FRAGOROSO SILENZIO
mercoledì 23 maggio 2012
Le parole sono pietre...
“...Li aveva divisi in
due categorie:poltrona e pennacchio. Quelli di poltrona erano i peggiori. Carrieristi
senza scrupoli,ma con la presunzione di non esserlo. Si circondavano di
mediocri,privilegiando la fedeltà al talento,l’appartenenza all’indipendenza. E
negavano di essere diventati la fotocopia imbruttita dei mostri che volevano
abbattere in gioventù.”
Da :L’ultima riga delle favole,M. Gramellini
Parole per amare, parole per gridare il proprio dolore, parole per esprimere la gioia, per litigare,per far pace,per annientare o esaltare l'altro;
Parole per volare, per conoscere,per ridere e piangere...
Ne sono milioni...e sono pietre come diceva Levi...ma occorre saperle usare!!!!!!!!!!!!!!
Dopo l’inutile festival
delle parole di Fazio e Saviano e l’infruttuoso sforzo di diffonderne una quantità enorme per padroneggiarle come “bene
comune” condivisibile alla stessa maniera per tutti,nel nostro paese, in questi
due giorni, se ne sono spese di parole,proprio come i due “conduttori”...,gratis
e senza ritegno!
Si continuano ad usare parole
impropriamente, inopportunamente,non considerando che le parole spesso si
caricano di significato emotivo, un significato ancor più importante di quello
proprio.
Così è stato fatto per
Brindisi, per le votazioni,per il terremoto.
E tutto questo svendere
le parole lo dobbiamo ai giornali, ai media, ai politici ...
Un articolo
molto interessante da leggere, in merito
al linguaggio dei partiti è stato pubblicato su Tamtàm Democratico:
Restituire verità alle parole
Raffaele Simone
Qui il Prof
chiarisce molto bene i meccanismi usati dalla politica nel costruire un
linguaggio funzionale a ciò che intende
diffondere e propagandare.
Da Bossi a
Berlusconi a Grillo il linguaggio è molto aggressivo, spesso volgare e/o
grossolano e scollacciato, ricco di metafore,popolano nelle espressioni e
plateale...Linguaggio dal forte impatto...Come la politica che raccontano...
E quelle
mezze figure che affollano i programmi, che con grande presunzione, si chiamano
di informazione, è di questo linguaggio che si nutrono e ci nutrono.
Dimenticando
che i deludenti risultati elettorali sono dovuti alla loro incapacità di
rappresentare i cittadini,che i disagi e gli interrogativi che la gente comune
pone all’attenzione di chi dovrebbe amministrare democraticamente la democrazia,
non sono risolvibili con parole svuotate della loro valenza semantica.
E’ di oggi
la polemica sul Blog di Grillo sulle dichiarazioni di Pizzarotti...
“Certo, non manca chi
si schiera al fianco di Federico Pizzarotti. Ma sono voci isolate. Pericle, ad
esempio, condivide che il sindaco dica di non prendere ordini da Grillo. «Ha
fatto bene. Ma come- chiede agli altri militanti- tutti i giorni ci attaccano con
la scusa che Grillo è il padrone del M5S, praticamente una copia del Pdl, e se
uno spiega che nel M5s non ci sono padroni, nè boss vi agitate?».
Continua l’abuso delle
parole...
Grillo ha detto che
Bersani “è quasi morto”...
Un vocabolario
becero...e non per difendere Bersani...
Becero è il suo modo di
proporsi, di dialogare, di pubblicizzare il proprio pensiero con violenza
verbale e gestuale,anticamera di altro...
Così come gli
inquirenti a Brindisi che con le loro dichiarazioni “calde” anzi bollenti hanno
creato solo confusione e mostri... Dopo l’insuccesso di azioni scellerate hanno
dichiarato che sul posto c’era la migliore Intellingence del paese ...ma si sa
che nel nostro paese le indagini non scoprono mai niente se non molto,ma molto
tardi e grazie, molte volte, a pentiti!!!!!!!!!!!!!!!!!! Intanto si spendono
parole che disorientano e scavano solchi incolmabili nella fiducia alle
istituzioni...
Questi “carrieristi
senza scrupoli”hanno distrutto il paese e niente ci potrà restituire il mal
tolto...
Non cadiamo dalla padella
alla brace!!!!!!!!!!!!!!
Sempre vigili
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E' la storia di come va da sempre il mondo, temo! E l'esperienza dice, purtroppo, che si cambia in meglio, quando si cambia, solo a piccoli passi...
RispondiEliminaHo purtroppo l'impressione che questa gentaglia che vediamo quasi quotidinamente per colpa degli odierni mass-media, continui a imperversare con il loro parlare privo di qualsiasi elemento raziocinante.
RispondiEliminaUn caro saluto,
aldo.
Tutto dipende dalla cultura, dalla capacità di svincolarsi dal sistema di tutti noi cittadini. E' veramente vergognoso ciò che sta accadendo ed offensivo per i lavoratori, gli studenti, i nostri vecchi ormai alla fame.
RispondiEliminaDobbiamo veramente fare qualcosa prima che le cose peggiorino, ma dobbiamo essere in tanti e soprattutto uniti...ed è qua che la vedo dura...
ciao a presto
giordan
Parole, paroloni, parolacce!!!
RispondiEliminaBasta...vogliamo fatti concreti.
Sempre vigili, upupa.