Buon Primo Maggio a chi il lavoro non l’ha?
Buon Primo Maggio a chi il lavoro l’ha perso?
Buon Primo Maggio a chi il lavoro non lo trova?
Buon Primo Maggio a chi è sfruttato, umiliato sul posto di lavoro ,e... sopporta perché
perderlo significa perdere la dignità, il rispetto,la speranza...?
Buon Primo Maggio a chi va a
manifestare per chiedere il lavoro...eppure non dovrebbe chiedere...il lavoro è
un diritto di ciascuno...
Buon Primo Maggio a chi oggi si sente di non festeggiare perché non c’è niente da
festeggiare se tanti, troppi, nostri concittadini continuano a soffrire di mancanza di lavoro...
Questo scritto è dedicato a tutti coloro che ci governano, ci hanno governato e
continuano ad essere sordi, ciechi
e...incontentabili!!!!!!!!!!!
“Odio gli
indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive
veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è
parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza
è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia.
Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è
ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la
materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si
abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà,
lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al
potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo
e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la
tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e
allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia
non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del
quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e
chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano
pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano:
se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia
volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli
indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da
eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito
che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e
specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di
non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della
mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta
costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa
che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei
cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i
pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non
parteggia, odio gli indifferenti”.
Antonio Gramsci -11 febbraio 1917
SEMPRE VIGILI
Cara Iolanda, oggi è il giorno che a tutti fa riflettere e pensare a tutti quei giovani con on hanno lavoro, speriamo che fra poco dobbiamo dire che non anno neanche speranza.
RispondiEliminaCiao e buon primo maggio cara amica.
Tomaso
E questo non e ancora niente, sto pubblicando un pò di cazzate dette anche da personaggi considerati da quasi tutti "di Sinistra".
RispondiEliminaQuanto ha ancora da insegnare Gramsci!
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