FRAGOROSO SILENZIO

mercoledì 31 dicembre 2008

…Forse si riesce a “lottare” duramente solo quando non si ha più nulla da perdere, perché ciò che amavamo di più ci è stato brutalmente tolto…Allora tutto assume un significato diverso,più duro,più critico,talmente distruttivo che tutto sembra precipitare in un vortice, un vortice che ti scuote e ti inghiotte nel buio più intenso.
Sembra quasi che il tempo non ci sia più,sia andato chissà dove, sembra tutto cristallizzato,niente scorre…tutto in attesa….Quanta finta allegria,quanti sguardi vuoti,parole senza significato….
Allora cominci ad avere paura…… paura di chi ti ha fatto tutto questo ed altro…
Ma quella paura la dobbiamo gridare e concretizzare con azioni incisive altrimenti gli artefici del nostro dolore si rafforzano, credono di potere tutto ,anche distruggerci! E vincono….
Ridurci al silenzio è il loro obiettivo , il loro scopo primario!Pensano che il dolore possa “fiaccarci”,ma il dolore quando lo hai conosciuto non ti abbandona più e ti rende “spregiudicato”nell’urlare,nel difendere chi ami, nel denunciare chi usa sorprusi al posto delle Leggi….Quindi non ci resta altro che lottare, lottare perché siano garantiti a tutti i diritti, che tanto faticosamente l’uomo ha conquistato e che Molti tentano di distruggere…..Machiavelli intuì come all’origine della decadenza degli Stati fossero le passioni particolaristiche che consumavano la vita pubblica..Ma la politica è diventata una cosa di pochi e per pochi, ed è esercitata non più per il bene comune ma…..Chi storico non è e di mestiere fa altro,è abituato a raccontare quel che vede e sente, che vive direttamente..Allora accanto alla guerra dei politici,delle alleanze e delle strategie, continua durissima quella della gente comune che non accetta più le tracotanti parole e lezioni dei “pochi” e che è, invece, concorde nel mantenersi fedele all’antico spirito di libertà…
Chi si dedica ad una grande opera di riforma, senza lo sguardo volto al bene comune ,ai principi veri di vita civile,giustizia, morale, verità, con l’astuzia dell’esercizio violento del potere,in nome della liberalità mascherata al dispotismo,ci deve far paura….e più tempo un libero cittadino rimane disattento a questi segnali, a queste barbarie, più diventa profondo il suo escludersi dalla vita civile.
Anche perché altrimenti… un nuovo nemico si profila all’orizzonte..l’indifferenza che porta al silenzio,al non coraggio,all’accettazione di ciò CHE NON DEVE ESSERE ACCETTATO!
HUXLEY dice” Le scelte che facciamo nei momenti critici contribuiscono a far capire agli altri chi siamo”
Upupa

1 commento:

  1. Huxley ha ragione,
    ma dovresti trovare persone che lo capiscono!
    E poi sai che ti dico.....ma chi siamo??
    Non siamo nulla, ora siamo qui, con una identità, uno tsunami, ti guardi allo specchio e non vedi piu' nessuno lì dentro, il nulla.
    Quindi....io non sò piu' niente
    Ti voglio bene

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