A due giorni dal racconto raccapricciante del
delitto,i papà dei responsabili parlano dei loro rampolli come di ragazzi per
bene,buoni e intelligentissimi. E poi parlano di sé; parlano dei loro sforzi di
appartenere ad una società inclusiva, riconoscente del loro operato.
Avrei preferito che fossero rimasti zitti. Avrei
preferito che avessero chiesto scusa alla famiglia di Luca e prima ancora a
Luca stesso, vittima di una ferocia atavica.
Avrei preferito che i due papà non avessero mostrato
un ego così strabordante da intimorire i più, da farli dubitare,quasi da
spostare l’attenzione dalla ferocia mostrata dai pargoli alla loro capacità di
educare che in qualche modo non ha funzionato nonostante lo sforzo costante.
Avrei preferito non vederli; loro e gli avvocati
pronti a spiegare l’impossibile.
E non perché le colpe dei figli devono o non devono
ricadere sui genitori,come ha detto qualcuno,ma perché sono convinta che i
genitori, in un rapporto sano,devono essere al “fianco”dei figli, un passo
indietro,e non davanti sempre e comunque. Specialmente di fronte a un delitto
così atroce.
No, i genitori non devono difendere ad oltranza i
propri figli;non si deve scambiare l’amore per un figlio con qualcosa di possibile
a tutti i costi, specialmente quando questi sono persone adulte. Queste persone hanno 30 anni e quindi sono adulti.
Essere adulti vuol dire avere una propria identità
ben definita; vuol dire avere capacità di ragionamento, di distinzione tra bene
e male; vuol dire anche sganciarsi da quella “educazione”familiare che,
sicuramente mantiene in noi paletti fondamentali, ma che fa posto alle nostre idee, al “nostro” vedere e
sentire.
Avrei preferito sentir parlare della storia di Luca
che, pur nella sua breve vita ne ha “ passate” tante, dall’adozione alla
malattia,all’incontro con questi soggetti mostruosi. Soggetti malati nell’animo,
deviati nell’essere soggetti sociali; soggetti che uccidono per vedere” l’effetto
che fa”,senza movente se non quello del “ nulla umano”. Avrei preferito non
ascoltare le dichiarazioni di questi “buoni ragazzi” che mostrano un’assenza di
valori pari a un deserto desolato; avrei preferito non ascoltare quei
particolari atroci, quelle infamie compiute sul corpo di un giovane di 23 anni.
Luca non può raccontare più nulla, non della sua vita,non delle sue speranze, né
dei suoi sogni; si sono arrogati il diritto di farlo tacere per sempre.
Avrei preferito non ascoltare tutto ciò, non parlare
di voi.
Avrei preferito non dire: Oh mio Dio!!!
Avrei preferito non sapere come un ragazzo così
giovane fosse diventato oggetto del vostro godimento, un mezzo per mettere in
pratica la vostra efferatezza,la vostra visione malvagia del mondo.
E,ciò che mi sconvolge,è che questi giovani non
mostrano alcuna vergogna a raccontare quanta sofferenza abbia provato Luca,né di
come si sono addormentati accanto al cadavere.
E sì, ci vogliono le perizie psichiatriche,ma non
per assolverli da tanta crudeltà,bensì per punirli adeguatamente. Forse.
Avrei preferito non sapere,così come hanno
dichiarato,di quel desiderio proibito di “far mele” a qualcuno…
La “lucida”ideazione, pianificazione ed esecuzione
dell’omicidio, ci narra la loro perversione,la loro miseria umana,una miseria
,forse, dovuta a una vita borghese senza impegni,senza responsabilità civili e
personali, senza sentimenti di pietà ,mossa solo da un desiderio malvagio e
crudele.
E’ come se la violenza, l’abuso di droga,il non
rispetto di regole, fosse una realtà fatta di quei selfie che mostrano facce
sorridenti, petti villosi, espressioni appaganti…ma la realtà è ben altra cosa.
La realtà è che una famiglia piangerà a vita un
figlio,non avrà più il rumore dei passi per casa,l’odore di un giovane
intorno,i sogni da realizzare. Chi ha il diritto di distruggere tutto ciò?
Questi giovani si sono assunti questo diritto,
togliere la vita ad un altro essere umano e condannare una famiglia al “nulla
eterno”.
E’ tempo di porci delle domande importanti, di
chiederci quale sentiero perverso ha imboccato questa nostra società,quanto
siamo corresponsabili di tanta ferocia,quanto ci adoperiamo per la costruzione
di una società rispettosa dell’altro. E’ inutile indignarsi con chi grida alla
pena di morte o con chi sostiene che la droga è l’attenuante e non l’
aggravante,è tempo di fermarsi, riflettere e ri-disegnare il cammino dell’umanità
perché è in questa solitudine esistenziale che i mostri trovano di che cibarsi. Sempre vigili
10) Chi e Perché ha lasciato morire i ragazzi della Casa dello Studente all’Aquila
12 Agosto............
Nel mio deserto colmo di fiori secchi,ci sei tu, immenso sogno senza confini! La notte insonne,il giorno opaco,il tempo incompiuto..e tu per sempre!
La realtà che vivrai domani è fortemente condizionata da quello che fai oggi.... Facciamo in modo che nessuno si senta solo!
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............ è la "mia pagina bianca"!!!!!!Dove scrivo i miei pensieri,le mie emozioni,le mie titubanze!
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....Grazie del premio Stella ! Lo custodirò con molto affetto!
"Upupa, ilare uccello calunniato dai poeti, che roti la cresta sopra l'aereo stollo del pollaio e come un finto gallo giri al vento; nunzio primaverile, upupa, come per te il tempo s'arresta, non muore piu' il Febbraio, come tutto di fuori si protende al muover del tuo capo, allegro folletto, e tu lo ignori".
(da: Eugenio Montale, Ossi di seppia, 1920-1927)
...........dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
NIKI APRILE GATTI
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a tutti i ragazzi.....
E ti diranno parole rosse come il sangue, nere come la notte; ma non è vero, ragazzo, che la ragione sta sempre col più forte; io conosco poeti che spostano i fiumi con il pensiero, e naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo. Chiudi gli occhi, ragazzo, e credi solo a quel che vedi dentro; stringi i pugni, ragazzo, non lasciargliela vinta neanche un momento; copri l'amore, ragazzo, ma non nasconderlo sotto il mantello; a volte passa qualcuno, a volte c'è qualcuno che deve vederlo. Roberto Vecchioni
Non ricordare il giorno trascorso e non perderti in lacrime sul domani che viene: su passato e futuro non far fondamento vivi dell'oggi e non perdere al vento la vita. Omar Khayyam
...i bambini sono di sinistra.........
.....eppure vivo..........
Inganno della mente mia, bisogno straziante dell’anima. Bugiardi gli occhi miei che sono veri solo quando piangono te, che inventano e colorano la tua immagine per dare respiro al mio cuore.
ad una persona speciale
Ho amato tutto di te, i tuoi entusiasmi e le tue delusioni, i tuoi desideri, i tuoi sogni, i tuoi successi e i tuoi fallimenti. Ho amato tutto di te i tuoi sorrisi e i tuoi pensieri cupi le tue sicurezze e le tue titubanze. Ho amato tutto di te la tua speranza e la tua disperazione, l’incanto e il disincanto, la forza e la debolezza. Ho amato tutto di te anche il tuo andartene senza rumore.