Puzza, puzza,puzza...
L’afa d’Agosto ha scombinato le menti, offuscato i pensieri ed esaurito quel poco di cervello in possesso dei nostri politicanti che razzolano nel deserto delle idee...
E così, in attesa che ci sia una vera e definitiva manovra per risanare la nostra situazione,io non commenterò più le pagliacciate che questo governo partorisce nelle stanze dei festini, stanze intrise di coca e di porcate nascoste e non...
In attesa,quindi, di un provvedimento che riguardi tutti e non solo i soliti fessi che pagano da una vita le tasse fino all’ultimo centesimo e che invece tagli definitivamente i privilegi,i lussi, le agevolazioni,i vitalizi,gli stipendi megagalattici...a questi politicanti incapaci e inetti... lavoro, ascolto musica, leggo,...ma non abbandono il mio stato di “indignata”!
Sempre vigili
Oggi un collega mi ha detto:Ieri sono andato a dormire con 40 anni di servizio, questa mattina mi sono svegliato e ne avevo 36...! Come è possibile?
Rispondo:Semplice, li hanno cancellati! Ti hanno cancellato 4 anni,ma ti è andata bene...ai medici ne sono dieci e più...
Lui: Ma io ho pagato un sacco di soldi per riscattarmi la laurea!
Io: Lo so, io non l’ho fatto perché non avevo soldi, dovevo far studiare le figlie, pagare il mutuo,mandare avanti la baracca...benedetta la mia baracca...non ho regalato a questi furfanti altri soldi...
Lui: Mi stanno togliendo diritti,soldi e speranze...
Io: Anche il servizio militare non è più “conteggiato”...
Lui: Allora in totale ne sono cinque di anni cancellati!!!!!!!!!!!!!!!! Ladri...questo è un golpe! Io ho riscattato gli anni dell’università...e il servizio militare era “obbligatorio”...
Io ho pagato gli studi, non ho mai percepito soldi dall’Università perché i miei genitori, dipendenti, risultavano “ricchi” rispetto a professionisti che dichiaravano il falso...ho studiato, fatto concorsi, aspettato... e poi ho pagato per il riscatto !!!!!!!!!
Io: Questo accade quando si “affida” il paese a cialtroni che hanno un solo obiettivo,rubare,rubare e rubare...
Loro vanno in pensione dopo due, tre anni di legislatura...tu, come me, a lavorare fino a quando abbiamo respiro e per pochi soldi!
Visto? Alla fine, i grandi legislatori, le hanno toccate le pensioni, eccome!!!!!!!!!!!! Un bel trucco,il loro!
Incapaci e mediocri, orfani di idee e progetti,atti solo a punire i cittadini!
Un abuso...
Riporto un articolo di Bechis che fa un po’ il punto, e anche se non lo amo, fa capire dove siamo e con chi abbiamo a che fare!!!!!!!!!!
Sempre vigili
Franco Bechis
UMBERTO BOSSI GIULIO TREMONTI
Alla fine le pensioni di anzianità saranno effettivamente toccate facendo formalmente finta di non farlo grazie alla revisione delle norme sui riscatti del servizio militare e degli anni di laurea. Perché fosse tabù percorrere quella via più che in recondite ragioni geopolitiche
(in pensione presto vanno soprattutto i padani) o di equità sociali, è chiaro seguendo i percorsi previdenziali personali di gran parte di maggioranza e opposizione. Metà Italia vip di oggi - e i particolare la casta politico-sindacale - è in pensione anticipata da anni. E non pochi hanno sfruttato le numerose leggi di favore che l'Italia varò nella previdenza negli anni Ottanta.
A sollevare il velo sulle baby pensioni nel 1997 fu il settimanale Il Mondo, che riuscì a consultare fra mille polemiche la banca dati dell'Inps. Basta tornare a quelle tabelle per comprendere bene la resistenza attuale a fermare lo scandalo delle pensioni di anzianità.
Chi avrebbe dovuto varare quella norma - il ministro dell'Economia Giulio Tremonti - si sarebbe trovato addirittura in doppio conflitto di interesse personale. Sono baby pensionate da anni infatti sia Fausta Beltrametti, consorte del ministro, che la sorella Angiola Tremonti.
Entrambe hanno sfruttato una normativa di cui solo l'Italia si era dotata, che consentiva ai dipendenti pubblici di andare in pensione di anzianità avendo versato 14 anni, sei mesi e un giorno di contributi. Molti insegnanti ad esempio sono andati in pensione grazie a quella legge.
La signora Beltrametti in Tremonti - nata il 18 giugno 1947, cioè due mesi esatti prima del futuro marito - andò in pensione nel settembre del 1986, a 39 anni compiuti dapoco.
All'epoca dell'inchiesta del Mondo, 14 anni fa, percepiva circa mille euro al mese di pensione. Poi l'importo sarà stato rivalutato negli anni. La cosa sicura è che la consorte del ministro dell'Economia ha versato contributi per 181 mesi e al momento ha già riscosso 300 ratei di pensione, 119 mesi più di quanto versato.
La sorella del ministro, Angiola Tremonti, è andata in pensione un pizzico più tardi: nel 1989 con 1.100 euro al mese a 40 anni da poco compiuti. Ha versato contributi per 181 mesi, sta riscuotendo la pensione da 264 mesi, 83 in più di quanto versato.
Come in casa Tremonti anche in casa Bossi sarebbe stato difficile fare una battaglia contro le pensioni di anzianità. La consorte del leader della Lega Nord, Manuela Marrone, è baby pensionata dal 1996, quando aveva appena 42 anni. Ad oggi ha già riscosso 5 mensilità più dei contributi versati. Ma è ancora giovane, e le auguriamo di avere questa fortuna ancora per decenni.
Anche nelle fila dell'opposizione ci sono sfilze di baby pensionati. Il più giovane è Antonio Di Pietro, che in pensione è andato nel 1995 a 45 anni di età (2 mila euro circa di importo all'epoca). Ha versato 264 mensilità di contributi, e finora ha riscosso 192 ratei pensionistici. Anche lui è giovane: supererà il giro di boa fra 7 anni esatti, quando la vita da pensionato (solo sulla carta) avrà superato quella ufficiale lavorativa.
Meno giovane, ma certamente più ricco, il manager squalo per eccellenza degli anni Settanta e Ottanta: Cesare Romiti. Ha lavorato una vita, ma in pensione è andato nel 1977 quando aveva solo 54 anni. E al momento ha già ricevuto indietro 4 anni più di quelli versati.
Anche il suo avversario dell'epoca, Carlo De Benedetti, non ha resistito al fascino della pensione anticipata a carico dell'Inpdap. Per quanto straricco e ancora in servizio, ha appeso al chiodo la sua vita lavorativa ufficiale nel 1993 quando aveva ancora 58 anni, facendosi erogare da quel momento 4 mila euro al mese di pensione.
Non è un manager, ma sicuramente fa parte dei super-ricchi di Italia. Eppure anche Adriano Celentano ha sentito bisogno della pensione ancora in tenera età. Pensioncina da mille euro al mese conquistata nel lontano 1988 appena compiuti i 50 anni di età. Avendo versato 300 mensilità di contributi e nel frattempo riscosso 276 ratei di pensioni, arriverà al giro di boa fra due anni esatti, quando potrà fregiarsi anche lui del titolo di "supermantenuto di Italia".
Anche i miliardari scioperano...
Ma scioperano i presidenti o i giocatori? Non lo so,poco importa, di fatto domenica gli stadi resteranno vuoti...e si grida allo scandalo...ma questi “rampolli” dai piedi d’oro li avete creati voi, cari tifosi...
Li avete adorati, coccolati,applauditi e osannati.
Li avete giustificati, aspettati all’uscita degli stadi per abbracciarli,non gli avete mai negato parole di consenso anche quando non lo meritavano.
Avete pianto quando hanno segnato...dimenticando che corrono dietro ad una palla e che la palla è tonda...quando hanno abbandonato la vostra squadra per compensi maggiori...e avete pianto quando il vostro beniamino ha avuto un incidente sul campo...non avete pianto quando i “campioni” hanno sputato in faccia all’avversario o gli danno una testata...se l’è meritata...tutti pronti a scusare l’arroganza di questi piedi d’oro...i loro stravizi, i loro conti sempre più corposi...questi sono straricchi grazie a voi che pagate suon di soldoni allo stadio, è grazie a voi che dettano legge...si gioca ...non si gioca...
Certo ci vuole grande intelligenza a correre in un rettangolo di erba sempre ben rasata, con indumenti super firmati e con lauti compensi...alla faccia della meritocrazia...
Li guardate estasiati quando scendono da lussuosi yacht circondati da ragazze strafiche,quando li vedete divertirsi nelle più esclusive discoteche...quando riescono a farvi sognare una vita che non c’è per tutti...
Per loro...vi offendete, arrivate alle mani, discutete animosamente e qualche volta ci scappa anche il morto...
Un mondo fatuo, idoli pericolosi e chi si indigna?????????
Forse evocano sogni mai realizzati,sogni impossibili che si vivono attraverso le vite altrui...ma rubano né più né meno dei nostri cari politici...
Sempre vigili
Roma,La Repubblica 28 luglio 1981
Stralcio dell’intervista di Eugenio Scalfari a Enrico Berlinguer...
Sono passati trent’anni e le parole di Berlinguer sembrano pronunciate in questi giorni...Berlinguer profeta in patria?
Non per la politica di allora che giudicò pesantemente l’intervista solo perché provocava, di fatto,uno strappo storico nel partito e nel paese...
Napolitano stesso fu un “feroce” oppositore di quel “manifesto” lanciato da Berlinguer.
I partiti...
«I partiti non fanno più politica», dice Enrico Berlinguer. «I partiti hanno degenerato e questa è l’origine dei malanni d’Italia».La passione è finita?
Per noi comunisti la passione non è finita. Ma per gli altri? Non voglio dar giudizi e mettere il piede in casa altrui, ma i fatti ci sono e sono sotto gli occhi di tutti. I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l’iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un “boss” e dei “sotto-boss”. La carta geopolitica dei partiti è fatta di nomi e di luoghi. Per la DC: Bisaglia in Veneto, Gava in Campania, Lattanzio in Puglia, Andreotti nel Lazio, De Mita ad Avellino, Gaspari in Abruzzo, Forlani nelle Marche e così via. Ma per i socialisti, più o meno, è lo stesso e per i socialdemocratici peggio ancora…
Lei mi ha detto poco fa che la degenerazione dei partiti è il punto essenziale della crisi italiana.
È quello che io penso.
Per quale motivo?
I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali. Per esempio, oggi c’è il pericolo che il maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, cada in mano di questo o quel partito o di una sua corrente, ma noi impediremo che un grande organo di stampa come il Corriere faccia una così brutta fine. Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le “operazioni” che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell’interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un’autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un’attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti.
Lei fa un quadro della realtà italiana da far accapponare la pelle.
E secondo lei non corrisponde alla situazione?
Il “manifesto” della diversità...
In un certo senso, al contrario, può apparire persino straordinario che un partito come il nostro, che va così decisamente contro l’andazzo corrente, conservi tanti consensi e persino li accresca. Ma io credo di sapere a che cosa lei pensa: poiché noi dichiariamo di essere un partito “diverso” dagli altri, lei pensa che gli italiani abbiano timore di questa diversità.
Sì, è così, penso proprio a questa vostra conclamata diversità. A volte ne parlate come se foste dei marziani, oppure dei missionari in terra d’infedeli: e la gente diffida. Vuole spiegarmi con chiarezza in che consiste la vostra diversità? C’è da averne paura?
Qualcuno, sì, ha ragione di temerne, e lei capisce subito chi intendo. Per una risposta chiara alla sua domanda, elencherò per punti molto semplici in che consiste il nostro essere diversi, così spero non ci sarà più margine all’equivoco. Dunque: primo, noi vogliamo che i partiti cessino di occupare lo Stato. I partiti debbono, come dice la nostra Costituzione, concorrere alla formazione della volontà politica della nazione; e ciò possono farlo non occupando pezzi sempre più larghi di Stato, sempre più numerosi centri di potere in ogni campo, ma interpretando le grandi correnti di opinione, organizzando le aspirazioni del popolo, controllando democraticamente l’operato delle istituzioni. Ecco la prima ragione della nostra diversità. Le sembra che debba incutere tanta paura agli italiani?
Veniamo alla seconda diversità.
Noi pensiamo che il privilegio vada combattuto e distrutto ovunque si annidi, che i poveri e gli emarginati, gli svantaggiati, vadano difesi, e gli vada data voce e possibilità concreta di contare nelle decisioni e di cambiare le proprie condizioni, che certi bisogni sociali e umani oggi ignorati vadano soddisfatti con priorità rispetto ad altri, che la professionalità e il merito vadano premiati, che la partecipazione di ogni cittadino e di ogni cittadina alla cosa pubblica debba essere assicurata.
Onorevole Berlinguer, queste cose le dicono tutti.
Già, ma nessuno dei partiti governativi le fa. Noi comunisti abbiamo sessant’anni di storia alle spalle e abbiamo dimostrato di perseguirle e di farle sul serio. In galera con gli operai ci siamo stati noi; sui monti con i partigiani ci siamo stati noi; nelle borgate con i disoccupati ci siamo stati noi; con le donne, con il proletariato emarginato, con i giovani ci siamo stati noi; alla direzione di certi comuni, di certe regioni, amministrate con onestà, ci siamo stati noi.
Non voi soltanto.
È vero, ma noi soprattutto. E passiamo al terzo punto di diversità. Noi pensiamo che il tipo di sviluppo economico e sociale capitalistico sia causa di gravi distorsioni, di immensi costi e disparità sociali, di enormi sprechi di ricchezza. Non vogliamo seguire i modelli di socialismo che si sono finora realizzati, rifiutiamo una rigida e centralizzata pianificazione dell’economia, pensiamo che il mercato possa mantenere una funzione essenziale, che l’iniziativa individuale sia insostituibile, che l’impresa privata abbia un suo spazio e conservi un suo ruolo importante. Ma siamo convinti che tutte queste realtà, dentro le forme capitalistiche -e soprattutto, oggi, sotto la cappa di piombo del sistema imperniato sulla DC- non funzionano più, e che quindi si possa e si debba discutere in qual modo superare il capitalismo inteso come meccanismo, come sistema, giacché esso, oggi, sta creando masse crescenti di disoccupati, di emarginati, di sfruttati. Sta qui, al fondo, la causa non solo dell’attuale crisi economica, ma di fenomeni di barbarie, del diffondersi della droga, del rifiuto del lavoro, della sfiducia, della noia, della disperazione. È un delitto avere queste idee?
La questione morale...
La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell’amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell’Italia d’oggi, fa tutt’uno con l’occupazione dello stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt’uno con la guerra per bande, fa tutt’uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati. Ecco perché dico che la questione morale è il centro del problema italiano. Ecco perché gli altri partiti possono profare d’essere forze di serio rinnovamento soltanto se aggrediscono in pieno la questione morale andando alle sue cause politiche. [...] Quel che deve interessare veramente è la sorte del paese. Se si continua in questo modo, in Italia la democrazia rischia di restringersi, non di allargarsi e svilupparsi; rischia di soffocare in una palude.
Il “malanno” principale...
Signor Segretario, in tutto il mondo occidentale si è d’accordo sul fatto che il nemico principale da battere in questo momento sia l’inflazione, e difatti le politiche economiche di tutti i paesi industrializzati puntano a realizzare quell’obiettivo. È anche lei del medesimo parere?
Risponderò nello stesso modo di Mitterand: il principale malanno delle società occidentali è la disoccupazione. I due mali non vanno visti separatamente. L’inflazione è -se vogliamo- l’altro rovescio della medaglia. Bisogna impegnarsi a fondo contro l’una e contro l’altra. Guai a dissociare questa battaglia, guai a pensare, per esempio, che pur di domare l’inflazione si debba pagare il prezzo d’una recessione massiccia e d’una disoccupazione, come già in larga misura sta avvenendo. Ci ritroveremmo tutti in mezzo ad una catastrofe sociale di proporzioni impensabili.
Il lavoro...
E il costo del lavoro? Le sembra un tema da dimenticare?
Il costo del lavoro va anch’esso affrontato e, nel complesso, contenuto, operando soprattutto sul fronte dell’aumento della produttività. Voglio dirle però con tutta franchezza che quando si chiedono sacrifici al paese e si comincia con il chiederli -come al solito- ai lavoratori, mentre si ha alle spalle una questione come la P2, è assai difficile ricevere ascolto ed essere credibili. Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi. Se questi elementi non ci sono, l’operazione non può riuscire.
Strada facendo...
In questo anomalo Agosto, con giornate a bollino nero, rosso e...
Tutte bugie,la stragrande maggioranza degli italiani è a casa...
Non è che non abbia cose da dire,anzi...potrei dirvi che non ho capito se c’è la crisi o no...(???????????)nel giro di tre giorni il premier ha detto che il paese era florido, che le famiglie stavano bene e poi in sede di Consiglio è stata presentata una manovra che gli fa grondare il sangue...a lui!!!!!!!!!!!!!Per favore...perchè offendere l’intelligenza degli italiani?
Potrei dirvi che le TV, in ogni telegiornale, parlano una lingua incomprensibile ai più...sembra che tutti debbano capire come funziona il mercato della borsa...intanto questi “più” non ci capiscono e il governo continua il balletto...
Potrei dirvi che il tagliare le province era un’idea valida...ma tutte...invece da 34 iniziali siamo arrivate a 22...perchè hanno preso in esame non più gli abitanti ma il territorio...troveranno altre scuse...fiumi che le attraversano, montagne che le sovrastano,ecc. e così non se ne farà nulla...
Potrei dirvi che i parlamentari che pagheranno la tassa di solidarietà saranno meno della metà...anche perché Casini ha detto che chi guadagna 90.000 euro se deve mantenere la famiglia, come fa????????????
I nostri stipendi...non servono a mantenere la famiglia? E sono di molto, molto, molto, inferiori...
Potrei dirvi che il mio stipendio è stato già bloccato fino al 2014 e mi hanno “ silenziosamente” aumentato l’aliquota.....
Potrei dirvi che in Abruzzo l’Irap è già la più alta d’Italia;ticket,accise sulla benzina e altro,un quadro per niente allettante... perché abbiamo avuto, e abbiamo, amministratori “ladri seri”...così potrei anche dirvi che quello a cui,anni fa, gridavano tutti gli italiani :” Tonino facci sognare”...auspica la fusione di Abruzzo e Molise...ricordi di tanti anni fa ...una storia già vissuta...
E questo significa che la classe politica non risponde ai problemi del paese,non cambia, non crea, non riforma, non ne è in grado perché questi dirigenti sono mediocri, non hanno idee e progetti per il bene comune...
Potrei dirvi che le misure adottate sono inique, poco credibili,prive di qualsiasi rilancio della “ crescita”...che gli interventi messi in atto vanno a colpire chi ha sempre pagato ma sarei “ovvia”...che Sacconi, Brunetta, e gli altri attaccano i dipendenti pubblici perché vogliono convincere i cittadini che questi “rubano” lo stipendio...la realtà è che “mirano” alla privatizzazione...intanto i servizi scompaiono...
Potrei chiedervi: Perché se un dipendente va in pensione con i requisiti gli danno il TFR dopo due anni? E’ un abuso...E il trasferimento “facile”?...
Potrei dirvi che in questo lungo periodo ho notato, come sempre, l’assenza della parola “ETICA” che presume un’assunzione di responsabilità forte della classe dirigente di questo paese, che non possiamo dimenticare alcuni scandali dove montagne di soldi sparivano come neve al sole, es. quello della protezione civile,abilmente nascosto in cantina...
Potrei dirvi che non ne posso più di Bossi che continua con volgarità, arroganza e scarsa intelligenza a dettare diktat e di ministri che parlano di cose vuote...
Potrei dirvi che forse questo governo ha un obiettivo chiaro quello di punire i cittadini ma non tutti...
Potrei dirvi...perchè non vengono aboliti tutti i privilegi non solo dei politici ma quelli assicurati alla CHIESA...contributi alle scuole private, mancato pagamento dell’ICI,ecc. contributi a pioggia che consentono a questa una sopravvivenza “ ricca” alle spalle di un altro stato...
l'otto per mille (quote assegnate e ripartizione di quelle non assegnate); finanziamenti a scuole ed università private cattoliche;
contratti differenziati per gli insegnanti di religione cattolica nella scuola pubblica; finanziamenti a mezzi di comunicazione cattolici; finanziamenti per infrastrutture di proprietà dello Stato Vaticano ;finanziamenti per l'assistenza religiosa negli ospedali pubblici; esenzioni fiscali...ecc...
Ce ne sarebbero altre da raccontare...due articoli, anche se vecchi, chiariscono la situazione...
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/conti-della-chiesa/conti-della-chiesa/conti-della-chiesa.html >http://www.uaar.it/news/2007/09/28/conti-della-chiesa-ecco-quanto-costa/
GB, il viaggio del papa pagato con i fondi per gli aiuti internazionali
I costi della visita del papa nel Regno Unito continuano a far discutere. Malcom Bruce, il deputato liberaldemocratico che guida il DFID (il dipartimento incaricato di gestire gli aiuti economici ai paesi in via di sviluppo) ha infatti scoperto che 1,85 milioni di sterline, corrispondenti a circa 2,2 milioni di euro, sono stati sottrati dal bilancio corrente dell’organismo al finanziamento del viaggio del pontefice. Secondo la BBC, la spesa pubblica per la visita di Benedetto XVI si aggirerebbe sui dieci milioni di sterline. Da: http://www.uaar.it/
E Oggi...
Da: TGCOM
Polemiche per i costi della visita del Papa
Spagna, la spesa messa a bilancio si aggira intorno ai 50-60 milioni di euro: i critici sottolineano che parte verranno da sponsorizzazioni detraibili e saranno di fatto sottratte allo Stato
11:28 - I costi della visita che Papa Benedetto XVI farà in Spagna dopo Ferragosto stanno suscitando forti polemiche nel Paese. Il pontefice parteciperà agli ultimi quattro giorni della Giornata Mondiale della Gioventù, dal 18 al 21 di agosto e gli organizzatori dell'evento hanno messo in bilancio una spesa tra i 50 e i 60 milioni di euro, che non comprende i costi per la sicurezza.
Sia nella Spagna laica che in alcune frange di quella cattolica è già polemica: la spesa, si ritiene infatti, sarebbe troppo elevata, e ancor più in un periodo così drammatico di crisi dell'economia mondiale e dei tagli di bilancio che verranno adottati in molti paesi.
I costi previsti dall'organizzazione dell'evento comprendono la costruzione di un palco da 200 metri all'aeroporto dei "Quattro Venti", dove il papa celebrerà la messa conclusiva della manifestazione il 21 agosto, e l'installazione di un gigantesco albero di metallo, oltre a 20 schermi giganti, centinaia di fontane, docce e servizi igienici nelle scuole pubbliche dove verranno alloggiati i pellegrini che affluiranno a Madrid da tutto il mondo.
Gli organizzatori hanno puntualizzato che l'80% dei costi verrano coperti direttamente dai giovani pellegrini e che il resto sarà finanziato con donazioni. Ma tanto non basta, i più critici sottolineano infatti che le sponsorizzazioni delle aziende godranno di una detrazione di circa l'80% visto che il governo ha dichiarato la Giornata Mondiale della Gioventù evento di "eccezionale interesse pubblico", sottraendoli di fatto alle entrate dello Stato.
In Spagna la battaglia sembra essere tutt'altro che solo teorica: alcuni oppositori dell'evento hanno aperto infatti una pagina su Facebook dove chiedono agli utenti di boicottare oltre 100 aziende sponsorizzatrici. Mentre il giorno prima dell'arrivo del Pontefice, il 17 agosto, è prevista la protesta di circa 150 gruppi che si oppongono alla visita...
Potrei dirvi che...fare delle ricerche per “conoscere” la realtà è importante... capiamo come ci prendono per i fondelli...Potrei dirvi...ma lo sapete già....
Sempre vigili
1991...un anno difficile... Nel 1991 l’informazione,come sempre, non fa il suo dovere, non ci “racconta” ciò che sta accadendo nel paese di fronte le coste pugliesi...a poche decine di miglia da queste coste, in Albania,c’è un governo totalitario contro cui manifestano e protestano migliaia di persone che chiedono asilo politico nelle varie ambasciate di paesi europei...la risposta delle forze dell’ordine è pesante...ma si permette a molti dissidenti di trasferirsi via mare a Brindisi...Dal 28 febbraio all’8 marzo circa ventimila albanesi,affamati e stremati, arrivarono a Brindisi...ma questa fu solo l’avvisaglia di qualcosa di grande che stava accadendo. L’Albania,in quegli anni, è il paese il più chiuso del mondo... ma... intanto è crollato il muro di Berlino, si stava concludendo la prima Guerra del Golfo, quella di Bush senjor e della coalizione internazionale, dopo che Saddam aveva invaso il Kuweit. Era l’8 agosto di 20 anni fa quando il mercantile Vlora entrò nel porto della città pugliese con 20mila immigrati ammassati ovunque, dalla stiva alla punta della prua, in fuga dal proprio paese dopo il crollo del regime comunista del dittatore Ever Hoxa.
“Sui giornali che andavano in stampa mentre già la Vlora era in lenta navigazione verso l’Italia, si dava conto per altro conto di riunioni romane ai massimi livelli nelle quali i ministri dell’Interno Vincenzo Scotti, degli Esteri Gianni de Michelis, della Difesa Virginio Rognoni, dell’Immigrazione Margherita Boniver, quello della Protezione civile Nicola Capria avevano ribadito la linea del governo: respingimenti in mare e, quando e se gli albanesi fossero comunque arrivati a terra, rimpatrio immediato. Nessuno sembrava neanche immaginare che ci si sarebbe potuti trovare di fronte a numeri di difficilissima gestione. Il primo a rendersene conto fu Bruno Pezzuto, allora viceprefetto a Brindisi, oggi tornato a vivere da pensionato nella sua Trepuzzi dopo aver guidato le prefetture di Agrigento e Reggio Emilia. Quando, un paio di ore dopo la mezzanotte fu svegliato dal giovane consigliere di turno, non ci mise molto a capire che la massa che stava arrivando non era nell’ordine delle centinaia di persone, ma delle migliaia, molte migliaia. Ventimila, all’incirca. «Alle quattro del mattino la nave era in vista del porto, e da quello che mi riferirono gli ufficiali della Capitaneria che l’avevano vista, mi resi subito conto che noi, a Brindisi, non eravamo nelle condizioni di gestire la situazione. In quel momento avevamo, tra il campo di Restinco, un paio di camping e qualche albergo, circa quattromila albanesi a Brindisi, in parte la coda del grande sbarco di marzo, in parte accumulatisi con lo stillicidio di arrivi delle precedenti settimane: non avremmo davvero saputo come far fronte a una nuova ondata di quelle dimensioni».” Corriere Del Mezzogiorno Luigi Quaranta-05 agosto 2011
Un evento che segna una svolta culturale e sociale di grandi dimensioni perché fa conoscere all'Italia il fenomeno dell'immigrazione massiccia ed apre le porte all'integrazione, alla multiculturalità. L’arrivo in massa degli albanesi colse tutti di sorpresa con l’amministrazione locale costretta a misure straordinarie d’emergenza che portarono all’utilizzo, criticatissimo, dello stadio della Vittoria come primo centro di accoglienza, dove furono ammassati per giorni migliaia di giovani profughi, ai quali però non mancò la solidarietà e l’aiuto dei baresi.
E a distanza di 20 anni Bari non vuole dimenticare. Da lunedì e per un’intera settimana sono in programma numerosi eventi, tra dibattiti, mostre ed eventi culturali e sportivi. Ma cosa abbiamo imparato in questi venti anni? Abbiamo capito che sempre più persone abbandonano le proprie case per cercare altrove un mondo per migliorare la propria vita; abbiamo capito che la storia del mondo è macchiata dal sangue delle vittime di razzismi tutti pronti a distruggere il “diverso”,lo “straniero”,”l’inferiore”? Chi si ricorda oggi che le migrazioni hanno sempre caratterizzato la storia di tutti i secoli? Chi si ricorda che nel mondo si sono sempre creati luoghi di incontro, e a volte di scontro,ma in ogni caso luoghi di scambio, crocevia di saperi e di culture in Asia, Africa,Europa, che hanno prodotto nei secoli più beneficio che problemi? Invece accade che noi temiamo la diversità culturale e tendiamo ad escludere queste persone, ne abbiamo paura... L'integrazione vera è ancora lontana visto che le città che ospitano e le varie comunità di popoli diversi restano ancora quasi del tutto "chiuse" in se stesse... Ma... la diversità non rappresenta un ostacolo, ma una ricchezza; nonostante le diversità tutti siamo esseri umani che vivono, amano, soffrono, pregano, tutti nello stesso modo. Possiamo facilitare l’integrazione tra i diversi popoli, eliminando il pregiudizio e riconoscendo l’altro...l’altro siamo noi... “Un buon cittadino è in primo luogo un cittadino del mondo”Seneca. Sempre vigili
...Mentre c’è caos nei centri d’accoglienza( veri lager)con scontri a Bari e Isola Capo Rizzuto; ... mentre tornano i barconi a Lampedusa ( ma sono mai cessati?) e “dolorosamente” sbarcano 25 morti...( omicidi...) ...mentre sono stati trovati(?) in casa di Penati 11mila euro in contanti; ...mentre si dà l’ultimo saluto a Giuseppe D’Avanzo e su un giornale spazzatura appaiono commenti forcaioli, sintomo di una demenza galoppante; ...mentre alla cerimonia dell’anniversario della strage di Bologna,come da anni, il governo è assente...( meglio così...chi rappresenta?) ...mentre ieri si è registrato un vero tonfo dei mercati; ..mentre ci rendiamo conto che le tante indagini aperte che riempiono le pagine dei giornali non sono frutto di “inchieste giornalistiche”ma di “fuoriuscita” di carte dalle procure o fornite dagli avvocati; ..mentre Napolitano denuncia le condizioni disumane dei detenuti nelle nostre carceri ( dov’è stato fino ad ora?); ...mentre la Camusso dice che l’Italia è un paese “depresso” e ci vuole una “scossa” ( chi dice che la situazione non è grave? Forse per loro non lo è...); ..mentre a Parma la gente è sempre in rivolta contro il sindaco e la politica del comune; ...mentre a Roma si registra un numero di omicidi che fa arrossire la realtà, drammatica, di Napoli; e spunta un “decalogo” per le donne con “consigli” per essere più sicure ...tradotto il lingua comune: statevene a casa!!!!!!!! ...mentre in Val di Susa continua la militarizzazione del territorio; ...mentre in Belgio sono più di 400 giorni che non c’è governo e le cose “vanno” ugualmente ( ci dovrebbe insegnare...) ...mentre ,ancora una volta, prendiamo atto dei “veleni in procura” e ci meravigliamo ( forse) di Capaldo “ contestato” e “ commissariato” per un pranzo che genera sospetti ( Milanesi, Tremonti,Capaldo a casa di Fischetti); ...mentre tutto è caos...noi continuiamo a porci delle domande... Chi ha spiato Giulio? ( ma per favore!) Chi voleva e cosa? La procura apre un’indagine ( che novità..) e Giulio sarà ascoltato perché l’accusa alla Guardia di Finanza non è poca cosa... Giulio si difende... «Alloggiavo nella caserma della Guardia di Finanza, ma me ne sono andato via perché ho avuto l’impressione che mi stessero spiando». «Forse avrei dovuto essere più attento, ma se uno è costretto a lavorare in continuo come me... gestire il terzo debito pubblico del mondo ti impegna abbastanza». Allora è andato ad alloggiare nella casa dell’amico Milanesi... Perché Giulio con quello che guadagna non alloggiava in albergo? Perché doveva alloggiare nella caserma,a spese dello Stato e quindi dei cittadini, quei cittadini che continua a “vessare”? Perché pagava 4 mila euro in nero quella casa e non ha stipulato un vero contratto pagato tramite banca? Perché la sua difesa, a tal proposito,mi sembra una vera arrampicata sugli specchi? Qualcuno ( si fa per dire...)dovrebbe spiegare a Giulio che il debito dell’Italia è dovuto a chi come lui “ lucra” con il nero ed evade il fisco... ...Così cosa accade? Il premier commissaria Tremonti e dice:” prendo io in mano la situazione” ( ora si che stiamo a posto...) Il suo “pupillo” Alfano lo ha consigliato di parlare alle Camere...Letta e altri sono contrari... E intanto Bersani parla di “macchina del fango”... Ma cosa vogliamo fare?????????? Sempre vigili
10) Chi e Perché ha lasciato morire i ragazzi della Casa dello Studente all’Aquila
12 Agosto............
Nel mio deserto colmo di fiori secchi,ci sei tu, immenso sogno senza confini! La notte insonne,il giorno opaco,il tempo incompiuto..e tu per sempre!
La realtà che vivrai domani è fortemente condizionata da quello che fai oggi.... Facciamo in modo che nessuno si senta solo!
Questo blog aderisce allo sciopero!
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............ è la "mia pagina bianca"!!!!!!Dove scrivo i miei pensieri,le mie emozioni,le mie titubanze!
Contro la disinformazione!!!!!!!!!!!!!
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....Grazie del premio Stella ! Lo custodirò con molto affetto!
"Upupa, ilare uccello calunniato dai poeti, che roti la cresta sopra l'aereo stollo del pollaio e come un finto gallo giri al vento; nunzio primaverile, upupa, come per te il tempo s'arresta, non muore piu' il Febbraio, come tutto di fuori si protende al muover del tuo capo, allegro folletto, e tu lo ignori".
(da: Eugenio Montale, Ossi di seppia, 1920-1927)
...........dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
NIKI APRILE GATTI
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a tutti i ragazzi.....
E ti diranno parole rosse come il sangue, nere come la notte; ma non è vero, ragazzo, che la ragione sta sempre col più forte; io conosco poeti che spostano i fiumi con il pensiero, e naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo. Chiudi gli occhi, ragazzo, e credi solo a quel che vedi dentro; stringi i pugni, ragazzo, non lasciargliela vinta neanche un momento; copri l'amore, ragazzo, ma non nasconderlo sotto il mantello; a volte passa qualcuno, a volte c'è qualcuno che deve vederlo. Roberto Vecchioni
Non ricordare il giorno trascorso e non perderti in lacrime sul domani che viene: su passato e futuro non far fondamento vivi dell'oggi e non perdere al vento la vita. Omar Khayyam
...i bambini sono di sinistra.........
.....eppure vivo..........
Inganno della mente mia, bisogno straziante dell’anima. Bugiardi gli occhi miei che sono veri solo quando piangono te, che inventano e colorano la tua immagine per dare respiro al mio cuore.
ad una persona speciale
Ho amato tutto di te, i tuoi entusiasmi e le tue delusioni, i tuoi desideri, i tuoi sogni, i tuoi successi e i tuoi fallimenti. Ho amato tutto di te i tuoi sorrisi e i tuoi pensieri cupi le tue sicurezze e le tue titubanze. Ho amato tutto di te la tua speranza e la tua disperazione, l’incanto e il disincanto, la forza e la debolezza. Ho amato tutto di te anche il tuo andartene senza rumore.