FRAGOROSO SILENZIO
mercoledì 23 novembre 2011
Su la testa...
Siamo così...
Don Gallo: “La Chiesa paghi le tasse e sia povera”
“L’emendamento dei radicali sulla richiesta di contribuzione del Vaticano all’economia del Paese”, non solo è “giusto”, ma rappresenta anche “un’occasione per la Chiesa stessa per recuperare la strada maestra della sobrietà e della vicinanza con gli ultimi”. Lo ha detto don Andrea Gallo, intervenendo alla festa dell’Anpi a Toirano, in occasione della presentazione del suo libro “Di sana e robusta Costituzione”. Il fondatore della comunità per tossicodipendenti “San Benedetto al Porto” ha richiamato la platea ai valori fondanti del testo costituzionale, criticando “il moralismo della Chiesa” – soprattutto in tema di sessualità – ed esaltando la necessità per le donne di rivendicare con forza i loro diritti “se non ora quando”. Don Gallo non ha risparmiato critiche a un governo che “colpisce sistematicamente il bene pubblico in tutte le sue forme” (a partire dalla scuola) e nei confronti di “soggetti che ne distorcono il significato”. L’attacco è rivolto soprattutto a Comunione e Liberazione, ribattezzata per l’occasione “Comunione e Lottizzazione”. Don Gallo ha concluso citando Don Milani: “Le uniche due armi che ha il popolo sono il voto e lo sciopero”. Ma “di fronte a un periodo come questo non basta uno sciopero di un giorno. Ci vorrebbe di almeno un mese!” di Giovannij Lucci
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Ciao Upupa e buona serata. Infatti, Don Gallo non sta molto simpatico ai vertici del Vaticano! E neanche chi chiede, come me, di azzerare i contributi diretti (che non è l'8 per mille) dello Stato italiano a quello Vaticano e di farla finita di "mantenere" uno Stato ricco e straricco di suo, che investe in borsa tanto quanto gli speculatori che oggi ci dissanguano. Ma queste richieste, in un Paese bigotto come il nostro, sono bestemmie!
RispondiElimina... dimenticavo! I contributi diretti, ossia il finanziamento per ristrutturazione di beni di proprietà della chiesa, costruzione di nuove chiese, pagamento degli insegnanti di religione, finanziamento alle scuole (private) gestite dal clero e tante altre cosine che esulano dai fondi dell'8 per mille, ammontano a robetta come una decina di miliardi di euro l'anno!!
RispondiEliminaCaro Carlo, la chiesa deve fare la sua parte che non è per dovere civile ma perchè si è abbondantemente approfittata del suo potere e della sua posizione a danno di chiunque...è finito il tempo delle favole e delle falsità...
RispondiEliminaDon Gallo: un degno esempio di impegno sociale e civico!
RispondiEliminaCaro Adriano...è importante capire quali sono le nostre responsabilità nella vita e accettarle...così si può condurre una vita più importante e che non riguarda solo te stesso...Don Carlo penso che l'abbia capito...
RispondiEliminagrande Don Gallo , uno di noi !!
RispondiElimina:La Chiesa sia povera e paghi le tasse !!!
RispondiEliminaCaro Valerio...nel nostro paese le "menti" ci sono, è che non le ascoltano...
RispondiEliminaCaro Enly...solo se pagasse l'ICI non avremmo problemi...
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