso e il ricatto.
Puro regime nazifascista, ammazzarne uno per educarne cento. A quando le deportazioni?
Ma attenzione, molti politici dimenticano chevsu quei monti, come nel cuneese, novarese e alessandrino nacquero i primi partigiani.
Bel post Upupa, come sempre in prima linea
Lorenzo
hanno arrestato anche due ragazzi di Roma...uno è uno studente della sapienza che tutto è tranne un sovversivo violento e l'altro che veramente di terrorista non ha proprio nulla...caro Lorenzo dovremmo essere tutti partigiani...così questi signori ci penserebbero due volte....
Eliminachi pensa diversamente da fastidio...
RispondiElimina...chi pensa diversamente, chi ragiona diversamente, chi vive di ideali, chi mette in pratica il libero pensiero ...è un terrorista per loro...così si schiavizza la società...
Eliminaprotestano i cittadini con mogli e figli in difesa della loro terra... non è giusto criminalizzare un movimento!
RispondiEliminacriminalizzano il movimento, criminalizzano i ragazzi e i "diversamente" pensanti...
Eliminaquesta è la palese dimostrazione che la democrazia in questo paese non esiste.
RispondiEliminaNon esiste perchè non consente la libertà di pensiero, la libertà di manifestare, la liberà di decidere come condividere la vita con il territorio che si differenzia dal MANGIARE LA TERRA!!
Sono deluso, arrabbiato, sconcertato per l'indifferenza dell'opinione pubblica a livello di massa per questi fenomeni di violenza dei quali il nostro comando generale di stato si macchia. Poi dicono che gli anni di piombo sono finiti. Non ho mai creduto a questo come non ho mai creduto alle balle che identificava in "certi responsabili" degli anni di piombo. La strategia della tensione dello stato è uguale oggi a quella di allora quando hanno infilato le mani a Piazza Fontana. nell'Italicus, nella stazione di Bologna. E noi sempre zitti test bassa e rassegnati a passare le giornate nella più totale alienazione.
grazie per il tuo sempre preciso lavoro di analisi
un abbraccio
giordan
è uno stato repressivo, ingiusto e violento!!!!!!!
EliminaCARA UPUPA .
RispondiEliminaCondivido il pensiero di Giordan jan , quando dice che : la democrazia in questo paese non esiste.Non esiste perchè non consente la libertà di pensiero, la libertà di manifestare, la liberà di decidere come condividere la vita con il territorio che si differenzia dal MANGIARE LA TERRA!!
Non sono molto informata sul I NO TAV che si oppongono feramamente ai 'sondaggi' del territorio per iniziare la preparazione del Tratto ad Alta Velocità Torino-Lione. Ma mi indigno molto quando vedo che si usa la violenza , dove donne e uomini vengono presi a manganellate, tra silenzio e censura, Indipendentemente da come la si pensi, è certo che la violenza non si può usare. questa e una vergogna vera e propria .Spero soltanto che gli abitanti della val Susa non si arrendano facilmente nemmeno davanti alla polizia inferocita. si parla tanto di diritti e di libertà,di tante belle cose,ma quando c'è di mezzo il manganello...no! non ci stò ! CIAO
Cara Lina...secondo me siamo il popolo più preso in giro al mondo!!!!!!!!!!!!!!!
Elimina