FRAGOROSO SILENZIO

giovedì 1 luglio 2010

Diritto e civiltà...



..."Mostrami la prigione,mostrami il carcere,
mostrami il detenuto la cui vita è andata male,
ed io ti mostrerò,ragazzo mio,mille ragioni
per cui è solo un caso se al suo posto non ci siamo noi."
Phil Ochs

"Non fatemi vedere i vostri palazzi ma le vostre carceri - scriveva Voltaire - poiché è da essi che si misura il grado di civiltà di una nazione ...

La mia non è un’attrazione per le catastrofi è indignazione per chi, in questo paese, non si pone domande,non indaga,non cerca di capire,non ama frequentare … il dubbio. Eppure il dubbio genera la riflessione,col dubbio si conquista la libertà. Il dubbio …è la nostra sete di sapere,l’incapacità di accontentarsi…quasi un’inseguimento perenne della verità… Il dubbio … è dimostrazione di profonda intelligenza…

Allora in “onore”del dubbio,indago, cerco e mi interrogo…

D’altronde come non interrogarsi sull’istituzione “carcere”,sulle sue finalità,sulla reale capacità di assolvere alla sua funzione…Ieri, Informare per resistere, ha pubblicato l’ennesima notizia di un suicidio in carcere,dall’inizio dell’anno i suicidi sono 31! E’ un bollettino di guerra!

Avanti il prossimo (31) - In Italia c'è la pena di morte-INFORMARE PER RESISTERE

Da: /www.rainews24.it/

Dall'inizio dell'anno i suicidi certi in Italia sono 32 (3 casi sono dubbi), mentre altri 60 sono morti per malattia o per "cause da accertare". Il totale dei detenuti morti nel 2010 sale così a 96. Negli ultimi 10 anni i suicidi avvenuti nelle carceri italiane sono stati 589…

Ma sono tutti suicidi?

E se si…Perchè? Una delle cause viene individuata nel sovraffollamento…

“Sovraffollamento”,un eufemismo secondo Antigone che dà i dati reali dei detenuti in Italia…oltre 68000 e lo stesso sindacato degli agenti penitenziari, il 25 maggio, in un comunicato,denuncia che i detenuti sono 68.058 e indica la “classifica” degli indici di sovraffollamento su base regionale…L’Emilia Romagna è la regione più a rischio…

Non possiamo attribuire al sovraffollamento la responsabilità dei numerosi suicidi,ma dobbiamo chiederci quali reali cause sono all’origine di tutta questa situazione ormai considerata “estrema”!Dobbiamo anche dire che con l’indulto,(comunque lo vogliamo intendere),le carceri si erano alleggerite,e forse era il momento di realizzare quelle riforme strutturali necessarie, invece il problema si è “accantonato”, non si è voluto affrontare e ora le carceri si stanno riempiendo al ritmo di 1300 detenuti al mese…

Le carceri non sono mai state “giardini”ma ora sono “gironi infernali”,territori dove tutto o quasi è possibile. E’ il non luogo…

Tenuto conto che la società di oggi non si pone il problema di trovare risposte alternative al carcere e inoltre il “garantismo” è valido solo per i ricchi e per i potenti…questo “non luogo”diviene la negazione dell’essere persona, lo squallore della società in cui viviamo, il marcio che nessuno vorrebbe mai vedere ma che esiste e di cui dobbiamo farci carico,dove le condizioni di vita sono spesso durissime…sovraffollamento,alimentazione,sanità,solitudine,disagio psicologico…

Per l’opinione pubblica il detenuto è il “delinquente” che ha commesso un reato e che va punito. Tante volte si dimentica invece che è anche un figlio, un padre, un marito, un fratello. Insomma, una persona.

Il carcere è sì il luogo dove le persone scontano la pena per il reato commesso,ma deve anche essere il luogo dove nessuno perde la dignità,l’amore per se stesso e per gli altri,dove le tante storie umane non diventano storie di “ordinaria follia”.

Ma se il carcere è mal gestito,come lo è l’amministrazione della Giustizia,ciò è da imputare a molti fattori, anche a leggi che non vengono mai applicate!

Mi riferisco per esempio alla circolare 3337\ 5787 del 7-2- 1992 che istituiva tra le diverse aree quella educativa o del trattamento negli istituti penitenziari…e si perché l’altro grande problema è che “padrone” dei giorni dei detenuti è l’ozio assoluto,non ci sono opportunità di lavoro,di attività finalizzate al recupero,tranne in qualche Istituto!A distanza di circa dieci anni dalla circolare citata,si dovrebbe fare il punto della situazione…ma non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare!

Non dobbiamo dimenticare però che in questi”non luoghi” ci sono detenuti,polizia penitenziaria,medici,psicologi ed educatori,tutte figure professionali importanti e necessarie anche se in numero non sufficiente.

Si sa …i tagli sono necessari,obbligatori,anche se non per tutti!

Inutili le lamentele dei direttori degli Istituti che denunciano carenza di personale e carenza di fondi…i dati sono molto eloquenti. Sembra quasi che il nostro paese sia il paese delle belle parole,belle parole che servono ad imbrattare fogli…belle parole destinate a rimanere tali!

La legge 395/90 art.5,comma 2,stabilisce per esempio, che la polizia penitenziaria deve”partecipare,anche nell’ambito di gruppi di lavoro,alle attività di osservazione e di trattamento rieducativo dei detenuti…”Per la stessa legge la Polizia penitenziaria deve garantire l’ordine all’interno dell’istituto e ne deve tutelare la sicurezza.

Quindi la polizia penitenziaria è chiamata a realizzare almeno due finalità:

- Dare effettiva esecuzione al provvedimento che comporta la restrizione della libertà;

- Dare effettiva attuazione alla funzione rieducativa della pena secondo i dettami dell’art.27,comma3, della Costituzione.

Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del detenuto.

E’così nelle carceri italiane? E’ possibile? Secondo alcune notizie no.

E le notizie sono ancor più allarmanti nel momento in cui si parla di” suicidi” nelle carceri…perché non ci sono solo i suicidi dei detenuti,ma anche quelli degli agenti penitenziari.

Da:/www.polpenuil.it/

Sempre dal comunicato Stampa del 25 maggio il segretario della UIL PA Penitenziari,Eugenio Sarno,nel commentare il suicidio di un agente a Pesaro, rende noto che si tratta del quarto suicidio di agenti penitenziari dall’inizio dell’anno e tutti a maggio…

Sui suicidi delle forze di polizia penitenziaria non esistono molti studi e sono i rappresentanti sindacali che tentano di tenere il conto..E’ certo che negli ultimi tempi le statistiche(quattro suicidi in un mese) sembrano impazzite..e i numeri aumentati. Cosa è accaduto? Forse il carcere è un ambiente degradante per chi è dentro e per chi ci lavora?Non faccio la solita retorica di stipendi bassi,di turni massacranti,di orari impossibili,di pendolari…difficoltà di inserimento in città sconosciute…

Perché poi ci sono tanti altri casi di cronaca …

Un uomo originario di Bari, il 47enne Domenico Di Giglio, agente di Polizia Penitenziaria in pensione, ha ucciso la moglie Emanuela Pettenò e poi si è tolto la vita.

Omicidio-suicidio a Monteforte Irpino, in provincia di Avellino. Un 49enne agente di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Bellizzi Irpino, Isidoro De Marco, ha ucciso la moglie Anna Montuori

Allora il problema è più grande di quanto non raccontano le parole…ma forse lo possono meglio raccontare i fatti che leggiamo ogni giorno o quasi negli articoli di quei pochi “Non- pennivendoli” che caparbiamente si interessano del carcere…

Le tante “nefandezze” pubblicamente denunciate, nefandezze solleticate da istinti primitivi e malvagi,hanno bisogno di giustificazioni ? Condanniamo chi è già stato condannato…

Da:

http://urladalsilenzio.wordpress.com/2010/06/18/confessioni-di-una-guardia/

Vi lascio alla confessione di una guardia…contenuta nella lettera di Patrizia Pugliese,docente di lettere presso il carcere di Tolmezzo.E’ sempre la guardia che parla…

“ Sai quanta gente mi sono ritrovata dentro…Ed erano miei amici…Ad un tratto ero obbligato a non vederli non solo come amici,ma anche come uomini…Ma..”pezzi”…”

“Ma chi vuoi che parli?Prova a dire tu queste cose…vedrai come ti rompono le palle…Come Saviano finiresti…non ho mai visto in tanti anni di carcere un educatore,un professionista esterno denunciare questo stato di cose…Tanto a chi vuoi gliene freghi dei detenuti?”

“Certo che avvengono i pestaggi in tutte le carceri italiane…Io no..mai pestato nessuno…Non ci riesco…Quando vedo mi allontano…Non voglio vedere e sentire le urla…Sembrano quelle dei maiali…Quando vengono uccisi…”

“Si usano le buste nere, da spazzatura,per non lasciare tracce e su quelle si pesta…Poi si sanno i punti da colpire…Ma nessuno ti dirà mai che è stato pestato…”



Con quale voce,con quale emozione, con quale spensieratezza, con quale amore,con quale gioia,con quale speranza guardi tuo figlio,tua figlia la sera o la mattina quando rientri a casa?

Con quali mani fai loro una carezza…Mani sporche di sangue,di dolore,di solitudine…


“…un agente educato e formato è il miglior operatore della riabilitazione”( V. Andreoli-2000,Le due città,Anno I, dicembre,DAP,Roma,1.26)

...........a poche ore da questo post un'altra morte nel carcere...il dramma diventa tragedia!!!!!!!!

www.ansa.it

INFORMARE PER RESISTERE

Sempre vigili

16 commenti:

  1. Un post da brividi.
    Dal 1992 ne sono passati troppi di anni.
    Ci aggiungo pure una maledetta constatazione: da quanti anni, da quanti governi si parla di costruzione di nuove carceri?
    Meglio il ponte sullo stretto vero?

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Upupa .
    Il governo pensa al ponte sullo stretto ed ad altro... Ma che entra in un carcere sa in anticipo cosa sia L'inferno dei ..Vivi.
    Ma solo questo? no!! , concordo con te su tutto... Sinceramente mi rende il mondo odioso l'idea che molti , anche innocenti , soffrano nelle carceri ,e per tutte le ingiustizie , nel mondo.
    Nessuno scende in piazza per una vera protesta Le ragioni che ci conducono all'anestesia morale sono molte:
    La società ci bombarda ogni giorno con messaggi mirati all'egoismo, alla concorrenza, alla superficialità, alla legge della giungla e alla supremazia del più ricco, bello e potente.

    Ci dice chiaramente che ni non contiamo un ca... e che comunque, ci piaccia o meno, le decisioni spettano agli opportunisti e ai venduti che siedono in comode poltrone. ...Stronzi...
    Se ci pensiamo bene il capitalismo ha sradicato l'uomo dagli antichi ambienti sociali e non vi ha sostituito nessun altra forma di vita associata..
    il lavoratore è costretto a turni massacranti in cui viene sottopagato e considerato una merce, quindi si estranea da se stesso, dalla sua essenza, dalla sua attività, assume un atteggiamento meramente animale e vive un esistenza, pardon sopravvive in un limbo subumano.
    I potenti vi fanno credere che la disoccupazione , e malattie e le ingiustizie siano dovute ad una sorta di legge naturale e non all'azione e alla volontà dell'uomo.

    Addirittura ci fanno pensare che le risorse non siano sufficienti a sfamare tutti e che quindi la fame non possa essere eliminata, anzi la colpa viene attribuita agli stessi affamati per la brutta abitudine di avere uno stomaco, di riprodursi e di rivendicare la propria dignità.

    Su questo lato non è cambiato niente da secoli. Alcuni economisti (fine 700-inizi 800) sostenevano il genocidio nei carceri e poi i poveri in quanto non degni di vivere ( il primo perchè ha commesso qualche reato) il povero perchè non in grado di provvedere alla loro stessa esistenza .
    Poi subentra altri fattori .... ma rischio di andare fuori tema.
    C'E' DAVVERO DA ESSEE INCAZZATI..

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  4. Caro monticiano...le carceri sono un argomento tabù per chi gode di privilegi...infatti si nominano "ministri" per non rischiare di entrare in quell'inferno...ma per i più va bene così...

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  5. Cara Lina...occorre la disobbedienza a tutti i costi!!!!!!!!!!!!

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  6. Upupa....
    commentare questo post e post simili sai cosa significhi per me ....
    però voglio aggiungere qualche dato:
    ...ci sono anche i casi non conteggiati dal Ministero di Giustizia, si tratta di decessi avvenuti in caserme, ospedali giudiziari, questure, Cie e altri luoghi che non rientrano in questo conteggio...Sembra che siano 13 nel 2009 e già 7 nel 2010....
    Se aggiungiamo anche gli Agenti ....
    ....insomma parliamo di appena 185 giorni....
    non ci si può pensare...!!!!
    Una vera e propria guerra intestina...
    Con infinito dolore ....ed in attesa sempre di quell'alba che ci trovi finalmente SVEGLI
    ti abbraccio
    Ornella

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  7. Per TMO...i CIE sono l'ennesima vergogna di un paese in agonia e gli episodi, che poi tanto episodi non sono,avvenuti nelle caserme e celle dei tribunali spiegano chiaramente lo strapotere di alcune forze dell'ordine e l'impunità di cui le stesse godono....

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  8. Seguo,seguo e sussulto e mi rattristo ogni volta che avviene un suicidio in carcere. Un tempo era una rarità, ora è all'ordine del giorno...
    E' mai possibile che nessuno apra gli occhi?
    Nessuno ha una coscienza?

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  9. Cara Stella è un predicare al vento!!!!!!!!!!!Chi ascolta?

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  10. è vergognosa la situazione di questo paese!!!

    Siamo alla più totale deriva

    ciao

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  11. Bellissimo post e non conoscevo la testimonianza agghiacciante di questa guardia. Inutile dire che dev estare zitto, farsi i fatti propri, indirettamente è complice perchè non denuncia. Poi molti di noi, acneh se ne siamo fuori(ma non è detto), siamo complici per il nostro manefreghismo. Aggiungo soalmente che è inutile costruire nuove carceri quando tagliano il pesonale come gli educatori, medici e tante altre figure. Inuitile quando non si rispetta la Ciostituzione e non si trovano forme di pene alternativa. Inutile quando la Magistratura ha la custodia cautelare facile, e rinchiudono ragazzi nelel carceri senza metterli subito agli arresti domiciliari. O comunque chi è in attesa di giudizio deve essere considerato innocente fino a prova contraria! Perchè punirlo preventivamente?

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  12. Caro giordan...cosa fare? noi denunciamo,ma chi ci ascolta?

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  13. Caro Incarcerato...che dire? Ogni cosa nel nostro paese è da cambiare...e lo dicono in tanti ma non perchè sono tutti disfattisti è perchè le cose proprio non vanno..dalla giustizia al problema lavoro dal sistema fiscale all'amministrazione pubblica...ma LORO giocano a fare soldi!!!!!!!!!!!

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  14. Ciao Upupa, il tuo post è molto interessante e fa anche rabbrividire. Quando poi si parla del sovraffollamento, la possibilità che viene presa in considerazione è la costruzione di nuove carceri, magari gestite da privati. So che è una questione delicata, ma io sono contraria, anche perchè in genere la carcerazione non funziona nè da deterrente, nè serve a riabilitare. Si dovrebbero depenalizzare alcuni reati (non certo quelli dei potenti, affaristi, etc) e trovare altre alternative (comunità, piccole strutture etc), ed il carcere per reati gravi, insomma concordo con le parole dell'incarcerato.
    Grazie Upupa!
    Evelin

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  15. Ciao Evelin...dovremmo trovare l'alternativa...ma a chi interessa?

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  16. ci vuole una rivolta!!!!! nn se ne puo piu di questa situazione. è vergognosa!!!!il problema è che ci vogliono persone forti ad affrontare un certo tipo di esigenze. persone che nn si lascia corrompere dall'inganno economico!!!ma qsto è semplicemente impossibile!!!!
    cosa dobbiamo fare per far si che qualcosa cambi? a chi dobbiamo chiedere aiuto visto che nessuno ci ascolta?
    mi vergogno di essere un cittadino italiano!!!!

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