FRAGOROSO SILENZIO
giovedì 16 aprile 2009
L'Aquila.........
Ieri sono andata all’Aquila.
Ovunque guardi ci sono tende blu……non avevo mai visto una cosa simile…………
L’Aquila è la città dove ho frequentato l’Università,dove ho conosciuto mio marito,dove ho imparato a vivere da sola e dove sono cresciuta, ……dove ho realizzato il mio desiderio: laurearmi.
In quel periodo l’attività culturale della città era intensa e diversificata…in particolare c’era una ricca ed interessante attività musicale nota in tutt’Italia con concerti di elevata qualità…
Un’attività teatrale all’avanguardia ed il Teatro registrava sempre il tutto esaurito……….
E così è stato negli anni a seguire…..
Come in tutt’Italia,anche qui,si sono alternate politiche che hanno portato benessere alla città e politiche sbagliate che ne hanno arrestato o almeno rallentato la crescita economica …e che, sicuramente, non hanno valorizzato la bellezza delle opere d’arte di questa città….
L’Aquila ha,ora è il caso di dire aveva,angoli e scorci di una bellezza unica,palazzi fatati che raccontavano storie antiche e meravigliose,chiese e piazze che erano un patrimonio inestimabile………un castello che, da solo, raccontava cosa era stata ed era questa città…..
Io ho vissuto per quindici anni ad Arezzo..e vedendo come la Toscana valorizzava i propri luoghi….il mio pensiero volava sempre all’Aquila che non aveva nulla da invidiare ad altri luoghi perché ricca di storia e di documenti a cielo aperto……ma…..
Ogni tanto,io e mio marito,siamo tornati a visitare quei luoghi che ci ricordavano giorni spensierati e “giovani”….nei pensieri,nei comportamenti,nei sogni…..
All’Aquila si è laureata mia figlia,..( la seconda…. frequenta La Sapienza a Roma ..e ora la ringrazio per questo) quindi i miei incontri con questa città sono stati continui ….ho seguito le diverse scelte politiche, gli eventi culturali,lo sviluppo sociale e urbano…..
Ieri ho visto una città piegata su se stessa…ferita in ogni angolo, in ogni strada.
Ci sono palazzi che non hanno risentito,almeno apparentemente, del terremoto,ma ci sono palazzi “esplosi”, con pareti sventrate da cui è possibile vedere l’interno…i mobili…le “cose” personali delle persone che in preda alla paura sono scappate….
Ho visto case abbattute,abbandonate, negozi chiusi ,con le insegne piegate …gente che si muoveva come fosse in una condizione di sonnambulismo… persone lente…sconvolte, incredule….che si guardavano intorno in cerca di ciò che conoscevano bene ma che …..ora non si trova…
Quelle case che hanno spazio intorno,tutte hanno una tenda ….sembra quasi un appendice della propria casa….gente che non ha voluto allontanarsi………..
L’Aquila,era una città movimentata( gli studenti universitari,gli impiegati dei tantissimi uffici….)e in alcune ore era impossibile muoversi,ora è una città in cui, chi si muove, si muove con circospezione,guardandosi intorno e sempre all’erta…in attesa di……
Il centro non è accessibile….quindi ho potuto vedere tutto quello che è accaduto nella parte più nuova…e
I danni sono tantissimi…ci sono molti palazzi che presentano lesioni anche importanti,transennati e in attesa di controlli,verifiche……
Molte persone erano a “guardare”la propria casa..con il naso all’in sù e con la tristezza negli occhi guardavano quelle crepe così preoccupanti e la domanda che tutti si ponevano era :come facciamo?
Sono andata in sei campi …..a portare libri per bambini…..che la Mondadori di Avezzano ha messo a disposizione……un po’ di solidarietà scalda il cuore…..
Sono stata a Tempera…..San Gregorio…..Onna ….S. Demetrio…Poggio picense…Coppito…..
Ho visto tantissime persone della protezione civile, scout,croce rossa,volontari da tutt’Italia……..
Lombardia,Campania,Veneto, Lazio,una catena umana al servizio di quella parte di umanità più bisognosa…
più segnata da un evento catastrofico….
Tendopoli………..
Tende allineate………. e persone sconvolte che si aggirano nei campi come in trance…in attesa ……
I bambini…….che in alcuni campi giocavano con i clawn….che con occhi tristi li facevano ridere ……..
Grande movimento, anche di mezzi ,che cercavano di migliorare le condizioni dei campi….ghiaia nei vialetti,
lunghe strisce di gomma agli ingressi delle tende per arginare l’acqua…..giochi per bambini….
Non ho avuto il coraggio di chiedere :come va?Sarebbe stato un affronto………..Non sono in campeggio….
L’unica cosa che ho potuto chiedere è di cosa avessero bisogno…..
Nella dignità più immensa tutti hanno detto che avevano tanto…erano vivi!!!!!!!!!!!!
Non mancano viveri e altri generi di prima necessità…..per ora….il pensiero comune è : dopo?fra qualche giorno? Le nostre case?
Ad Onna gli occhi abbracciano solo macerie….distruzione e impotenza…..lo stesso S. Gregorio….macerie ovunque…..
Gli occhi di questa gente mi sono sembrati “persi”…persi in una realtà difficile da comprendere e da vivere..perchè tutto ciò che era la loro vita,è lì, sotto cumuli di sassi e polvere…e sotto colpi impietosi di ruspe che terminano il lavoro iniziato dal terremoto…………Tra le macerie…vestiti,oggetti,lavatrici,forni,materassi ,tutte quelle cose che usiamo e ,nella normalità quotidiana,non vediamo..usiamo e niente più….
Mi sono sentita un “pizzico”…..un dolore forte , una partecipazione intensa a tanta disperazione…
Ma poi io sono tornata a casa…………e loro lì…ad aspettare un cenno, un aiuto, a vivere un’altra notte insonne,un altro giorno di domande senza risposta,a sperare che il terremoto smetta di far tremare le loro anime già scosse e tremolanti………….
P.S.Il mio incontro con la Gelmini…………..un sogno non per persone comuni……….. Innavicinabile.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Upupa,
RispondiEliminama tu di dove sei?
Un racconto straziante cara UPUPA, sò che l'assessorato ha fatto un incontro con la Gelmini per chiedere fondi per ricostruire le scuole. Sarebbe già un buon inizio, vediamo se farà qualcosa.
RispondiEliminaps Grande Ornella per aver regalato libri per Bambini!
PER MARINA.............AVEZZANO
RispondiEliminaINCARCERATO...AVEVI DUBBI?.........
ciao upupa, che commozione il tuo racconto e che tristezza.
RispondiEliminapenso che dobbiamo far arrivare il nostro amore agli aquilani. Ieri sentivo alla radio di una iniziativa per portare libri nelle tende. Appena so qualche cosa di preciso lo scrivo
grazie dei tuoi ricordi, marina
GRAZIE MARINA!!!!!!!!!!UN ABBRACCIO
RispondiEliminaX Upupa,
RispondiEliminai forni...le lavatrici...le mura..
che sono di fronte alla morte???
L'Uomo deve riflettere a questo, tutto si può ricostruire, tutto si può riacquistare, aiutiamoci, dobbiamo essere UMANI, perchè invece chi può ridarci i nostri figli???? Chi può riconsegnare vivi i morti???
Ti abbraccio
Ornella
UPUPA
RispondiEliminaIl tuo blog da sempre modo per
dire la nostra .
Io trovo che
E’ crudele ed umiliante constatare
che le opere umane, costate tanti
anni di lavoro e sacrificio,
possano venir distrutte in
pochi secondi… la terra, simbolo
stesso di solidità, può muoversi
sotto i nostri piedi come una
sottile pellicola su un liquido”
“Strategie di prevenzione più efficaci farebbero non solo risparmiare decine di miliardi di dollari ma salverebbero decine di
migliaia di vite.
Costruire una cultura di prevenzione non è facile. Mentre i costi della prevenzione debbono essere pagati nel presente, i suoi benefici si avvertono in un futuro distante.
Per di più, i benefici non sono tangibili:
ESSI SONO I DISASTRI CHE NON SONO ACCADUTI
(Scrisse prof. Giuseppe De Lorenzo)
“non si può imprecare contro il
destino… spesso fabbrichiamo con
il fango su terreni mobili e molli… e
quando poi un terremoto getta a
terra gli abituri, imprechiamo
agli inferi e supplichiamo i superi”
Parole giuste .....
CIAO E GRAZIE DI ESSERE PASSATA DA ME
BUON POMERIGGIO ...LINA
Upupa straziante ciò che hai così minuziosamente descritto...
RispondiEliminaE qualcuno rimarrà sotto le macerie? Io reputo di sì.
PER lINA E STELLA..GRAZIE SIETE SPECIALI...
RispondiEliminaPER TMO....il senso delle mie parole era altro.............
RispondiEliminaAvresti potuto scrivere :"Ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginare...". Straziante leggerli, angosciante vederli e toccarli con mano, terribile e scioccanti viverli...e pensare che tutto questo forse si sarebbe potuto evitare
RispondiEliminaNel descrivere la tragedia d'Abuzzo e di L'Aquila in particolare ancora non avevo letto parole e resoconti così commoventi e nello stesso tempo dettagliati e precisi.
RispondiEliminaGrazie per aver postato tutto questo Upupa.
RispondiEliminaA presto!
GRAZIE A VOI CHE LEGGETE!!!!!!!!
RispondiEliminaForse ci circondiamo di troppe cose inutili, ma la casa è la nostra tana, il nostro rifugio, il luogo sicuro dove ci si può finalmente rilassare. Capisco perchè le persone che l'hanno persa all'improvviso passino le loro giornate a guardarla. Sono senza punti di riferimento, non hanno più un posto che li difenda dal mondo.
RispondiEliminaCiao
cara Efesto....hai ragione!!!
RispondiEliminamolte volte non ci pensiamo...ma è così
viviamo spesso dei profondi disagi in questo paese e sovente, le cause provengono dalla casta.
RispondiEliminaForse se la presa di coscienza comincia a farsi strada tra le masse le cose possono cambiare.
ciao upupa
Ne sono sicura...caro Giordan...
RispondiEliminauna splendida giornata a te!!!!!!!
Resoconto doloroso e lucido di una realté di sofferenza.
RispondiElimina