“Forse oggi l’obiettivo principale non è di scoprire cosa siamo,ma piuttosto di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire ciò che potremmo diventare.” Michel Foucault
In questo periodo sono spesso assente dai blog, ho qualche difficoltà a scrivere e a leggere…
La mia “rabbia” monta come la panna…e il mio disincanto è un fiume in piena.
Io ho sempre creduto, più che alla giustizia in sé, all’uomo che la amministra e la storia ha esempi importanti di grandi giuristi, uomini di encomiabile equità…Guardando ciò che accade intorno a noi però questa mia convinzione comincia a vacillare,come vacilla l’idea di uguaglianza,di rispetto delle norme,di diritto..insomma sono un castello in rovina e lontana appare la fase di ristrutturazione…perché…
Ci sono storie che entrano nelle nostre case in punta di piedi ed altre che vi irrompono sconvolgendo quel barlume di equilibrio che faticosamente, noi poveri illusi, abbiamo costruito, non pensando che tutto può succedere…
E così tutto assume un colore diverso,un significato inaspettato, un senso sbagliato.
Nel tempo dell’apparire,dello scontro tra realtà e desiderio,della ricerca di ogni bene di consumo,del cogliere l’attimo,ci si dimentica di queste storie che ci circondano,che entrano nelle nostre case ma che,a volte,non riescono a restarci o a coinvolgerci.
E per queste storie,invece, dovremmo indignarci,dovremmo lottare,gridare perché sono storie tragiche,di violenza,di sorprusi, di negazione di diritti.
Storie che distruggono famiglie, che mettono in ginocchio anche i più forti,che annullano sogni,aspettative,aspirazioni. Storie che ti piegano e che ti fanno annaspare in una spasmodica ricerca di chiarezza. Storie consumate dal disinteresse,dalla superficialità e dal qualunquismo. Storie nascoste ,mistificate da chi ha il potere e il dovere di far conoscere i fatti e che,invece, toglie voce a chi non l’ha più per non lasciare trasparire nulla dei drammi che si consumano nei luoghi sacri dello stato come caserme e carceri…
Il problema non è solo l’eccessivo individualismo,l’assenza di empatia,l’incapacità di leggere le emozioni altrui,ma l’inesistenza di quegli atteggiamenti morali dei quali questo arido tempo ha grande bisogno:compassione,altruismo,solidarietà.
C’è grande distacco, separazione dalla compassione perché troppo spesso viene confusa con la pietà, pur essendo due cose differenti.
“Mentre la compassione riflette l'anelito del cuore a immedesimarsi e soffrire con l'altro, la pietà è una serie controllata di pensieri intesi ad assicurarci il distacco da chi soffre”. (Paul C. Roud)
Sicuramente con questa falsa equazione, Compassione=pietà, ci mettiamo al riparo dall’agire per l’altro,e rimaniamo protetti dal nostro sentire.
Quel che succede,però, resta lì, e il deserto emotivo che opprime, desertifica ogni cosa.
E di questo ci dobbiamo interessare… di questa desertificazione dell’anima…che ha bruciato i luoghi della riflessione,ha inaridito il cuore,che non ci fa più “sentire”…
Rinverdire tutto ciò ci porterebbe a comprendere meglio dove stiamo andando e dove ci stanno portando gli organi di potere che negano l’accaduto,i misfatti, le violenze perpetrate sui nostri figli, come nella storia di:Marcello Lonzi,Francesco Mastrogiovanni,Aldo Bianzino,Manuel Eliantonio,Vito Daniele, Giuseppe Uva e tante altre ancora,dimenticate,archiviate,come se nulla fosse successo.
Qualche giorno fa è stata archiviata anche la storia di Niki Aprile Gatti…
Passiamo attraverso le persone e le cose…
E sembra quasi che la vita non abbia più voglia di vivere…
In tutte queste storie chi parla sono le carte, ma evidentemente hanno poca voce e destano poco interesse nelle persone che le devono leggere,i magistrati…
Carte che dimostrano inequivocabilmente la realtà; carte tali da escludere qualsiasi riserva o incertezza,eppure, dai magistrati,viene affermato il contrario, senza un procedimento logico, per cui, dalla constatazione dei fatti, si arriva ad una falsa verità nei cui confronti non è possibile alcuna critica…
Alcuna critica? No,io critico, non mi auto-censuro…ed esprimo tutto il mio biasimo nei confronti di chi ha dimenticato di essere, prima di tutto, uomo e contemporaneamente giudice…magistrato…
Amministrare la giustizia significa fare le cose giuste,rendere la parola a chi è stata tolta,è fare in modo che nessuno si senta meno…che io sia come te,che tu non riceva un torto…
Non è così nel nostro paese…
Nel nostro paese si nega l’evidenza…
Abbiamo letto tutti nel blog della mamma di Niki,le cose come stanno…
http://nikiaprilegatti.blogspot.com/
vergognatevi…vergognatevi di toglierci la giustizia…
Vergognatevi di negare la realtà…
Chi riesce a mistificare la realtà non è un uomo giusto.A lui dico…
Non si deve interpretare la legge,si deve applicare…e applicare la legge significa leggere correttamente i fatti,è pericoloso fare diversamente perché così si puniscono non i colpevoli ma gli innocenti,si punisce una seconda volta chi ha già subito…
Stefano Rodotà, in un articolo su Repubblica ha scritto:” I regimi non cambiano solo quando si è di fronte ad un colpo di stato o ad una rottura frontale. Mutano pure per effetto di una erosione lenta , che cancella principi fondativi di un sistema…”
Questa erosione, nel nostro paese,galoppa da anni,sta corrodendo ogni elemento del sistema stato;c’è una pericolosa deviazione dalla verità e una rischiosa ramificazione della corruzione anche nella giustizia…che ama la spettacolarità del suo agire,si presenta come roccia senza appigli né spigoli e poi diffonde bugie d’annata…
Che fine ha fatto l’indagine in cui è stato coinvolto Niki?
A che punto sono le indagini? Dove sono e cosa fanno i coinvolti?
Non si può gridare allo scandalo,mettere alla gogna persone e non dimostrarne le responsabilità…un magistrato ha il dovere di provare le imputazioni in breve tempo,anzi prima di emettere custodie cautelari deve avere le prove certe e non solo sospetti…perché un magistrato, a differenza di altri, se compie errori, questi si abbattono sulle persone come mannaie…
Niki per questa indagine è morto…voglio sapere a che punto è il lavoro dei magistrati che se ne occupano; è diritto di ogni cittadino sapere,ed è loro dovere informare…
Sempre vigili
Grazie Upupa,
RispondiEliminagrazie di aver dato voce a Niki ...
...ha parlato attraverso te...
Un bacio
Ornella
.........Per TMO...LA VOCE L'AVRA' SEMPRE!!!!!!!!!!
RispondiEliminaQuanta verità in questo tuo post e quanta menzogna e ingiustizia ci lascia sgomenti.
RispondiEliminaCaro monticiano...è umiliante!!!!!!!!
RispondiEliminaLe tue sono parole di Verità, chiare,sincere e giuste. Come sempre, come ti conosciamo. Sono anche le nostre parole. La Giustizia non si archivia. Mai. Nicki non si archivia. Mai.
RispondiEliminaCaro Aries 51...loro possono anche vigliaccamente archiviare,ma noi continueremo a cercare la verità...
RispondiEliminaIo sono rimasta senza parole...come hanno potuto archiviare tutto?
RispondiElimina"Chi riesce a mistificare la realtà non è un uomo giusto".
RispondiEliminaVERISSIMO!
Da che parte dovrebbe stare un uomo giusto se non dalla parte di chi ha subito il torto !
Niki, e la cosa è fin troppo evidente, di torti ne ha subiti tanti.
Come hanno potuto essere così superficiali, così assurdamente ingiusti ?
Niki urla giustizia.
Noi tutti vogliamo LA VERITA'.
Io sarò sempre con voi
un abbraccio
Rosa
Cara Stella...non ci sono parole!!!!!!!
RispondiEliminaCara Rosa ...superficiali e ostinatamente ciechi!
RispondiEliminaPurtroppo siamo in un Paese cupo dove la democrazia in realtà è stata sempre apparente. Archiviare è una forma di vigliaccheria, è un mezzo burocratico, tipico dello Stato, che permette il perpetuare delle ingiustizie!
RispondiEliminaUPUPA,
RispondiEliminain Italia non succede mai nulla, è il paese di Pulcinella. Senza serietà. Senza giustizia. Vige la legge del più forte: ti difendi e vieni rispettato perché capiscono che ti sai difendere, altrimenti ti sopraffanno. Bisogna elevarsi e fare battaglia psichica e poiché la parola, il verbo crea: SCRIVI! NOn ti arrendere, le parole oltre ad avere un significato hanno una loro vibrazione e risuonano nell'Universo e in qualche modo arrivano vengono captate. Jung, la chiamava "coscienza collettiva", gli antichi "la simpatia di tutte le cose".
bacioni e ti aspetto...bisogna contribuire con il nostro chicco al grande granaio dell'Universo..."Andare avanti, sempre, non arrendersi mai." (Walt Disney) Ciascuno con i propri talenti.
Cara Marina...resistere sempre!!!!!!!
RispondiEliminaCaro Incarcerato...non ci arrenderemo!
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