Tutta la vostra cultura è costruita così. Come se il mondo
foste voi.
Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, 1967
Non è un fantasma quello che si aggira indisturbato per le strade del nostro paese.Non è un brutto sogno nè una diceria popolare.E' una realtà pericolosa e distruttiva:l'ignoranza. A pensarci bene è una pestilenza dovuta ad una cospirazione diabolica della classe dirigente che perdura da tempo e che ci vuole tutti "non pensanti" così facilmente manovrabili.Chi ha analizzato questa realtà ci dice che l'Italia si trova al 34 posto dei paesi OCSE per il n.di laureati. E i paesi sono 36! I nostri giovani non si laureano.E' lecito chiedersi il perchè dopo che questi signori hanno distrutto la scuola,l'università, il tessuto economico che garantiva il diritto allo studio? La classe dirigente non si è preoccupata di questo, tutta presa da interessi personali,tesa solo a svuotare le casse di soldi pubblici, a come consolidare eternamente la propria posizione economica e politica anche a colpi di scandali e ruberie palesi.
Di questo non si parla in questa becera e volgare campagna elettorale, non si parla di cosa e chi deve fare cosa,non si parla di progetti per il futuro,di una società inclusiva nè si parla di quel senso di inquietudine e paura che pervade sia i singoli individui sia le imprese impotenti a modificare questo disastro economico. Nè questa politica fallimentare si chiede cosa prova la gente a diventare collettivamente sempre più povera. Hanno promosso la società dell'ignoranza,hanno realizzato lo scempio del sapere,distrutto il sogno dei giovani:il futuro.I giovani ci provano a cambiare le cose,ma... E nel profondo del nostro essere si fa strada la sensazione che forse "è necessario" cambiare cambiare radicalmente il profilo della classe dirigente?
Sempre vigili
Da:http://www.unicommon.org
Allarme sulle macerie: la grande fuga dall'università
[rassegna stampa]
THURSDAY, 31 JANUARY 2013 17:19 UNICOMMON
Dal 2005 a oggi i movimenti
studenteschi hanno denunciato con forza e radicalità, resistendo alla
repressione e alle menzogne di tutto l'arco parlamentare, l'attacco senza
precedenti contro le università a livello italiano ma non solo. Oggi su
Corriere e Repubblica online, i cui articoli pubblichiamo a seguire, si grida
all'allarme per il calo di iscrizioni: ma si tratta solo della logica
conseguenza delle politiche degli ultimi vent'anni per lo meno. La lotta per
trasformare le università e e le nostre vite saccheggiate dal neoliberismo non
è conclusa: pagherete caro, pagherete tutto! [nota della redazione]
da repubblica.it - Università,
50mila iscritti in meno. Come fosse scomparsa la Statale di Milano
E' quanto registra un documento del
Consiglio Universitario Nazionale, assieme al calo dei docenti: -22% rispetto
al 2006. Ma è allarme anche sui finanziamenti: stabile e calibrato
sull'inflazione fino al 2009, il Fondo di finanziamento ordinario è sceso poi
del 5% su base annua. "Su queste basi moltissime università a rischio
dissesto"
ROMA - Allarme per l'università
italiana. In dieci anni gli immatricolati sono scesi da 338.482 (anno
accademico 2003-2004) a 280.144 (2011-2012), con un calo di 58.000 studenti
(-17%). E' come se in un decennio fosse scomparso un intero ateneo di grandi
dimensioni, ad esempio la Statale di Milano. Si riduce anche il numero dei
professori: in sei anni (2006-2012) il calo è del 22%.
E' quanto emerge da un documento del
Cun (Consiglio Universitario Nazionale), che segnala inoltre come dal 2001 al
2009 il Fondo di finanziamento ordinario (Ffo), calcolato in termini reali
aggiustati sull'inflazione, sia rimasto quasi stabile per poi scendere del 5%
ogni anno, con un calo complessivo che per il 2013 si annuncia prossimo al 20%.
"Su queste basi e in assenza di un qualsiasi piano pluriennale di
finanziamento moltissime università, a rischio di dissesto - denuncia il Cun -
non possono programmare la didattica né le capacità di ricerca". Sotto
media Ocse per numero di laureati. Quanto a laureati, l'Italia è largamente al
di sotto della media Ocse: 34mo posto su 36 Paesi. Solo il 19% dei 30-34enni ha
una laurea, contro una media europea del 30%. Il 33,6 % degli iscritti, infine,
è fuori corso mentre il 17,3% non fa esami.
Meno borse di studio. Il numero dei
laureati nel nostro Paese è destinato a calare ancora anche perché, negli
ultimi 3 anni, il fondo nazionale per finanziare le borse di studio è stato
ridotto. Nel 2009 i fondi nazionali coprivano l'84% degli studenti aventi
diritto, nel 2011 il 75%. Eliminati più di mille corsi di laurea. In sei anni
sono stati eliminati 1.195 corsi di laurea. Quest'anno sono scomparsi 84 corsi
triennali e 28 corsi specialistici/magistrali. Se questa riduzione è stata
inizialmente dovuta ad azioni di razionalizzazione, ora dipende invece in
larghissima misura - si fa notare - alla pesante riduzione del personale
docente. Dottorati sotto media Ue. Rispetto alla media Ue, in Italia abbiamo
6.000 dottorandi in meno che si iscrivono ai corsi di dottorato. L'attuazione
della riforma del dottorato di ricerca prevista dalla riforma Gelmini è ancora
al palo e il 50% dei laureati segue i corsi di dottorato senza borsa di studio.
Rapporto docenti/studenti. Detto che
del calo dei prof del 22% in sei anni, nei prossimi 3 anni si prevede un
ulteriore calo. Contro una media Ocse di 15,5 studenti per docente, in Italia
la media è di 18,7. Pur considerando il calo di immatricolazioni, il rapporto
docenti/studenti è destinato a divaricarsi ancora per una continua emorragia di
professori che non vengono più assunti. Il calo è anche dovuto alla forte
limitazione imposta ai contratti di insegnamento che ciascun ateneo può
stipulare.
Attrezzature obsolete. A forte
rischio obsolescenza le attrezzature dei laboratori per la decurtazione dei
fondi: anche i finanziamenti Prin, cioè i fondi destinati alla ricerca libera
di base per le università e il Cnr, subiscono tagli costanti: si è passati da
una media di 50 milioni all'anno ai 13 milioni per il 2012. Infatti dai 100
milioni assegnati nel 2008-2009 a progetti biennali si è passati a 170 milioni
per il biennio 2010-2011 ma per progetti triennali, per giungere a meno di 40
milioni nel 2012, sempre per progetti triennali.
Andrea Lenzi, presidente del Cun,
parla di "costante, progressiva e irrazionale" riduzione delle
risorse finanziarie e umane destinate al sistema universitario che "ne
lede irrimediabilmente la capacità di svolgere le sue funzioni di base, di
formazione e ricerca". "In questo momento - prosegue Lenzi - qualcuno
potrebbe chiedersi perché, in questa fase storica, un Paese in profonda crisi
finanziaria e sociale debba preoccuparsi a investire nell'alta formazione delle
future generazioni quando altri tipi di investimenti potrebbero dare risultati
nel breve termine. Come cittadino e ricercatore rispondo che l'Università crea
conoscenza diffusa e capacità di sapere critico per i giovani, è l'unica
istituzione pubblica che crea le competenze per la classe dirigente di un Paese
democratico, moderno ed evoluto ed è l'unica palestra che mette in evidenza le
vocazioni e le eccellenze indispensabili alla competizione scientifica globale.
L'Università è l'unica istituzione in cui si sviluppa un'osmosi per
un'imprenditoria di alto profilo e produce anche competenze indispensabili per
una pubblica amministrazione adeguata al terzo millennio".
Per Lenzi, la ricerca scientifica
"è l'unico motore universalmente riconosciuto per l'innovazione e lo
sviluppo, tanto che il resto del mondo sta investendo in ricerca nonostante il
periodo di profonda crisi". "Sono necessarie sia la ricerca
applicata, in grado di attivare una fattiva sinergia con l'imprenditoria con
cui far nascere e crescere le migliori esperienze, sia - conclude - la ricerca
di base sorgente che, da oltre un millennio, ha permesso quegli scatti
innovativi che hanno fatto dell'Italia una delle nazioni di punta nelle
scoperte in ogni campo".
(31 gennaio 2013)
dacorriere.it-La
grande fuga dalle università «In 10 anni scomparso un ateneo»
Gli
immatricolati sono scesi da 338.482 (2003-2004) a 280.144 (2011-2012). Giù
anche il numero dei professori. Iscritti, laureati, dottorati, docenti, fondi,
tutte "voci" con il segno meno: l'università italiana è in grande
affanno. Lo denuncia il Cun (Consiglio universitario nazionale) in un documento
rivolto all'attuale Governo e Parlamento, alle forze politiche impegnate nella
competizione elettorale, «ma soprattutto a tutto il Paese». Il documento
(Dichiarazione per l'università e la ricerca, le emergenze del sistema)
sottolinea che dal 2009 il Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) è sceso del
5% ogni anno.
ISCRITTI,
COME FOSSE SCOMPARSO UN ATENEO - In dieci anni gli immatricolati sono scesi da
338.482 (2003-2004) a 280.144 (2011-2012), con un calo di 58.000 studenti
(-17%). Come se in un decennio - quantifica il Cun - fosse scomparso un ateneo
come la Statale di Milano. Il calo delle immatricolazioni riguarda tutto il
territorio e la gran parte degli atenei. AI 19enni, il cui numero è rimasto
stabile negli ultimi 5 anni, la laurea interessa sempre meno: le iscrizioni
sono calate del 4% in tre anni: dal 51% nel 2007-2008 al 47% nel 2010-2011.
PER NUMERO LAUREATI LONTANI DA
EUROPA - Quanto a laureati l'Italia è largamente al di sotto della media Ocse:
34mo posto su 36 Paesi. Solo il 19% dei 30-34enni ha una laurea, contro una
media europea del 30%. Il 33,6 % degli iscritti, infine, è fuori corso mentre
il 17,3% non fa esami.
10) Chi e Perché ha lasciato morire i ragazzi della Casa dello Studente all’Aquila
12 Agosto............
Nel mio deserto colmo di fiori secchi,ci sei tu, immenso sogno senza confini! La notte insonne,il giorno opaco,il tempo incompiuto..e tu per sempre!
La realtà che vivrai domani è fortemente condizionata da quello che fai oggi.... Facciamo in modo che nessuno si senta solo!
Questo blog aderisce allo sciopero!
Questo Blog non è una testata giornalistica....
............ è la "mia pagina bianca"!!!!!!Dove scrivo i miei pensieri,le mie emozioni,le mie titubanze!
Contro la disinformazione!!!!!!!!!!!!!
Lottiamo per un'informazione corretta .....
....Grazie del premio Stella ! Lo custodirò con molto affetto!
"Upupa, ilare uccello calunniato dai poeti, che roti la cresta sopra l'aereo stollo del pollaio e come un finto gallo giri al vento; nunzio primaverile, upupa, come per te il tempo s'arresta, non muore piu' il Febbraio, come tutto di fuori si protende al muover del tuo capo, allegro folletto, e tu lo ignori".
(da: Eugenio Montale, Ossi di seppia, 1920-1927)
...........dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
NIKI APRILE GATTI
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a tutti i ragazzi.....
E ti diranno parole rosse come il sangue, nere come la notte; ma non è vero, ragazzo, che la ragione sta sempre col più forte; io conosco poeti che spostano i fiumi con il pensiero, e naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo. Chiudi gli occhi, ragazzo, e credi solo a quel che vedi dentro; stringi i pugni, ragazzo, non lasciargliela vinta neanche un momento; copri l'amore, ragazzo, ma non nasconderlo sotto il mantello; a volte passa qualcuno, a volte c'è qualcuno che deve vederlo. Roberto Vecchioni
Non ricordare il giorno trascorso e non perderti in lacrime sul domani che viene: su passato e futuro non far fondamento vivi dell'oggi e non perdere al vento la vita. Omar Khayyam
...i bambini sono di sinistra.........
.....eppure vivo..........
Inganno della mente mia, bisogno straziante dell’anima. Bugiardi gli occhi miei che sono veri solo quando piangono te, che inventano e colorano la tua immagine per dare respiro al mio cuore.
ad una persona speciale
Ho amato tutto di te, i tuoi entusiasmi e le tue delusioni, i tuoi desideri, i tuoi sogni, i tuoi successi e i tuoi fallimenti. Ho amato tutto di te i tuoi sorrisi e i tuoi pensieri cupi le tue sicurezze e le tue titubanze. Ho amato tutto di te la tua speranza e la tua disperazione, l’incanto e il disincanto, la forza e la debolezza. Ho amato tutto di te anche il tuo andartene senza rumore.
Cara Iolanda è un labirinto che è quasi impossibile trovare l'uscita!!!
RispondiEliminaBuon fine settimana cara amica.
Tomaso
Ciao Tomaso...un abbraccio
Elimina...e l'ignoranza si propaga a macchia d'olio...
RispondiEliminaCara Gianna...e come la combattiamo?
EliminaCi propinano l'idea che la cultura non serve più a nulla, anzi è un ostacolo per districarsi in questo mondo di scaltri.
RispondiEliminaSono LADRI di tutto...anche del sapere...
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