Ogni mattina entro in classe e mi manca l’aria...27
banchi ammassati,uno accanto all’altro,una stanza che impietosamente sembra
urlare il peso che sopporta e mi sembra di sentire quei muri che cercano di
spostarsi per fare posto a ragazzi in crescita,a gambe che devono
innaturalmente contorcersi per stare sotto un banco troppo basso...
Fogli di quaderno incollati ai vetri delle finestre
per ripararsi dal sole che, quando picchia forte,rende la stanza un solarium,
ma che non ti fanno vedere il cielo azzurro o le nuvole che si rincorrono in un
pazzo gioco di prendi e fuggi...è negato anche fantasticare con il cielo.
E allora li guardo quei ragazzi adolescenti persi
nel campo dello smarrimento,penso a cosa potrei inventarmi (senza l’assillo dei
programmi),per rendere meno difficile la permanenza in quell’ambiente foriero
di insofferenza fisica e psicologica.
E’ vero, la mia nota “corrispondenza d’amorosi
sensi”con loro va a scontrarsi con il quasi “nulla eterno” gettato sulla scuola,ma
le loro facce,le loro richieste d’aiuto,le loro,nonostante tutto, risate mi
spingono ad essere un attento “facilitatore” della giornata scolastica e del
loro andare oltre...
Oltre quei muri scarni e opachi,quelle finestre
impecettate,quei banchi inadeguati...
Così eccoci a parlare di “illusioni”, di sentimenti
ed emozioni che raccontano l’iniziazione alla vita; di poesie che narrano un
mondo interiore d’amore e trasformano,a volte, il dolore in un compagno di ore
passate in camera a messaggiare a chi non ti guarda.
E parliamo,quotidiano alla mano,di ciò che accade
fuori quell’aula, di ciò che racconta il mondo che stenta a farsi comprendere
da questi ragazzi che sono lontani da giochi di potere, da ambiguità tutte
adulte,da prevaricazioni e abusi contestabili dalla loro schiacciante logica. Non
so spiegare perché l’uomo sia così violento,così profittatore e ingiusto,così
poco attento all’altro. Basterebbe dire che la “vita”ti cambia negativamente?
No, non ci credo io,come potrei dirlo a loro? Si accorgerebbero della mia
incoerenza,mi conoscono.
Così faccio ricorso a tutta la mia eloquenza,alla
mia esperienza perché voglio che quando suona la campana il loro “grande
sentire” sia appagato e rasserenato e siano forti per affrontare ciò che sta
fuori.
Sempre mi domando: quanti tentennamenti, quante
perplessità albergano nelle loro giovani menti? Quale bagaglio caricano sulle
spalle insieme a quello zaino colorato e abbellito da un’infinità di pupazzi
che fanno loro compagnia? Così penso che il problema di uno spesso è “solo” di
quell’uno ed è difficile ascoltarlo e comprenderlo...
Hanno tutti bisogno di ascolto,di attenzione,di
comprensione...di rispetto per quel mondo che stanno “consumando” e che è
difficile da capire.
Sono convinta che la scuola sia il “luogo” dove si impara ad amare,a vivere...
Questa vita però ,per loro, spesso è cattiva,è
ingiusta,è sofferenza.
Così quando vedo nascosta tra i giubbotti una faccia
rigata dalle lacrime, mi si stringe il cuore e vorrei trasformare quelle
lacrime in luminosi brillanti, e risanare, con certezze, quel cuore incerto.
Le lacrime però continuano a scendere e quando,in
punta di piedi, mi avvicino non per sminuire o aggravare il pianto, con voce
rotta mi dice: Prof, ti posso parlare?
Ed eccoci fuori,in corridoio,quel corridoio freddo
più del freddo che mi sento dentro,ma ho altro da fare che “sentire” il mio
freddo. Mi dispiace,vorrei offrirle un angolo confortevole,un angolo accogliente
dove la sua disperazione possa lasciare il posto alla serenità...Quale
serenità?
Così scopro che ci sono problemi di lavoro in
famiglia...
Una storia come tante nel nostro paese...cassa
integrazione,tanti figli,mancanza di denaro,paura per il futuro,incertezza sul
da farsi,paura per il domani che è già oggi...
Allora sento la rabbia crescere come un fiume in
piena verso un paese bugiardo e iniquo che continua a massacrare i lavoratori e
a premiare i fannulloni.
Ma il mio disincanto e la mia rabbia devono
nascondersi di fronte a quei singhiozzi disperati,di fronte agli occhi “indagatori”
di questa ragazza che sembra schiacciata da un peso che non si è procurata,ma
che deve portare per altrui responsabilità,responsabilità di chi ci governa?
A scuola non si fa politica, non ci si schiera da
una parte o dall’altra,ma io mi schiero con chi è disperato e cerco di
sconfiggerla questa disperazione...ma l’impresa si mostra sempre più ardua...
Cosa devo dire a lei che non riesce a capire perché la
sua realtà sia stata così stravolta?
La mia mente ascolta,il mio cuore impreca...
E
ripenso ai nostri vecchi che hanno lottato per avere un lavoro,per
migliorarlo,per l’uguaglianza e la libertà di pensiero e azione...e mi viene in
mente Battiato con la sua
“Povera patria!
Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame, che non sa cos'è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che
fanno; e tutto gli appartiene. Tra i governanti, quanti perfetti e inutili
buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore... “
Ma le lacrime continuano a scendere e le parole dette sembrano mal ritmate
come un motore rotto...Penso che le sue lacrime e le sue parole sono così
simili a quelle dette dai lavoratori in
mobilitazione che per gridare il loro dissenso sono stati
malmenati,denunciati,arrestati...ma lei è quasi una bambina...e si trova a
soffrire come un adulto per qualcosa che comprende molto bene: povertà.
Tante parole si affollano nella mia mente, come scegliere quelle giuste?
Molte sono parole intrappolate in vecchi schemi, sono ovvie e lei ha bisogno di
parole piene,di parole capaci di alleviare la sofferenza. Io dovrei parlar loro
per stimolarli alla ricerca della felicità, della gioia,del futuro,oggi devo
parlare per allontanare la sofferenza...
E come si fa?
Mi vengono in mente parolacce colorite ed efficaci...tutte rivolte ad una
realtà che annienta,che annichilisce ma queste le devo “ricacciare” in un
piccolo angolo della mia anima già troppo ingombra di dolore...
E mi sento responsabile di fronte a lei,io adulta non ho parole “grandi”
per colmare quel vuoto che si è impossessato del suo cuore,e forse sono
responsabile anch’io di questa società...Siamo tutti responsabili di
tutto,anche se non vogliamo,possiamo girare la testa dall’altra parte e far
finta di non vedere, ma sappiamo bene che stiamo sbagliando...
Ascolto e la mia mente abbandona il cuore che prepotentemente mi trascina
sulla strada della ribellione,devo essere lucida e razionale per portarmi
accanto a questa ragazza che ha bisogno di me e di ciò ho da dire.
Le parole si mescolano, si scontrano,si combattono, si incontrano e mi sembrano
giuste,ma poi si perdono perché tutto sembra inutile, sembra “poco” di fronte a
lei. Allora abbandono la mente e dò spazio al mio cuore...
Non mi vergogno, non c’è distanza,c’è solo amore...
L’abbraccio stretta e sento il suo cuore tumultuoso e forte; colgo la sua inquietudine,
le dico solo: sono con te, ci sarò sempre, non avere paura,non ti
allontanare,resta aggrappata ai tuoi sogni, alle tue speranze anche se ora ti
sembrano inutili e lontane. Non perdere i colori,ti aiuteranno a muoverti nel
buio. Tendi la mano a chi ti è vicino con amore, insieme si supera la
difficoltà e apri il tuo cuore sempre imparerai a riconoscere la tua grande
capacità di farcela. Credici, abbandona l’incertezza e credi in giorni nuovi,
in giorni in cui il pensare non ti farà male.
Le faccio una carezza sul viso bagnato, una carezza che sa di complicità,
di condivisione...e dal mio bracciale si
sgancia un piccolo cuore che avevo trovato tempo fa... un messaggio da qualcuno
che non c’è più...così mi era piaciuto interpretarlo...L’ho raccolto e messo
nelle sue mani...lo ha stretto
e : Prof, ti voglio bene!
Il mio cuore fa le capriole...
E’ suonata la campana...cambio insegnante... disciplina...ma per lei è
cambiato qualcosa?
Sono uscita, seduta sulle scale ho acceso una sigaretta e in quelle nuvole
di fumo ho visto la precarietà della vita, una sensazione di vuoto mi ha “avvolto...
Quanto male ci sta facendo questa società?Quanta sofferenza? Siamo
diventati tutti solisti...L’umanità invece dovrebbe essere una grande orchestra
che suona insieme!!!!!!!!!!
Ripenso ai ragazzi che sono lì,in classe, e li vedo ...e poi li immagino
grandi,disillusi,preoccupati a gridare nelle piazze contro un mondo crudele,e
poi vedo quelle teste rotte dai manganelli, a quelle violenze perpetrate
gratuitamente,volute da chi da anni gli sta togliendo tutto,anche la bellezza e
la spensieratezza dell’adolescenza...
Devo cercare di capire, di riflettere,ho tanto da riflettere...
E mi vengono in mente le bellissime riflessioni di Mariapia Veladiano in “Il
tempo è un Dio breve”...
Upupa hai scritto una bellissima testimonianza.....("bellissima" intendo da parte di una insegnante) io sono una mamma di quei ragazzi che guardi seduti in quei banchi e sappi che la nostra speranza(dei genitori) per la salvezza di questa società non in decadenza ma oramai decaduta è solo nelle vostre mani!! Non vi stancate....perchè in certe condizioni che ho verificato anche di persona so che non è facile....ma vi prego solo voi insieme a noi famiglie "forse" riusciremo a far sognare questi ragazzi ancora......forse proprio come dici tu....a volte dobbiamo inventare fiabe (perchè la realtà purtroppo non la riusciamo a reggere neanche noi adulti.....) ma facciamolo!! Loro hanno il diritto a sognare......
Passaggi di questa testimonianza sono uguali a quello che Nadia mi racconta tornando da scuola ( materna ma problematiche uguali) , dopo due anni l'amministrazione è riuscita a mettere le tende alle finestre , il caldo era insopportabile. Quando il genitore lascia il bambino/a a scuola, da quel momento Nadia diventa la "mamma", sono piccoli ma si fanno capire se hanno bisogno di affetto, e come dici tu "il cuore fa capriole" Ho fatto leggere questo bellissimo post a Nadia ...si è commossa !!!
Magari tutti i professori, i docenti e gli insegnanti fossero come te. La scuola, la società e la famiglia devono occuparsi e preoccuparsi della crescita e della cultura degli studenti di ogni ordine e grado.
Encomiabili la tua umanità e la tua competenza! Priorità assoluta in Italia rendere progressista, efficiente e ricca di mezzi e di strutture la scuola!
10) Chi e Perché ha lasciato morire i ragazzi della Casa dello Studente all’Aquila
12 Agosto............
Nel mio deserto colmo di fiori secchi,ci sei tu, immenso sogno senza confini! La notte insonne,il giorno opaco,il tempo incompiuto..e tu per sempre!
La realtà che vivrai domani è fortemente condizionata da quello che fai oggi.... Facciamo in modo che nessuno si senta solo!
Questo blog aderisce allo sciopero!
Questo Blog non è una testata giornalistica....
............ è la "mia pagina bianca"!!!!!!Dove scrivo i miei pensieri,le mie emozioni,le mie titubanze!
Contro la disinformazione!!!!!!!!!!!!!
Lottiamo per un'informazione corretta .....
....Grazie del premio Stella ! Lo custodirò con molto affetto!
"Upupa, ilare uccello calunniato dai poeti, che roti la cresta sopra l'aereo stollo del pollaio e come un finto gallo giri al vento; nunzio primaverile, upupa, come per te il tempo s'arresta, non muore piu' il Febbraio, come tutto di fuori si protende al muover del tuo capo, allegro folletto, e tu lo ignori".
(da: Eugenio Montale, Ossi di seppia, 1920-1927)
...........dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
NIKI APRILE GATTI
PER CONOSCERE LA STORIA CLICCA SULL'IMMAGINE
a tutti i ragazzi.....
E ti diranno parole rosse come il sangue, nere come la notte; ma non è vero, ragazzo, che la ragione sta sempre col più forte; io conosco poeti che spostano i fiumi con il pensiero, e naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo. Chiudi gli occhi, ragazzo, e credi solo a quel che vedi dentro; stringi i pugni, ragazzo, non lasciargliela vinta neanche un momento; copri l'amore, ragazzo, ma non nasconderlo sotto il mantello; a volte passa qualcuno, a volte c'è qualcuno che deve vederlo. Roberto Vecchioni
Non ricordare il giorno trascorso e non perderti in lacrime sul domani che viene: su passato e futuro non far fondamento vivi dell'oggi e non perdere al vento la vita. Omar Khayyam
...i bambini sono di sinistra.........
.....eppure vivo..........
Inganno della mente mia, bisogno straziante dell’anima. Bugiardi gli occhi miei che sono veri solo quando piangono te, che inventano e colorano la tua immagine per dare respiro al mio cuore.
ad una persona speciale
Ho amato tutto di te, i tuoi entusiasmi e le tue delusioni, i tuoi desideri, i tuoi sogni, i tuoi successi e i tuoi fallimenti. Ho amato tutto di te i tuoi sorrisi e i tuoi pensieri cupi le tue sicurezze e le tue titubanze. Ho amato tutto di te la tua speranza e la tua disperazione, l’incanto e il disincanto, la forza e la debolezza. Ho amato tutto di te anche il tuo andartene senza rumore.
Commovente ciò che ho letto, Upupa.
RispondiEliminaSono fortunati i tuoi giovani che hanno te come prof e soprattutto come punto di riferimento.
Questo ti fa onore.
Contagia altri insegnanti...
Grazie Gianna
EliminaUpupa
RispondiEliminahai scritto una bellissima testimonianza.....("bellissima" intendo da parte di una insegnante) io sono una mamma di quei ragazzi che guardi seduti in quei banchi e sappi che la nostra speranza(dei genitori) per la salvezza di questa società non in decadenza ma oramai decaduta è solo nelle vostre mani!! Non vi stancate....perchè in certe condizioni che ho verificato anche di persona so che non è facile....ma vi prego solo voi insieme a noi famiglie "forse" riusciremo a far sognare questi ragazzi ancora......forse proprio come dici tu....a volte dobbiamo inventare fiabe (perchè la realtà purtroppo non la riusciamo a reggere neanche noi adulti.....) ma facciamolo!! Loro hanno il diritto a sognare......
Ormai la scuola si nutre di speranza,è la forza che ci fa andare avanti e noi ce la mettiamo tutta!!!!!!!!!!!
EliminaPassaggi di questa testimonianza sono uguali a quello che Nadia mi racconta tornando da scuola ( materna ma problematiche uguali) , dopo due anni l'amministrazione è riuscita a mettere le tende alle finestre , il caldo era insopportabile.
RispondiEliminaQuando il genitore lascia il bambino/a a scuola, da quel momento Nadia diventa la "mamma", sono piccoli ma si fanno capire se hanno bisogno di affetto, e come dici tu "il cuore fa capriole"
Ho fatto leggere questo bellissimo post a Nadia ...si è commossa !!!
Sempre vigili? ci puoi scommettere
ciao
Sempre Valerio...dobbiamo lottare...e lottiamo.
EliminaComplimentoni per il video. Passami a trovare però e lasciami qualche commento ogni tanto CIAO!
RispondiEliminaMagari tutti i professori, i docenti e gli insegnanti fossero come te.
RispondiEliminaLa scuola, la società e la famiglia devono occuparsi e preoccuparsi della crescita e della cultura degli studenti di ogni ordine e grado.
Encomiabili la tua umanità e la tua competenza! Priorità assoluta in Italia rendere progressista, efficiente e ricca di mezzi e di strutture la scuola!
RispondiEliminaLA SCUOLA E MOLTO IMPORTANTE NESSUNO DEVE TOCCARE LA SCUOLA PUBBLICA!!!
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