...vola pensiero mio sopra ogni cosa come una vespa che mai riposa
posati sopra i fiori e fatti grasso del suo nettare
vola sulla musica e sulle lettere perchè il linguaggio muore se non gli batte il cuore...Jovanotti
"...le parole
non sono affatto felici
di essere buttate fuori
come zambracche e accolte
con furore di plausi e
disonore..." Montale, Le parole
Democrazia: non essendosi potuto fare in modo che
quel che è giusto fosse forte,si è fatto in modo che quel che è forte fosse
giusto.” B.Pascal
Occorre decidere di diventare grandi e
capire...riflettere e avere una mente attenta per avere sempre a disposizione
una grande abbondanza di parole per comunicare,questo perché più parole ho a
disposizione più controllo la realtà e meno credo al”dire “ del potere...
“L’abbondanza delle parole e la molteplicità di
significati sono strumenti del pensiero,ne accrescono la potenza e la capacità
critica “Così scrive Carofiglio,e quindi
dobbiamo bandire la sciatteria del linguaggio e la banalizzazione della
lingua perchè impoveriscono il nostro
senso critico.
Le parole danno forma all’esperienza e la scelta di
queste è quindi un atto importantissimo,il
grande poeta greco Ritsos diceva che le
parole sono come “vecchie prostitute che tutti usano,spesso male” questo
infatti è il grande problema,molte parole sono state svuotate del loro reale
significato e poi attribuito loro un significato di comodo,bisogna ridare senso
alle parole per comprendere meglio.
Saviano,con i suoi libri, pone il problema del “potere”
della parola; Kundera parla di una incomprensione che attanaglia tutti:uomini e
cose, parole e gesti e inserisce nel suo dizionario personale la parola
oblio...
Chomsky, linguista e teorico della
comunicazione, parla di dieci regole possibili per mistificare
la realtà,anche attraverso l’uso sbagliato delle parole,es.
la strategia della distrazione,
fondamentale, per le grandi lobby di potere, al fine di mantenere l’attenzione
del pubblico concentrata su argomenti poco importanti, così da portare il comune
cittadino ad interessarsi a fatti in realtà insignificanti; l’esasperata
concentrazione su alcuni fatti di cronaca o
ancora puntare sull’aspetto emotivo molto più che sulla riflessione.
L’emozione, infatti, spesso manda in tilt la parte razionale dell’individuo,
rendendolo più facilmente influenzabile ecc.
Zagrebelsky dice che “più sono le parole che si
conoscono,più ricca è la discussione politica e, con essa,la vita democratica”.
Ora se noi analizziamo il linguaggio dei media, della
politica, dei discorsi affannosi e caparbi
di alcuni rappresentanti della dirigenza industriale e non che domina il nostro paese,ci rendiamo conto
che le parole, non solo, sono consumate e svuotate,ma destabilizzano le nostre
conoscenze creandoci un conflitto tra significati che ci confonde...
Le parole come democrazia, giustizia,libertà le agitano
come bandiere sgualcite ,saccheggiandole
anche del loro profumo e vendendole come merce da quattro soldi.
Qualsiasi forma di potere rimuove il vero
significato delle parole e lo adatta al proprio interesse e con l’uso
continuativo di tali false-parole fa in modo che anche i cittadini condividano
i “nuovi” significati smerciati per veri...così c’è chi parla di vera giustizia
anche se cerca di ostacolarla,parla e grida a favore della democrazia anche se
gode di privilegi impressionanti che offendono i più, inneggia alla libertà
anche se fa di tutto per privarla a molti...
Il manipolare le parole è usuale per i tanti
governi...pensiamo alla parola “fare”usata
da tanti governi e anche dall’ attuale...è
una parola contenitore che piace a tanti ma deve esserci un “oggetto” di quel
fare altrimenti diventa un fare aleatorio, un’azione astratta...e un governo
può usare tale parola svuotata come
parola d’ordine? Infatti ha messo in atto la pratica del rinvio...
Ciò che dobbiamo evitare è proprio il diffondersi di
queste false-parole che raccontano
strane storie e irripetibili
esperienze. E’ proprio per questo stare in bilico che parole come liberismo e
libertà,legalità e legalitarismo si confondono,parole inquinate diffuse per confondere il dibattito politico e quello
civile,per renderci schiavi del non comprendere, della baraonda di
chiacchiere,del qualunquismo...
E’ una continua degenerazione...
Così è stato possibile che accadesse quello che con
estrema chiarezza ci dice Gino Strada...
“Tanti crimini sociali sono stati presentati come cose
“buone e giuste”,tante scelte contrarie all’interesse dei cittadini sono state
chiamate riforme o progresso. La guerra è stata chiamate pace,gli ospedali
aziende,i licenziamenti ristrutturazioni.”
Quando le parole raccontano un’altra storia.
Indagare ed imparare è funzione della mente ed è
essenziale che la mente sia consapevole del proprio condizionamento . Imporre modelli di linguaggio falsi è finalizzato a controllare gli individui e controllare individui omologati é
molto più facile che gestire individui pensanti. I modelli imposti dai media,
dai politici e dirigenti sono funzionali a questo progetto.
Sempre vigili
A volte però le parole non servono...
RispondiElimina...senza le parole non possiamo vivere!!!!!!
EliminaLe parole svolgono numerosissimi "ruoli"...
RispondiEliminainfiniti ruoli ...e importantissimi!!!!!!!!!!!!!!
EliminaMettiamoci che in genere si cerca di pensare poco ed ancor meno criticamente...
RispondiEliminami hai fatto venire in mente che si sono appropriati delle nostre parole... libertà ad esempio. Sentirla dire da certe persone fa rabbia
RispondiEliminaE sulle false parole, si sta delineando quel quadro storico-politico che Pasolini aveva previsto si sarebbe manifestato nel nostro Paese: sotto le mentite spoglie dell'antifascismo e millantando se stesso come tutore della democrazia, sarebbe risorto il "nuovo fascismo".
RispondiEliminaCiao Upupa, buona serata.
A proposito di Montale: Ho fatto un post su Emergency e domani, sempre se me lo commenteranno farò un post su Verga, ho letto i Malavoglia e Mastro Don Gesualdo e un pò di sue novelle, lo preferisco a Emile Zola anche se se non c'era lui non esisteva il nome di Verga nei libri di letteratura e il Verismo.
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