FRAGOROSO SILENZIO

domenica 15 gennaio 2012

Tutto cambia...niente cambia






Usciamo dal’ordinario...
Monti...
“La sua manovra non è bastata a ridurre lo spread dei nostri titoli pubblici rispetto a quelli tedeschi. Questo rende precaria la posizione del suo governo che ha chiesto al paese enorme sacrifici per salvare l'Italia, ma non è in grado di mantenere la promessa fatta. Nel frattempo il paese, sulla spinta della contrazione fiscale e di quella creditizia, sta entrando in una pesante recessione. Se la crisi del debito dovesse peggiorare, Berlusconi avrebbe gioco facile ad attaccare il governo da destra, scaricando su di esso la responsabilità della crisi. Posizionandosi come partito anti-europeo e anti-euro, sarebbe in grado di attirare il consenso di quanti sognano una svalutazione per far ripartire le esportazioni. Purtroppo la storia ci insegna che questa strategia riporterebbe Berlusconi al potere con una maggioranza schiacciante.” http://espresso.repubblica.it

Tutto cambia, niente cambia...
E’ colpa delle agenzie di rating, è colpa del mercato globale, è colpa di Obama...ma...
I responsabili della situazione attuale non sono solo i politici,le banche ,il mercato globale e la mancata crescita,ma anche alcuni cari nostri imprenditori che hanno preferito “delocalizzare” le imprese lì dove era garantito il loro guadagno,che hanno privilegiato la produzione e non l’innovazione, che non hanno voluto investire sul capitale umano e sulla qualità della produzione. Imprenditori che non hanno facilitato e promosso la crescita del paese...e ne conosciamo nomi e cognomi...
Crescere significa essere competitivi e per essere competitivi occorre oggi eliminare gli sprechi, combattere gli sprechi significa andare a colpire gli interessi di molte persone. Quindi caste, lobby, corporazioni, amministrazioni pubbliche...occorre mettere in campo interventi credibili,parlare per essere credibili, intervenire su diversi fronti...le liberalizzazioni...??????????
Liberalizzazione significa concorrenza che significa convenienza per gli utenti,per i consumatori,per i cittadini.
Liberalizzazione non significa dire che il privato è bello e il pubblico è brutto, Bersani, negli anni passati aveva capito che la strada era questa e qualcosa aveva messo in campo, qualcosa che il governo successivo ha limitato e lentamente affossato. Oggi i partiti sono nettamente contrari alle liberalizzazioni perché si reggono sul consenso delle varie lobby, un bacino di voti immenso...
Continuano, per esempio, a mantenere in vita le società municipalizzate che, pur avendo una perdita netta, continuano a esistere perché fonti di potere politico.
Liberalizzare è anche combattere il fare “cartello” di alcune associazioni,corporazioni e categorie, per esempio banche e assicurazioni...
Il decreto “salva Italia” impedisce incroci di nomine e poltrone di dirigenze importanti...non dimentichiamo che abbiamo i costi bancari e delle polizze assicurative più alti in Europa...
L’errore del governo è stato quello di iniziare questo percorso con i taxi e le farmacie, ancora una volta si interviene sui piccoli e non sui grandi es. Enel, Eni,municipalizzate ecc., così si alimentano tensioni sociali perché tutto cambia, niente cambia...Occorre progettare un percorso credibile e non solo intenzionale...
Il problema di fondo è che, in questo modo, il mercato vero non crede a ciò che si sta facendo, gli investitori ritengono poco credibili gli interventi perché riversati solo sui semplici cittadini e non sulle liberalizzazioni di grandi enti...che garantirebbero il piano per la crescita.
L’altro grande problema è l’atteggiamento dell’Europa che mostra di non sapere cosa fare...L’Europa deve prendere decisioni vitali per esempio la sorte degli eurobond, risolvere il problema di una banca centrale di riferimento per l’euro, decidere se realizzare una vera unione politica oltre che monetaria...
Il problema di fondo è che all’interno dell’Europa esiste una conflittualità tangibile interna e inoltre è palese l’incapacità politica dei rappresentanti dei diversi paesi che professano intenzioni ma non fatti.
La bocciatura di Standard&Poor’s ( con tutte le riflessioni da fare) è per l’Europa intera, speriamo che alla fine del mese il vertice europeo possa dare il via al fondo salva stati e collegare questo fondo alla BCE... potrebbe essere la svolta...un cambiamento dell’atteggiamento dei mercati. L’Europa deve fare un passo in avanti... e il nostro paese? Il nostro paese è in ritardo su tutto, es. i soldi costano in Italia cinque volte più che in Germania,i prestiti alle imprese e i crediti sono molto difficili, la competitività deriva anche dallo snellimento della burocrazia, da come è gestita la cosa pubblica es...molti Presidi devono la loro nomina a giochi politici e concorsi riservati che sono costati al pubblico moltissimo e senza ragione in quanto si trattava di un pro-forma, i primari degli ospedali non vengono nominati perché capaci ma per interessi politici e l’elenco potrebbe continuare...allora è il caso di introdurre il “merito” ? Di certo non è la soluzione di tutto ma di qualcosa sì!!!!!!!!!!!

Occorre ri-vedere molte cose... occorre ri-vedere il sistema paese!!!!!!!!!!!!!


Sempre vigili


7 commenti:

  1. Come di solito fai la tua è un'analisi dettagliata e precisa dell'attuale situazione italiana ed anche se vogliamo, spietata.
    Non è farina del mio sacco intendiamoci, ma non credi che le agenzie di "rating" essendo americane se non sbaglio, ce l'abbiano con l'euro e con la quasi intera Europa? Credo che farebbe molto comodo agli USA se l'euro sparisse.

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    1. Queste agenzie sono anche private e quindi...certo che l'hanno con l'Europa ma di fatto l'Europa si fa fare di tutto e questo è un problema da risolvere!!!!!!!!!!

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  2. CARA UPUPA .
    Che dire di Monti? Neppure a me piace . Potrebbe fare le cose meglio volendo . Ma lui per paura di essere spedito a accetta i ricatti di Berlusconi ,e non ha fatto altro che massacrare lavoratori e pensionati. E cosa ha fatto Berlusconi in tanti anni che ha governato? ha contribuito a farci sprofondare di più nella mer....Siccome sicuramente vincerà le prossime elezioni, adesso fa fare il lavoro sporco a monti, così possono dire di non essere stati loro ad affamare il popolo . Poi ci sono le banche e le grandi "lobby"finanziarie, sono dell'idea che dietro tutta questa faccenta delle crisi , ci sono le grandi "lobby"finanziarie,e che sono loro che manovrano i fili della politica in quasi tutti gli stati della terra e quindi semplicemente non mordono la mano che li nutre bene . ciao .

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  3. ottima e dettagliata analisi!!
    Non ho mai avuto fiducia del Monti e non ce l'ho tutt'ora!! è un uomo delle banche e non può fare gli interessi di coloro che per le banche sono cibo (cioè noi).

    La situazione è critica e sappiamo chi sono i responsabili il guaio è che per andarli a deporre, la massa deve avere fame altrimenti non muove un dito. C'è un rischio ulteriore: che a seguito della difficoltà di comprensione di una maggioranza direi schiacciate del paese ormai, nel momento in cui si interviene, si colpiscono i bersagli sbagliati facendo più danni di quanti ce ne siano ora ( vedi rivalutazione del berlusconismo)o peggio...
    Mi spiace ho anche poca fiducia, ma cavolo se in questo paese la gente non si sveglia non caviamo un ragno dal buco.

    Grazie per il tuo sempre preciso lavoro

    a presto
    giordan

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  4. Sono d'accordissimo! Non si colpiscono mai i grandi!

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  5. cambia niente.
    Anzi si qualcosa, paghiamo di più.

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