La prova audio non basta…e allora le intercettazioni …che tipo di prova sono? Non sono prove audio?
Perché queste contano?
Vi ricordo che Niki Aprile Gatti è stato arrestato in base ad alcune intercettazioni per altro molto discutibili…interpretabili …
Che paese!!!!!!!!!
La giustizia, per sé, per gli altri e per chiunque, si traduce in un dovere e in un dirittoche coinvolge chiunque, ogni persona umana in generale. La giustizia è la costante volontà, tradotta in azione, di riconoscere a ciascuno ciò che gli è dovuto; questo è l'ufficio, deontologico e inviolabile, che il magistrato preposto deve porre in atto nei luoghi deputati a rendere giustizia: i tribunali.
Una grande voglia di cambiare la realtà e una insostituibile ironia.....
Intanto il popolova a votare…cosa? Il cambiamento?
Sono sempre loro…gli attori !!!!!!!!!!
Attori di gran classe,che coinvolgono (Abbindolano) il pubblico e strappano scroscianti applausi…ma lo spettacolo è scadente,volgare e mafioso…
Come dice Saviano,il potere delle parole è immenso,infatti la diffusione dello spettacolo è proprio grazie alle parole…parole umiliate,usurate,mercificate e travestite,usate dai politici come armi minacciose per convincerci che il falso è più allettante del vero…e di vero nel nostro paese c’è solo l’inarrestabile illegalità che noi viviamo e sperimentiamo ogni giorno.
Sono moltissimi gli episodi che vanno in questa direzione…e molti rimangono in silenzio.
E’ necessaria una VOCE contro il silenzio e parole efficaci,forti che urlino il loro significato…
Basta!!!!!!!!!!!
Questi ragazzi lo hanno capito e agiscono!!!!!!!!!!!!!!
Prendete la ‘politica della scemenza’ di Brunetta, un gruppo di studenti e giovani precari di Roma, una valigia, e la mobilitazione di gruppo è partita..come sempre dal web
Iniziamo con calma, in primis perché dovremmo fare la valigia? La valigia è la possibilità di viaggiare, di spostarsi, di incontrare nuovi luoghi, nuovi posti, nuove persone, la valigia è il primo passo per un nuovo inizio…per una trasformazione.
C’è chi la prepara in un attimo e chi impiega giorni interi con l’assillo costante di aver dimenticato qualcosa. Alcuni ci mettono dentro solo l’essenziale, altri non rinunciano a nulla, superfluo compreso: fare la valigia è un’operazione strategica!
E rivelatrice. Da quando l’uomo si sposta, il bagaglio esiste, ogni partenza è un trasporto e quello che si sceglie di portare con sé è lo specchio di qualsiasi viaggiatore.
Ed oggi siamo un po’ tutti dei viaggiatori, un po’ per forza, un po’ per voglia, spinti dal lavoro o dalla vita, ma anche dall’estrema necessità: il viaggio è un paradigma delle nostre forme di vita contemporanee.
Ed eccola lì la nostra valigia, sul letto pronta per essere riempita di tutte le nostre esperienze, di tutte le nostre conoscenze, le nostre possibilità, la nostra bellezza, i nostri piccoli riti e follie.
La valigia è il nostro piccolo bagaglio, dove possiamo mettere un po’ ma mai troppo.
Ma perché fare la valigia?
Sicuramente perché siamo stufi di una situazione di crisi economica e a volte anche sentimentale che proprio non va bene.
Sicuramente perché questa città ci propone molti più problemi che soluzioni!
Sicuramente perché vogliamo mettere in gioco le nostre responsabilità, le nostre certezze e anche un po’ noi stessi per come siamo abituati a vederci.
Nella speranza, neppure dichiarata, che l’ “altrove” possa rivelarsi non solo un luogo dove “vivere meglio”, ma anche, perché no, un luogo dove “essere migliori”.
Ma per una volta noi abbiamo deciso di non fuggire.
Di poter fare una valigia per non scappare e invece per trasformare noi stessi e il posto in cui viviamo.
Abbiamo capacità, abbiamo voglia, e siamo grandi ma anche giovani e per questo vogliamo:
andare via di casa prima dei trent’anni,
vogliamo delle garanzie almeno per i nostri periodi di non lavoro e per i nostri periodi di studio,
sì perché vogliamo studiare in una scuola e in un’università che ne valga la pena.
Non abbiamo più voglia di perdere il nostro tempo, di scaldare la sedia,
noi vogliamo essere pagati per il lavoro che facciamo.
Abbiamo voglia di partire, tornare e ripartire, ma non di essere costretti a farlo perché in questo paese non è più possibile vivere.
Da mobilitazione di gruppo a party privato. L'iniziativa provocatoria di studenti e precari partita dal web raggiunge i muri della città e si trasforma in festa. Previste nuove "puntate"
Una grande borsa rosa con una scritta "Fai la valigia". Manifesti e adesivi con questo logo ormai se ne vedono in tutta Roma, dai muri di San Giovanni ai cartelli stradali di Trastevere. È la nuova provocazione di un gruppo di ragazzi, studenti e precari di tutta Italia, che vivono e lavorano a Roma, hanno trent'anni, fanno difficoltà a pagare un affitto ma non vogliono sentirsi chiamare "bamboccioni". Gli "amici" sul gruppo Facebook che hanno creato si moltiplicano di ora in ora e in pochi giorni sono arrivati a più di mille. Tutti pronti, metaforicamente, a "fare la valigia".
La provocazione però non si è fermata su internet. La prima vera forma di mobilitazione è stata una sorta di "house party" o di "festa immobiliare". Una coppia ha preso appuntamento con un'agenzia per visitare un appartamento in vendita a Trastevere, ma i ragazzi si sono presentati in trenta con valigie piene di champagne, musica, trombette e cotillons. Un'azione durata circa un quarto d'ora, tra l'incredulità e lo spaesamento dei proprietari di casa. "Abbiamo fatto una festa in una casa che non possiamo permetterci e che per una decina di minuti è stata nostra - spiegano - era ovvio festeggiare, quando ci ricapita!"
La "valigia" tornerà a colpire perché, aggiungono, "oggi siamo tutti dei viaggiatori, un po' per forza, un po' per voglia, spinti dal lavoro o dalla vita, ma anche dall'estrema necessità. Siamo stufi della crisi economica e questa città ci propone molti più problemi che soluzioni. Abbiamo capacità, abbiamo voglia: per questo vogliamo andare via di casa prima dei trent'anni, vogliamo studiare in una scuola e in un'università in cui valga la pena farlo e vogliamo essere pagati per il nostro lavoro".(24 marzo 2010)
10) Chi e Perché ha lasciato morire i ragazzi della Casa dello Studente all’Aquila
12 Agosto............
Nel mio deserto colmo di fiori secchi,ci sei tu, immenso sogno senza confini! La notte insonne,il giorno opaco,il tempo incompiuto..e tu per sempre!
La realtà che vivrai domani è fortemente condizionata da quello che fai oggi.... Facciamo in modo che nessuno si senta solo!
Questo blog aderisce allo sciopero!
Questo Blog non è una testata giornalistica....
............ è la "mia pagina bianca"!!!!!!Dove scrivo i miei pensieri,le mie emozioni,le mie titubanze!
Contro la disinformazione!!!!!!!!!!!!!
Lottiamo per un'informazione corretta .....
....Grazie del premio Stella ! Lo custodirò con molto affetto!
"Upupa, ilare uccello calunniato dai poeti, che roti la cresta sopra l'aereo stollo del pollaio e come un finto gallo giri al vento; nunzio primaverile, upupa, come per te il tempo s'arresta, non muore piu' il Febbraio, come tutto di fuori si protende al muover del tuo capo, allegro folletto, e tu lo ignori".
(da: Eugenio Montale, Ossi di seppia, 1920-1927)
...........dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
NIKI APRILE GATTI
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a tutti i ragazzi.....
E ti diranno parole rosse come il sangue, nere come la notte; ma non è vero, ragazzo, che la ragione sta sempre col più forte; io conosco poeti che spostano i fiumi con il pensiero, e naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo. Chiudi gli occhi, ragazzo, e credi solo a quel che vedi dentro; stringi i pugni, ragazzo, non lasciargliela vinta neanche un momento; copri l'amore, ragazzo, ma non nasconderlo sotto il mantello; a volte passa qualcuno, a volte c'è qualcuno che deve vederlo. Roberto Vecchioni
Non ricordare il giorno trascorso e non perderti in lacrime sul domani che viene: su passato e futuro non far fondamento vivi dell'oggi e non perdere al vento la vita. Omar Khayyam
...i bambini sono di sinistra.........
.....eppure vivo..........
Inganno della mente mia, bisogno straziante dell’anima. Bugiardi gli occhi miei che sono veri solo quando piangono te, che inventano e colorano la tua immagine per dare respiro al mio cuore.
ad una persona speciale
Ho amato tutto di te, i tuoi entusiasmi e le tue delusioni, i tuoi desideri, i tuoi sogni, i tuoi successi e i tuoi fallimenti. Ho amato tutto di te i tuoi sorrisi e i tuoi pensieri cupi le tue sicurezze e le tue titubanze. Ho amato tutto di te la tua speranza e la tua disperazione, l’incanto e il disincanto, la forza e la debolezza. Ho amato tutto di te anche il tuo andartene senza rumore.