FRAGOROSO SILENZIO

domenica 10 luglio 2011

Prima o poi...veniamo a conoscenza che...





Cosa c’è di nuovo di nuovo? C’è che a distanza di tempo,forse siamo tutti più ragionevoli...

C’è che ho letto tutti i giornali, ho ascoltato interventi di autorevoli personaggi, ho visto in Internet tutti i video, ho approfondito il discorso sulla Tav, e sono schifata...

Sono schifata dall’informazione data ai cittadini su ciò che è avvenuto in Val di Susa... Bugie, invenzioni giornalistiche,falsità a giustificazione del “partito dell’ordine” che ha tentato di farci vedere e sapere non la verità ma una favola.....dimenticando che le favole sono per i bambini, che le favole hanno una morale, che le favole mettono in mostra i vizi e le virtù degli uomini...

Maroni:” per I violenti il reato deve essere il tentato omicidio”...

Questo vale anche per quelle brave persone che sparavano Cs dal cavalcavia, lacrimogeni ad altezza uomo, o che lanciavano pezzi di cemento divelto...come si vede nelle foto?

Il caro ministro, come tutti gli altri politici intervenuti hanno scambiato la resistenza per violenza, il dissenso per terrorismo...la mobilitazione sociale per guerriglia...

E’ più semplice raccontare,come sempre, che ci sono i buoni e i cattivi...i cultori delle regole e gli irrispettosi delle decisioni calate dall’alto...E’ più comodo fare sempre queste distinzioni per aizzare i comuni cittadini contro chi manifesta, contro chi dissente ,contro chi non si allinea...Così è stato fatto per Genova, così per Roma lo scorso dicembre...

Questi signori dimenticano che quando non se ne può più...la rabbia diventa ribellione!

Non è arrivato il momento di cambiare vento?

Sempre vigili





Simonetta Zandiri, il 4 luglio ha caricato su You Tube un documento: 3 luglio 2011 NO TAV scene di ordinaria resistenza in Valsusa. Lo ha accompagnato con il seguente testo: “Abbiamo raggiunto Chiomonte con il corteo che partiva da Giaglione, migliaia di persone in marcia verso quel presidio che per molto tempo era stato il nostro punto di ritrovo e di difesa non della valle, ma della nostra democrazia. E’ bastato avvicinarci, marciando pacificamente, all’area recintata dalle forze dell’ordine perché si scatenasse l’inferno: ancora una volta un uso massiccio di gas lacrimogeni, anche al CS, sparati ad altezza d’uomo. Ho visto donne anziane completamente in panico, intossicate, scappare su un sentiero pericoloso, rifugiarsi dietro gli alberi, nel bosco, anche li’ raggiunte da lacrimogeni. La nostra posizione era particolarmente esposta, molto facile per loro colpirci e metterci KO ma, nonostante questo, abbiamo resistito per ore, coprendoci con mascherine anche improvvisate, foulard imbevuti di acqua e maalox. Le forze dell’ordine ci hanno lanciato pietre, ci hanno insultato, ci hanno pisciato in testa da quel cavalcavia dal quale guardavano, dall’alto della loro posizione di assoluto potere, e ridevano di noi. Più o meno a metà massacro, io e Cinzia Dp abbiamo tentato l’ennesimo dialogo con le forze del DISORDINE, avvicinandoci ad uno dei punti dai quali sparavano proprio ad altezza d’uomo e lanciavano sassi. Non tanto per convincere loro, ma per dare a chi ancora crede nello “stato” e nella democrazia l’ennesima prova della sua definitiva morte. “Non colpiranno certo due donne disarmate che tentano il dialogo, giusto?” Indovinate com’è andata a finire? BUM! Ci hanno lanciato lacrimogeni e pietre. Questa è la loro democrazia. Chiamatemi pure facinorosa-anarco-insurrezionalista, ma io sono e resto diversamente democratica.”