FRAGOROSO SILENZIO

domenica 18 aprile 2010

"… libertà va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta”


( Purgatorio,canto I,vv71-72)

Le parole sono quelle che Virgilio,parlando di Dante, indirizza a Catone…

Catone , essendo pagano e suicida, dovrebbe stare fra i grandi spiriti del Limbo nel I cerchio o fra i suicidi nel VII cerchio dell’Inferno, e, invece, lo troviamo come custode del Purgatorio. Questa scelta di Dante , apparentemente strana, può essere spiegata studiando la vita di Catone.

Catone morì ad Utica nel 16 a.C. Scelse il suicidio piuttosto che rinunciare alla libertà politica che ormai Cesare aveva tolto a chi, come lui, era un pompeiano. Ed è proprio “libertà” la parola che ci aiuta a capire perché Catone si trova nel Purgatorio , egli è morto per difendere la propria libertà e quindi si trova nel Purgatorio come simbolo della libertà dal peccato che le anime dei pentiti cercano. E ancora…una delle ragioni della sua collocazione in questa cantica può essere il giudizio positivo che molti grandi del passato avevano di Catone.

Ad esempio, Cicerone lo definisce straordinario, Virgilio lo pone come custode dei Campi Elisi e, Lucano racconta di come si fosse rifiutato di consultare l’oracolo di Delfi.
Catone è dunque salvato per le sue qualità morali e diventa quindi il simbolo positivo del Purgatorio e la sua scelta di libertà diventa un esempio per tutte le anime…
Di personaggi come Catone ce ne sono nella storia e dovrebbero insegnarci molto,anche a condannare chi invece “sberleffa” la libertà…che sia libertà di parola,libertà d’azione,di pensiero,di dire…ciò che pensiamo!

Gli antichi greci avevano stabilito che per dire la verità occorreva "dire tutto" ciò che si aveva in mente.

Dire…dire a tutti il nostro pensiero,condividere le nostre conoscenze,le informazioni che riusciamo ad avere,così si combatte il silenzio…

Silenzio che ,nel tempo, è stato inteso in modi diversi;è stato visto come un simbolo di forza, come saggezza e spesso è stato inteso anche in senso negativo. Talvolta gli scrittori e i poeti ne hanno parlato con il tentativo di esorcizzarlo,considerandolo una disgrazia per la loro arte.

Altri lo hanno inteso come l’equivalente della debolezza d’animo; in molti hanno visto nella gente silenziosa la massima espressione di scarsa intelligenza.

Dante,in un passaggio della Divina Commedia (Inferno, I), dà al silenzio un significato totalmente nuovo. Dà al concetto un valore talmente negativo da intenderlo come morte e mancanza di calore . Un senso simile gli è attribuito anche da Manzoni,in un passo del Cinque Maggio,qui è sinonimo d’oscurità intesa anche in senso mentale,come miseria intellettuale…

Il silenzio fa proliferare le ingiustizie,diffonde le mafie in nome dell’omertà intesa come patto di lealtà…

«Non c'è dubbio che nel codice d'onore dei mafiosi il silenzio è d'obbligo e la collaborazione con le forze di polizia, con i giudici, con la giustizia è semplicemente “infamia”, che mette ogni individuo al bando, fuori dal “patto” sociale mafioso. (…) In realtà l'omertà non “deriva” dalla mafia e dalle associazioni mafiose, ma semmai costituisce uno dei fenomeni presenti nella società e negli ambienti in cui la mafia alligna». La frase di Mellini (da Il giudice e il pentito. Dalla giustizia dell'emergenza all'emergenza della giustizia, 1986) è il centro della questione…

A ogni livello, a cominciare dalla scuola, bisognerebbe iniziare a demolire il concetto di omertà, privandolo di quel finto significato di altre parole …come rispetto, onore, lealtà, coraggio, complicità. I giovani devono imparare che giustizia e lealtà, rispetto e verità,giustizia e coraggio,si costruiscono in mille modi…ma non con l'omertà.

L'omertà nasce dalla paura e la mafia si rafforza con questa, grazie all'omertà la mafia fa più paura. Occorre una forte educazione che parta dai simboli, dalle parole…

L'omertà all'interno delle associazioni mafiose è scontata , per esempio la 'ndrangheta che non ha pentiti importanti, è diventata la più pericolosa delle mafie. Ma l'omertà può assumere tante forme, e presentarsi con abiti diversi…anche con nomi diversi, l'omertà è sempre in agguato…e ognuno di noi rischia di frequentarla…

Frequentiamo e pratichiamo l’omertà quando non ci informiamo,quando non andiamo a fondo alle cose,quando non vogliamo sapere,quando ci accontentiamo di quello che ci raccontano,quando facciamo finta di…non vedere…quando non ci prendiamo cura dell’Altro…

Il nostro Presidente del Consiglio vorrebbe tanti italiani assidui frequentatori dell’omertà…viste le sue recenti dichiarazioni…

Secondo lui non si deve parlare di mafia…perché parlandone questa diventa FAMOSA!

Ma quante scemenze dovremo ancora ascoltare da questa persona?

Nessuno può dirgli che siamo stanchi delle sue stupide esternazioni?

Guardate questo video…è di Daniele Verzetti,il fantastico Rockpoeta…le sue parole sono illuminanti!

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